A Budapest, presso il circuito dell’Hungaroring, va in scena una gara ricca di imprevisti e di colpi di scena. L’esito finale, tuttavia, è quello già osservato più e più volte nel corso di questa stagione. A vincere, infatti, è ancora una volta Max Verstappen, nonostante un ottimo Charles Leclerc, tradito dalla sua squadra proprio sul più bello. Restate con noi per scoprire i voti di tutti i protagonisti di giornata.

Max Ver­stap­pen, voto 9: non il suo week-end più puli­to, almeno in ter­mi­ni di errori alla gui­da. In qual­i­fi­ca, infat­ti, com­mette un’evidente sba­vatu­ra nel suo pri­mo giro lan­ci­a­to del Q3, che, uni­ta al calo di poten­za riscon­tra­to dal­la sua Pow­er Unit nel pas­sag­gio suc­ces­si­vo, lo rel­e­ga in dec­i­ma posizione. In gara, invece, si con­fer­ma impec­ca­bile, ad eccezione del tes­ta­co­da real­iz­za­to imme­di­ata­mente dopo aver sor­pas­sato la F1-75 di Charles Leclerc. Nem­meno ques­ta serie di imper­fezioni, tut­tavia, riesce a sep­a­rar­lo dal­la vit­to­ria. INESORABILE. 

Ph. Mer­cedes-AMG PETRONAS F1 Team ©

Lewis Hamil­ton, voto 9.5: nel­la gior­na­ta di saba­to viene fre­na­to pro­prio sul più bel­lo da un prob­le­ma al DRS, che ne limi­ta parzial­mente la per­for­mance nelle fasi più del­i­cate del Q3. In gara, tut­tavia, sfrut­tan­do al meglio una strate­gia riv­e­latasi par­ti­co­lar­mente azzec­ca­ta, riesce a risalire la chi­na, arrivan­do addirit­tura ad avere la meglio sul pro­prio com­pag­no di squadra, scat­ta­to dal­la pri­ma piaz­zo­la del­lo schiera­men­to. IL RITORNO DEL RE. 

George Rus­sell, voto 9: la pri­ma pole posi­tion del­la car­ri­era non si scor­da mai. Che dire poi dell’emozionante duel­lo che lo ha vis­to battagliare al lim­ite con Charles Leclerc? Solo applausi per questo gio­vane pilota, che nei prossi­mi anni sarà sicu­ra­mente del­la par­ti­ta, al fian­co di Max Ver­stap­pen e del mon­e­gas­co del­la Fer­rari. LEONE VERO. 

Car­los Sainz, voto 7: una gara dif­fi­cile, quel­la del­lo spag­no­lo, a com­in­cia­re dal pri­mo stint su gomme medie che ne ha con­dizion­a­to la per­for­mance in gen­erale. Il suo pri­mo run, infat­ti, è sta­to decisa­mente trop­po breve, essendosi Sainz fer­ma­to insieme a chi mon­ta­va pneu­mati­ci soft, il che è anda­to ad infi­cia­re pesan­te­mente sul prosieguo del­la sua cor­sa. La sua F1-75, inoltre, sarebbe sta­ta fre­na­ta da alcune prob­lem­atiche scate­nate da un sac­chet­to di plas­ti­ca, infil­tratosi tra le prese d’aria del­la mono­pos­to di Maranel­lo. Insom­ma, non una gior­na­ta for­tu­na­ta. IN OMBRA. 

Ph. Scud­e­ria Fer­rari Press Office ©

Ser­gio Perez, voto 6.5: più pas­sano le set­ti­mane e più il mes­si­cano di casa Red Bull risul­ta in dif­fi­coltà alla gui­da di una RB18 che, con gli ulti­mi svilup­pi, pare aver imboc­ca­to una stra­da non par­ti­co­lar­mente van­tag­giosa per lui. L’eliminazione arriva­ta al ter­mine del Q2 è l’emblema di un momen­to a dir poco dif­fi­cile, a cui però il pilota di Guadala­jara riesce a met­tere una pez­za nel cor­so del­la domeni­ca, con­qui­s­tan­do un quin­to pos­to tut­to som­ma­to dis­cre­to, anche gra­zie ad una cat­a­strofi­ca Fer­rari. IMPICCATO.

Charles Leclerc, voto S.V: giu­di­care la prestazione del tal­en­to mon­e­gas­co del­la Scud­e­ria di Maranel­lo, alla luce dei fat­ti di gara, è prati­ca­mente impos­si­bile. La qual­i­fi­ca, con il ter­zo pos­to ottenu­to è da otto; la pri­ma metà del­la sua cor­sa da dieci. Poi però suben­tra l’inspiegabile strate­gia del muret­to box, che lo con­dan­na ad un’ingenerosa ses­ta posizione, quan­do fino a pochi istan­ti pri­ma del pit-stop ave­va la vit­to­ria in pug­no, aven­do rifi­la­to a George Rus­sell, in quel momen­to sec­on­do, cinque sec­on­di di dis­tac­co in pochissi­mo tem­po, dopo aver­lo sopra­van­za­to in pista al ter­mine di un duel­lo a dir poco avvin­cente. Ciò che res­ta alla fine è solo grande amarez­za. CAVALLO AZZOPPATO.

Lan­do Nor­ris, voto 7: nell’uggioso saba­to ungherese, com­plice un prob­le­ma occor­so al DRS del­la W13 di Hamil­ton, riesce a fare sua un’insperata quar­ta posizione, che però non riesce a difend­ere il giorno seguente. Dopo una pri­ma dife­sa iniziale, infat­ti, il bri­tan­ni­co viene pas­sato in un colpo solo da Lewis Hamil­ton e Max Ver­stap­pen, per poi spro­fon­dare in set­ti­ma posizione, con­seguente­mente al ritorno di Perez. Al momen­to, però, la sua McLaren non può offrire nul­la di meglio. ILLUSIONE DEL SABATO. 

Ph. McLaren For­mu­la 1 Team ©

Fer­nan­do Alon­so, voto 6.5: nonos­tante la veloc­ità mostra­ta nell’arco del fine set­ti­mana, il risul­ta­to finale è un delu­dente otta­vo pos­to, causato in prim­is dal­la lot­ta inter­na con il suo com­pag­no di squadra, Este­ban Ocon, e da una strate­gia non all’altezza, che prevede­va l’utilizzo del­la gom­ma dura. Pos­si­amo dunque ben capire per­ché Fer­nan­do abbia deciso di cam­biare aria. SABOTAGGIO. 

Este­ban Ocon, voto 5.5: una cor­sa sen­za cri­te­rio, la sua. Pur di non con­cedere stra­da al vici­no di box, fa sì che un arrem­bante Ric­cia­r­do sopra­vanzi entram­bi, com­pro­met­ten­do di fat­to non solo la sua gara, ma anche quel­la di Alon­so. In Alpine sicu­ra­mente non avran­no gra­di­to questo suo ecces­so di foga, total­mente ingius­ti­fi­ca­to. PARAOCCHI.

Sebas­t­ian Vet­tel, voto 7: nel week-end dell’annuncio dell’addio alla mas­si­ma serie, che avver­rà a fine sta­gione, non perde l’occasione per portare a casa un impor­tante pun­ti­ci­no, utile più che mai alla causa del­la scud­e­ria di pro­pri­età dì Lawrence Stroll. Rimontare dalle retro­vie, tra l’altro, non è cosa sem­plice all’Hungaroring, per cui non pos­si­amo che fare i com­pli­men­ti a Seb per questo suo dec­i­mo pos­to, ottenu­to scat­tan­do dal­la diciottes­i­ma casel­la del­lo schiera­men­to. OLD SCHOOL. 

Ph. Red Bull Con­tent Pool ©

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