A distanza di pochissimi giorni dall’appuntamento al Paul Ricard, la Formula 1 torna a far sfrecciare le proprie monoposto sullo storico circuito dell’Hungaroring, per l’ultima gara del poker europeo previsto per questo mese di Luglio. L’ultima edizione del Gran Premio di Ungheria, risalente al 2021, è ricordata per essere stata una gara pazza, vinta da Esteban Ocon dopo 70 giri ricchi di colpi di scena. In questa Hammer Time Preview approfondiremo, come sempre, strategie, record, storia del tracciato, previsioni relative a meteo ed usura, programmazione televisiva e curiosità.
Il circuito di Budapest, noto come Hungaroring, ospita ininterrottamente il Gran Premio d’Ungheria dal 1986, raggiungendo quest’anno il traguardo della trentasettesima edizione. L’autodromo si trova nella località di Mogyorod e fu costruito appositamente per ospitare la Formula 1, anche se negli anni hanno corso qui diverse altre categorie del motorsport. L’ingresso della Formula 1 in Ungheria fu una grande conquista politica per l’epoca poiché permise alla massima serie di accedere per la prima volta ad un paese socialista.
Il tracciato è sempre stato tortuoso e stretto, tanto che è stato soprannominato anche “Montecarlo senza muretti”, ed in genere è difficile per i piloti effettuare sorpassi qui. Nel 1989 è stata fatta una prima modifica sostituendo la lenta chicane prima del rettilineo che porta a Curva 4 con una curva più diretta, l’attuale Curva 3. Nel 2003, sempre con lo scopo di favorire i sorpassi, è stato allungato il rettilineo principale, creando un profilo più stretto in Curva 1, ed è stata modificata Curva 12 per allungare il punto di frenata.
Si tratta di una pista poco usata, per questo motivo è in genere molto sporca al di fuori delle traiettorie principali, condizione che però tende a migliorare nel corso dei week-end di gara.
Se in genere l’Hungaroring si era guadagnato una fama di circuito noioso, così non si può dire dell’edizione 2021, sancita da diversi colpi di scena: ricordiamo l’incidente al via causato da errori di Bottas e Stroll, che ha coinvolto diversi piloti compreso l’allora aspirante Campione del Mondo Max Verstappen, oltre alla prima vittoria (e per ora unica) di Esteban Ocon, alla partenza dalla griglia in solitaria di Lewis Hamilton, unico rimasto con gomme intermedie, fino alla squalifica postuma di Sebastian Vettel che ha regalato il terzo posto a Carlos Sainz, autore di una rimonta notevole dal quindicesimo posto.

La Federazione Internazionale ha stabilito che saranno due le zone DRS sul circuito ungherese: la prima sul rettilineo principale e la seconda nel tratto che porta da Curva 1 a Curva 2. Ci sarà un unico detection point per entrambe le zone DRS e sarà posizionato prima dell’ultima curva, Curva 14.
L’Hungaroring di Budapest in numeri:
- Lunghezza della pista: 4.381 metri
- Numero di giri in gara: 70
- Distanza di gara: 306.630 metri
- Curve: 14, di cui 8 a destra e 6 a sinistra
- Record sul giro in gara: 1:16.627 di Lewis Hamilton (2020, Mercedes W11)
L’albo d’oro della Formula 1 riporta come pilota più vittorioso qui Lewis Hamilton con 8 successi, ampiamente davanti a Michael Schumacher, che segue con 4 vittorie. Troviamo poi Ayrton Senna con 3 primi posti, Nelson Piquet, Damon Hill, Jacques Villeneuve, Mika Hakkinen, Jenson Button e Sebastian Vettel con 2, ed infine Nigel Mansell, Thierry Boutsen, Rubens Barrichello, Fernando Alonso, Kimi Raikkonen, Heikki Kovalainen, Mark Webber, Daniel Ricciardo, Esteban Ocon con una vittoria.
In termini di costruttori, il maggior numero di vittorie è di Mclaren con 11 successi, seguita da Williams e Ferrari con 7, Mercedes con 5, Red Bull con 2, Benetton, Renault, Honda, Alpine con una.
Dal punto di vista delle gomme, Pirelli ha scelto per il Gran Premio di Ungheria le mescole intermedie della gamma: C2 come P Zero White hard, C3 come P Zero Yellow medium, C4 come P Zero Rosso morbido.

Storicamente l’Hungaroring si è guadagnato la reputazione di essere estremamente caldo e asciutto: lo scorso anno, ad esempio, le temperature della pista durante le prove libere hanno sfiorato i 60°C. In realtà, nelle ultime due edizioni il week-end ungherese è stato comunque caratterizzato da pioggia prima della gara e anche per il 2022 ci si aspettano rovesci nelle giornate di sabato e domenica, che potrebbero mischiare la carte in tavola.
Il layout di Budapest non è ad alta energia, determina un livello medio di stress sugli pneumatici (3/5 sulla scala Pirelli) e le sollecitazioni sulle gomme riguardano più la trazione (4/5) che la frenata (3/5). L’Hungaroring presenta asfalto liscio che a volte è accidentato in alcuni punti, ma presenta nel complesso un basso livello di abrasione (2/5).

Il tracciato ungherese è stretto e tortuoso e, in passato, si è guadagnato la nomea di Gran Premio in cui è difficile vedere sorpassi. Tuttavia, il nuovo pacchetto di auto e pneumatici quest’anno aiuta i piloti ad avvicinarsi molto l’uno all’altro, quindi non è da escludere che possano esserci più duelli in pista in questa edizione.
Infine, la programmazione TV e il meteo, che prevede temperature medio alte e possibilità significative di pioggia, soprattutto nella giornata di sabato.
Di seguito i dettagli da weather.com:
- Venerdì 29 Luglio: temperature max 34°, min 20° — prevalentemente soleggiato— precipitazioni 22% — umidità 45% — vento a 11 km/h
- Sabato 30 Luglio: temperature max 30°, min 16° — nuvoloso e con possibili piogge — precipitazioni 81% — umidità 66% — vento a 20 km/h
- Domenica 31 Luglio: temperature max 26°, min 14° — nuvoloso e con possibili piogge — precipitazioni 68% — umidità 63% — vento a 25 km/h
La programmazione:
Venerdì 29 Luglio 2022:
- 14:00 — 15:00 Prove Libere 1 — SKY Sport F1 HD (differita TV8 non prevista)
- 17:00 — 18:00 Prove Libere 2 — SKY Sport F1 HD (differita TV8 non prevista)
Sabato 30 Luglio 2022:
- 13:00 — 14:00 Prove Libere 3 — SKY Sport F1 HD (differita non prevista)
- 16:00 — 17:00 Qualifiche — SKY Sport F1 HD (differita TV8 ore 18:30)
Domenica 31 Luglio 2022:
- 15:00 — 17:00 Gara — SKY Sport F1 HD (differita TV8 ore 18:00)
Max Verstappen arriva in Ungheria da fresco vincitore del Gran Premio di Francia, con una leadership in classifica sempre più solida e la tranquillità di potersi concedere un errore, in una stagione che finora lo ha visto praticamente infallibile in gara, complici anche i drammi di varia natura degli avversari, Ferrari e Mercedes.
Ferrari, al contrario, con Charles Leclerc in particolare avrà certamente voglia di riscatto, per dimostrare di avere le carte in regola per vincere altri Gran Premi ed aggrapparsi alle ultime speranze mondiali, flebili ma non impossibili. Carlos Sainz arriva da un periodo positivo, che lo mostra finalmente a suo agio con la vettura e che lo porta a desiderare un’altra vittoria dopo la prima conquistata a Silverstone.
Lewis Hamilton, invece, giunge a Budapest con una W13 più competitiva e da dominatore assoluto per numero di vittorie su questo circuito. Mercedes non ha ancora ottenuto vittorie quest’anno, ma la ritrovata fiducia della squadra e dei piloti fanno pensare che possano esserci maggiori occasioni della seconda parte di Campionato, complici anche le nuove normative che entreranno in vigore dopo la pausa estiva, in occasione del Gran Premio del Belgio.
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