Il Gran Premio di Francia si è concluso con un Max Verstappen capace di trionfare per la settima volta in stagione e, complice il ritiro di Charles Leclerc, chiudere probabilmente in giochi iridati. Tornano, come da tradizione post GP, le cinque pillole, rubrica in cui asssieme al nostro Riccardo Ronchini andremo ad analizzare i cinque fatti principali del fine settimana francese.
1. PSICODRAMMA LECLERC. In quell’urlo c’è tutta la delusione, l’amarezza e la rabbia per una stagione che sembra maledetta. Basta semplicemente andare a vedere il rapporto tra pole position e vittorie. Sette a tre. Velocissimo in qualifica ma, purtroppo, troppo poco concreto in corsa, per colpe da dividere tra sue, del muretto e della componente affidabilità. Non benissimo. Inutile dire che così i Mondiali non si vincono. Non prendetela come una critica rivolta a Charles, anche perchè c’è ben poco da criticare, ma come un dato di fatto, un’amarissima constatazione.
2. SCHIACCIASASSI. Max Verstappen è un vero e proprio rullo compressore. Una macchina designata solo per una cosa: vincere. Dalla scorsa stagione, in più, ha aggiunto un piccolo tassello che fa tutta la differenza del mondo: gli errori stanno a zero. Max infatti non ha ancora commesso un singolo errore in questo 2022, e nelle volte in cui Charles è venuto a mancare, l’olandese ha sempre vinto. Sette vittorie in dodici gare, più del doppio di Leclerc, fermo ancora a tre. Dopo il Paul Ricard, il Mondiale sembra definitivamente chiuso.

3. REMUNTADA CARLOS. Bravissimo. Dal Gran Premio del Canada è tutto un altro Carlos Sainz, velocissimo e senza errori commessi. Anche in Francia, il pilota spagnolo è stato velocissimo, sia al sabato che alla domenica. Meraviglioso il sorpasso a Russell e spietato nella lotta con Perez. Questo è il Carlos che vogliamo vedere, sempre. Parentesi, pregevole il lavoro nel Q3, una nota di merito che certamente impreziosisce il suo fine settimana francese.
4. FRECCE FINALMENTE D’ARGENTO. Un week-end solidissimo quello della Mercedes, con entrambe le vetture a podio e che hanno mostrato sempre un’ottima competitività, specialmente in gara. Notevole il passo gara mostrato da Hamilton con gomma bianca, pressochè sui tempi di Verstappen, che probabilmente gestiva vero, ma comunque notevole. Furbissimo Russell a fregare Perez, di cui parleremo dopo, con una manovra veramente geniale. Lo sapevamo già da prima, ma è giusto ribadirlo anche ora: con una macchina competitiva, Hamilton e Russell daranno molto fastidio.

5. MA PEREZ PUÒ FARE QUELLO CHE VUOLE? Ma come si fa a non penalizzare il pilota Red Bull dopo aver deliberatamente tagliato una chicane? Quanto meno, obbligarlo a cedere la posizione a Russell sembrava il minimo, anche perchè l’inglese aveva fatto tutto bene. Siamo ai limiti dell’assurdo, anche perchè Perez non è nuovo a fare manovre al limite dello scorretto quando si trova sotto attacco e puntualmente tutto viene fatto lasciar correre. Qualcuno prenda provvedimenti, e alla svelta.
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