LE CASTELLET, FRANCE - JULY 23: Max Verstappen of Red Bull Racing and The Netherlands during qualifying ahead of the F1 Grand Prix of France at Circuit Paul Ricard on July 23, 2022 in Le Castellet, France. (Photo by Peter Fox/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202207230455 // Usage for editorial use only //

Verstappen vince il Gran Premio di Francia, nella domenica da dimenticare di Charles Leclerc, uscito di scena per aver perso il controllo della sua F1-75. Completano il podio le Mercedes di Hamilton e Russell, mentre Sainz chiude quinto, dopo una prestazione di sorpassi e penalità da scontare.

Un’al­tra occa­sione per puntare in alto. Un’al­tra pole posi­tion che deve essere tra­mu­ta­ta in vit­to­ria. A Le Castel­let, Charles è chiam­a­to ad ottenere il mas­si­mo, per­ché dal­la notte rossa nel deser­to son già trascor­si 4 mesi, per­ché ren­dere più pesante la sac­coc­cia dei pun­ti serve ad andare in vacan­za col cuore più leggero.

Due punte con­tro una, due Tori con­tro un Cav­alli­no. E si parte. Leclerc scap­pa, men­tre Lewis inau­gu­ra il suo tre­cen­tes­i­mo Gran Pre­mio man­gian­do Perez e piaz­zan­dosi ter­zo e Sainz, dal fon­do, sale in sedices­i­ma posizione. Ocon non com­in­cia bene la gara di casa, bec­ca­n­dosi 5 sec­on­di di penal­ità per il con­tat­to con l’Al­phaTau­ri di Tsun­o­da poco dopo il via. Il Cam­pi­one del Mon­do in car­i­ca come un’om­bra segue il fer­rarista, ten­ta l’at­tac­co, tenen­do­lo sot­to pres­sione, facen­dosi vedere, isti­gan­do­lo all’er­rore, al volante di una RB18 veloce come un raz­zo. Men­tre l’in­quad­ratu­ra è fer­ma al duel­lo tra i due, Sainz è dodicesimo.

13 su 53. Charles si toglie dal­la zona DRS, la F1-75 numero 55 entra in quel­la dei pun­ti e Rus­sell, quin­to, si avvic­i­na a un Perez che non riesce in alcun modo a pren­dere la Mer­cedes di Hamil­ton. La gom­ma del­la rossa mon­e­gas­ca inizia a mostrare del blis­ter­ing, men­tre al sedices­i­mo giro Ver­stap­pen entra ai box, mon­tan­do la gom­ma bian­ca, per rien­trare nel traf­fi­co alle spalle di Nor­ris e in set­ti­ma posizione, per poi pas­sar­lo appe­na un giro dopo. Sainz pas­sa Ric­cia­r­do, ed è nono. Diciottes­i­mo giro e improvvisa­mente, la Fer­rari di Charles viene inquadra­ta con­tro la bar­ri­era. Un errore, un urlo di rab­bia, e tut­to finisce. È Safe­ty Car.

La cor­sa riparte, con Ver­stap­pen, Hamil­ton, Perez, Rus­sell, Alon­so e la rossa super­stite di Sainz in quin­ta posizione ma con 5 sec­on­di di penal­ità com­mi­na­ta per aver ostru­ito il pas­sag­gio del­la Williams in pit lane dopo la sua sos­ta. Trentes­i­ma tor­na­ta, e Sainz è autore di un sor­pas­so cor­ag­gioso alla Signes su Rus­sell: è quar­to, e ora va a cac­cia del mes­si­cano del­la Red Bull. I suc­ces­sivi dieci pas­sag­gi non mescolano le carte in tavola, fino a quan­do Car­los attac­ca, ci pro­va, resiste, riten­ta e por­ta a casa un sopras­so stra­or­di­nario. Arri­va anche Rus­sell, che toc­ca il mes­si­cano, men­tre Sainz entra ai box per scon­tare la penal­ità e, forse, per togliere il pun­to addizionale a Verstappen.

Ph. Scud­e­ria Fer­rari Press Office ©

A tre giri dal ter­mine, è Vir­tu­al Safe­ty Car per il ritiro di Zhou, e il treni­no com­pos­to da Ver­stap­pen, Hamil­ton, Perez e Rus­sell, si ricom­pat­ta. E il bri­tan­ni­co pas­sa la sec­on­da Red Bull. Due Mer­cedes a podio, con Sainz quin­to davan­ti ad Alon­so, Nor­ris, Ocon, Ric­cia­r­do e Stroll a chi­ud­ere la top 10.

Sono al liv­el­lo più alto del­la mia car­ri­era. Ma se fac­cio questi errori essere a un liv­el­lo alto non serve a niente. Pen­sa­vo che la radio fos­se spen­ta, altri­men­ti quel­l’ur­lo me lo sarei tenu­to per me. Se a fine anno per­do il mon­di­ale per 32 pun­ti, è col­pa mia”.

Queste parole, però, sono tut­to quel­lo che res­ta. Quel­lo che res­ta di una domeni­ca in cui pote­va esser­ci tut­to, per Charles. E invece, non c’è sta­to niente.

Ph. Red Bull Con­tent Pool ©

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