Sapevate che Leclerc, in Austria, ha vinto il suo primo Gran Premio non partendo dalla pole position? Sapevate che Charles detiene il maggior numero di giri passati in testa nel corso di questa stagione? Sapevate che, al Red Bull Ring, è stata solamente la terza volta che Leclerc, Verstappen e Hamilton hanno condiviso un podio? Sapevate che, in Austria, Vettel ha mancato per la terza volta di fila l’accesso al Q3, e che questo non gli era mai successo? Bentornati a #StatsTime, rubrica curata dal nostro Gabriele Arcuri, attraverso la quale indagheremo una serie di numeri e curiosità meritevoli di attenzioni e analisi.
Sembra incredibile a dirsi: metà stagione, se ne è già andata. Abbiamo vissuto undici tappe di un Campionato del Mondo più emozionante che mai, e tra altri undici appuntamenti assisteremo per l’ultima volta allo spegnersi dei semafori di questo affascinante 2022. Alla bandiera a scacchi del Gran Premio di Abu Dhabi, oppure con qualche gara d’anticipo, si assegnerà il titolo iridato che, a meno di inaspettati stravolgimenti, andrà a uno tra Max Verstappen, attualmente favorito, e Charles Leclerc, chiamato alla rimonta.

Proprio quest’ultimo, la scorsa domenica è uscito vittorioso dalla Stiria malgrado alcuni problemi tecnici e, così facendo, ha ridotto il proprio distacco dalla testa del Mondiale. Lo ha fatto, peraltro, non partendo dalla pole position, infrangendo una maledizione che pareva inattaccabile. Questo, infatti, non era mai successo.

Erano poi 91 giorni che il monegasco non saliva sul gradino più alto del podio, il che pare assurdo considerando, data la competitività su quasi tutte le piste della F1-75, diversi fattori, come per esempio i giri passati in testa:
- Leclerc: 259
- Verstappen: 253
- Perez: 83
- Sainz: 52
- Hamilton: 8
- Russell: 4
Un’altra variabile è costituita dai podi: Verstappen è stato capace di conquistare otto podi, Perez e Sainz sei, Leclerc solo cinque, Hamilton addirittura quattro, Russell tre e Norris uno. Una piccola curiosità: è solo la terza volta che Leclerc, Verstappen e Hamilton condividono il podio. I precedenti, oltre a quello austriaco, risalgono ad Abu Dhabi 2019 e Silverstone 2020. Alla luce di questi dati, la domanda sorge dunque spontanea: riuscirà Leclerc a recuperare le 38 lunghezze di svantaggio su Verstappen?

La risposta non possiamo ancora averla, ma un confronto tra le stagioni di questi due fenomeni, entrambi classe 1997, ci potrebbe aiutare.
A sinistra il Gran Premio in questione, poi il risultato di Charles Leclerc e infine quello di Max Verstappen:
- Bahrain — 1° / DNF
- Arabia Saudita — 2° / 1°
- Australia — 1° / DNF
- Emilia-Romagna — 6° / 1°
- Stati Uniti (Miami) — 2° / 1°
- Spagna — DNF / 1°
- Monaco — 4° / 3°
- Azerbaijan — DNF / 1°
- Canada — 5° / 1°
- Gran Bretagna — 4° / 7°
- Austria — 1° / 2°
Tenendo conto di questi numeri, tirate voi le somme e tentate di dare una risposta. Quello che possiamo constatare finora, infatti, sono i record che l’olandese sta abbattendo, settimana dopo settimana. Con quella di Spielberg, il nativo di Hasselt ha raggiunto quota 129 partenze con Red Bull, diventando così il pilota ad averne fatte di più con la scuderia anglo-austriaca. E non è tutto: con il suo secondo posto al traguardo, Verstappen ha conquistato il suo sessantottesimo podio nell’era turbo-ibrida, sorpassando Valtteri Bottas fermo a quota sessantasette e piazzandosi così al secondo posto di questa speciale graduatoria, dietro solo al sette volte iridato Lewis Hamilton.

Proprio il britannico è andato a podio, benché distante più di mezzo minuto dal duo Leclerc-Verstappen, continuando a guadagnare punti sul proprio compagno di squadra (ancora davanti a lui in classifica, ndr), George Russell. C’è poi una curiosa particolarità sulla scuderia di Brackley: tutte le volte che la Ferrari ha vinto in questo 2022 (Bahrain, Australia, Gran Bretagna e Austria), una Mercedes è andata a podio: in tre occasioni si è trattato di Hamilton, in una di Russell.

Infine, vorremmo soffermarci su un altro campione, che vive un periodo di crisi che va avanti da due anni: parliamo, ovviamente, di Sebastian Vettel. Il tedesco, con il suo ventesimo posto in qualifica, è stato eliminato in Q1, non riuscendo a passare il taglio per la terza volta consecutiva: non era mai successo al nativo di Heppenheim. La Aston Martin è, senza dubbio, la più grande delusione di quest’anno, e Vettel non può fare altro che lottare contro una monoposto che non lo soddisfa e che lo costringe, ogni gara, a rimonte impossibili.

Riuscirà il team con sede a Silverstone a invertire la rotta, consentendo a uno dei migliori piloti attualmente presenti in griglia di performare al livello che gli compete?
Con questa domanda, va dunque in archivio anche questo appuntamento di #StatsTime. Next Stop? Paul Ricard, Francia.
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