Le tappe europee non hanno portato fortuna ad Alfa Romeo, che, dopo Silverstone, ha chiuso senza punti anche il Gran Premio d’Austria, portando entrambe le vetture al traguardo, ma fuori dalla top ten. L’incostanza nelle prestazioni del team di Hinwil rischia di minare la possibilità di lottare per il quarto posto, in una battaglia a centro gruppo che si fa sempre più serrata.
Anche a Spielberg, Alfa Romeo ha vissuto un week-end estremamente complicato. Le C42 hanno infatti faticato a mantenere il passo dei diretti avversari fin dalla giornata di venerdì, con Valtteri Bottas escluso in Q2 e Guanyu Zhou addirittura in Q1, ottenendo, rispettivamente, una dodicesima e una diciottesima posizione sulla griglia di partenza della Sprint Race.

La gara sprint del sabato ha visto i due alfieri del team svizzero guadagnare qualche posizione, ma restando comunque fuori dalla zona punti e lontani dagli altri motorizzati Ferrari, perdendo punti rispetto ad Alpine e Haas che, rispettivamente, precedono e seguono in classifica costruttori il team di Hinwil.
La situazione non è migliorata in vista del Gran Premio, con Valtteri Bottas costretto a partire dalla pit lane per la sostituzione dell’ala posteriore e la variazione del setup delle sospensioni. Il finlandese ha concluso la propria gara in undicesima posizione, con una rimonta buona, ma non sufficiente ad arrivare in zona punti. Zhou, partito in tredicesima posizione, non è riuscito ad emergere e mostrare la grinta vista in Canada e negli appuntamenti precedenti, chiudendo in una quattordicesima posizione difficile da digerire, anche a causa di un pit stop lunghissimo da parte dei meccanici.

Il bilancio in termini di classifica è pesante dopo la gara austriaca: Alpine guadagna 11 punti e stacca Alfa Romeo mantenendosi in quinta posizione, McLaren si aggrappa al suo quarto posto con un buon +8 punti, mentre Haas si avvicina al team elvetico con un ottimo +12. Il distacco di Haas da Alfa Romeo è ora pari a 17 punti, non ancora tale da impensierire la squadra di Vasseur, ma sufficiente da portarla a doversi difendere più che attaccare, soprattutto per quanto visto nelle ultime due gare.

L’unico lato positivo emerso dalla centrifuga del Red Bull Ring è quello di aver portato entrambe le monoposto al traguardo, senza problemi di affidabilità nei 71 giri della gara di Spielberg. Ma questo, ovviamente, non basta. McLaren, Alpine e Haas, come anticipato, hanno dimostrato di essere pronte a sfruttare ogni occasione e vantaggio per lottare alla base del podio, di conseguenza serve ritrovare prestazioni e risultati costanti per non restare irrimediabilmente indietro.
Ph. Alfa Romeo F1 Team ORLEN ©