Charles Leclerc vince il Gran Premio d’Austria, davanti a Verstappen e Hamilton. Il monegasco compie il miracolo, portando a termine una gara con l’acceleratore aperto. Fumo e fiamme per la F1-75 di Carlos Sainz, ritirato quando aveva un terzo posto preziosissimo tra le mani. A zero anche Perez.

7 giorni dopo Sil­ver­stone. Il rim­bom­bo polemi­co e delle dis­cus­sioni del Gran Pre­mio di Gran Bre­tagna sem­bra annullar­si di fronte alla ten­sione per l’ap­pun­ta­men­to di Spiel­berg. Dopo una Sprint Race in cui anco­ra una vol­ta la Fer­rari non mostra l’a­vere ger­ar­chie, tut­to è pron­to per la gara che con­ta davvero. Si parte. Sfi­lano Max e Charles, fat­i­ca Sainz con Rus­sell e Perez alle sue spalle che battagliano, si toc­cano e per il mes­si­cano è ghi­a­ia. È ulti­mo, tor­na ai box e rien­tra per affrontare 71 giri in sali­ta. Al ter­zo giro, nel­l’or­dine ci sono Ver­stap­pen, Leclerc, Sainz, Rus­sell, Ocon, Mag­nussen, Hamil­ton e Schu­mach­er nei pri­mi otto, con il tedesco del­la Haas che riesce a pas­sare il sette volte irida­to e piaz­zarsi settimo.

La F1-75 numero 16 è furiosa, il Cav­alli­no mon­e­gas­co scal­cia e galop­pa per agguantare il suo avver­sario. Dec­i­mo pas­sag­gio e Leclerc attac­ca, ma Max resiste, men­tre a Rus­sell viene com­mi­na­ta una penal­ità di 5 sec­on­di per il con­tat­to con Perez. Charles è attac­ca­to, al dodices­i­mo pas­sag­gio entra, pas­sa e por­ta a casa un sor­pas­so puli­to e per­fet­to. Ver­stap­pen non las­cia scap­pare il fer­rarista, ma tredices­i­mo giro viene chiam­a­to ai box per montare gom­ma bian­ca nuo­va per ripar­tire otta­vo, alle spalle di Nor­ris. Al quindices­i­mo pas­sag­gio Hamil­ton risponde all’at­tac­co di Mick ed è quin­to, poi prende Mag­nussen, ed è quar­to. Anche Max prende il piloti­no Haas e si tro­va negli spec­chi­et­ti di Lewis. Davan­ti a loro, Ocon entra per il pit è il Cam­pi­one bri­tan­ni­co è vir­tual­mente a podio dietro a Sainz e Leclerc, leader del Gran Premio.

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La Red Bull è un’as­tron­ave, a nul­la serve la dife­sa del­la W13 numero 44 e l’olan­dese è già ter­zo. Ven­ti­quat­tres­i­ma tor­na­ta e l’in­quad­ratu­ra cam­bia sul­la dan­za di cinque mono­pos­to che battagliano: sono quelle di Mag­nussen, Nor­ris, Alon­so e Schu­mach­er. Mick entra su Fer­nan­do, e va a cac­cia di Nor­ris. Ven­ti­seies­i­mo giro e ritiro per Perez, men­tre “box, box” per Charles, che tor­na in pista ter­zo dietro Max e Car­los, che entra subito dopo in pit lane ed è quar­to alle spalle di Lewis, ma anche il bri­tan­ni­co effet­tua la sua sos­ta e las­cia la stra­da allo spag­no­lo del fer­rarista. Al muret­to Mer­cedes fan­no male i cal­coli, per­ché Hamil­ton si tro­va l’Alpine di Ocon davan­ti a sé, ma lo pas­sa ed è di nuo­vo quarto.

Intan­to, l’at­ten­zione tor­na davan­ti, tra i due fuochi. Ancor pri­ma di arrivare in cur­va 3, alla trenta­trees­i­ma tor­na­ta, Leclerc pas­sa la Red Bull ed è pri­mo. Con­tin­ua l’on­da del­la buona prestazione di Mick, ora ses­to dopo il sor­pas­so al com­pag­no di squadra. Se pen­sa­vate che durante un sor­pas­so fos­se impos­si­bile ges­ti­co­lare, Alon­so vi fa cam­biare idea: sor­pas­sa Tsun­o­da, che lo ave­va chiu­so all’ester­no, e nel­la manovra gli indi­ca il suo dis­ap­pun­to. Trentasettes­i­mo pas­sag­gio, Max cam­bia anco­ra le gomme e res­ta ter­zo. Al quar­antac­inques­i­mo è lot­ta tra Rus­sell e Stroll, pas­sa la Mer­cedes, poi la Aston viene rag­giun­ta da Mick, ma il canadese riprende la posizione. Nel­l’or­dine, al quar­an­tottes­i­mo pas­sag­gio, ci sono Leclerc, Sainz, Ver­stap­pen, Hamil­ton, Alon­so, Ocon, Rus­sell e le due Haas.

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Box per Leclerc al Quar­an­tanoves­i­mo giro e rien­tra alle spalle di Ver­stap­pen. Il mon­e­gas­co deve ricostru­ire un ter­zo sor­pas­so sul Cam­pi­one del Mon­do in car­i­ca, men­tre cam­bia gomme anche Sainz, per rien­trare ter­zo. cinquan­ta­trees­i­mo giro e anco­ra una vol­ta Leclerc pas­sa. Quindi­ci tor­nate alla fine. E il colpo di sce­na. Fumo e fiamme ed è ritiro per Sainz, da pro­tag­o­nista a spet­ta­tore. Vir­tu­al Safe­ty Car e Leclerc e Ver­stap­pen fan­no anco­ra una sosta.

Dieci giri al ter­mine e Leclerc inizia ad avere prob­le­mi all’ac­cel­er­a­tore. È una gara a chi ne esce vivo. Meno tre. E sof­fren­do, si avvia al meno due. Meno uno. E vince. Tiran­do un grosso respiro, com­pi­en­do un mira­co­lo. Anco­ra una domeni­ca, per la Fer­rari, con la gioia a metà.

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