Sapevate che, in un’ipotetica classifica basata unicamente sul posizionamento in qualifica, Charles Leclerc sarebbe ampiamente primo, così come Ferrari? Sapevate che Red Bull ha superato Lotus in quanto a vittorie? Sapevate che Verstappen è il più giovane nella storia a raggiungere 150 apparizioni in Formula 1? Bentornati a #StatsTime, rubrica curata dal nostro Gabriele Arcuri, attraverso la quale presenteremo una serie di numeri e curiosità meritevoli di attenzioni e analisi.

Giun­ti al nono appun­ta­men­to mon­di­ale, il Gran Pre­mio del Cana­da ave­va come com­pi­to quel­lo di fornire risposte ai numerosi dub­bi sor­mon­tati negli scor­si week-end. Pos­si­amo affer­mare che ci è rius­ci­to appieno, per di più tenen­do­ci incol­lati allo scher­mo per ben set­tan­ta tor­nate. La “sem­plice” pole posi­tion di Max Ver­stap­pen ci ave­va fat­to immag­inare una gara a mo’ di passerel­la per l’olandese, che sarebbe anda­to a vin­cere agilmente la cor­sa. L’esito è effet­ti­va­mente sta­to quel­lo ipo­tiz­za­to, con tut­tavia un diver­so svol­gi­men­to, ma andi­amo con ordine.

Al saba­to, per l’appunto, la dom­i­nante pole di Ver­stap­pen (la sua pri­ma in un cir­cuito cit­tadi­no) era pas­sa­ta imme­di­ata­mente in sec­on­do piano, data l’impresa del sem­pre­verde Fer­nan­do Alon­so, capace di ritornare in pri­ma fila dopo un’assenza dalle prime due posizioni dura­ta 9 anni, 11 mesi e 11 giorni, ovvero dal Gran Pre­mio di Ger­ma­nia del 2012. Con questo sec­on­do pos­to in griglia lo spag­no­lo ha cen­tra­to l’ennesimo record, prece­den­te­mente posse­du­to da Mario Andret­ti, il quale non colse la pri­ma fila in qual­i­fi­ca per 7 anni, 8 mesi e 7 giorni, dal Gran Pre­mio degli Sta­ti Uni­ti 1968 al Gran Pre­mio di Svezia 1976. Breve appun­to sul­la Haas. Il team cap­i­tana­to da Gun­ther Stein­er, infat­ti, con il quin­to pos­to di Kevin Mag­nussen e il ses­to di Mick Schu­mach­er, ha eguaglia­to la pro­pria miglior qual­i­fi­ca di sem­pre, risalente al Gran Pre­mio di Ger­ma­nia 2018.

Ph. BWT Alpine F1 Team ©

L’unico grande assente in quel fan­tas­ti­co Q3 è sta­to Charles Leclerc, nelle scorse tappe pro­tag­o­nista di giri moz­zafi­a­to, nonché di sei pole, e in Cana­da elim­i­na­to in Q2 per scelta tec­ni­ca, con­sid­er­a­to il cam­bio del motore con con­seguente penal­ità in griglia. Da questo par­ti­co­lare avven­i­men­to è sca­tu­ri­ta una doman­da, a dir la ver­ità già pre­sente nelle nos­tre men­ti da diver­so tem­po: come sarebbe la clas­si­fi­ca, se i pun­ti si asseg­nassero al saba­to in qual­i­fi­ca? Siamo cer­ti che centi­na­ia di tifosi, soprat­tut­to del­la Rossa, se la siano già pos­ta quest’anno, ed ecco a voi dunque la rispos­ta. Abbi­amo uti­liz­za­to, per queste grad­u­a­to­rie immag­i­nar­ie, il sis­tema di pun­teg­gio con­sue­ta­mente uti­liz­za­to in gara, ovvero 25 pun­ti al pri­mo clas­si­fi­ca­to, 18 al sec­on­do, e così via.

Clas­si­fi­ca piloti:

1° Charles Leclerc 186
2° Max Ver­stap­pen 158
3° Ser­gio Perez 113
4° Car­los Sainz 111
5° Lewis Hamil­ton 58
6° George Rus­sell 52
7° Fer­nan­do Alon­so 46
8° Lan­do Nor­ris 41
9° Kevin Mag­nussen 33
10° Valt­teri Bot­tas 32
11° Este­ban Ocon 21
12° Daniel Ric­cia­r­do 18
13° Pierre Gasly 17
14° Mick Schu­mach­er 9
15° Yuki Tsun­o­da 6
16° Sebas­t­ian Vet­tel 6
17° Guanyu Zhou 1
18° Lance Stroll 1
19° Alexan­der Albon 0
20° Nicholas Lat­i­fi 0
21° Nico Hulken­berg 0

Clas­si­fi­ca costruttori:

1° Fer­rari 297
2° Red Bull 271
3° Mer­cedes 110
4° Alpine 67
5° Mclaren 59
6° Haas 42
7° Alfa Romeo 33
8° Alphatau­ri 23
9° Aston Mar­tin 7
10° Williams 0

Ciononos­tante, come sap­pi­amo bene tut­ti, in For­mu­la 1 i pun­ti si fan­no la domeni­ca. Difat­ti, bisogna par­lare del­la gara vera e pro­pria. Come accen­nava­mo prece­den­te­mente, sebbene il gradi­no più alto del podio sia comunque spet­ta­to a Ver­stap­pen, Car­los Sainz gli è rimas­to incol­la­to agli scarichi per quindi­ci giri con­sec­u­tivi, sem­pre in zona DRS, provan­do a met­ter­gli pres­sione per por­tar­lo a sbagliare. Tut­tavia, Max non è Cam­pi­one del Mon­do per caso: non ha sbaglia­to nul­la, nem­meno la più pic­co­la sba­vatu­ra, e ha così por­ta­to a casa il ses­to suc­ces­so di fila per la scud­e­ria di Mil­ton Keynes, che rag­giunge così quo­ta 82 suc­ces­si nel­la pro­pria sto­ria superan­do Lotus, fer­ma a 81.

Ph. Red Bull Con­tent Pool ©

L’olandese, inoltre, con il Gran Pre­mio del Cana­da ha real­iz­za­to la sua cen­tocinquan­tes­i­ma apparizione nel­la mas­si­ma cat­e­go­ria auto­mo­bilis­ti­ca, diven­tan­do il più gio­vane di sem­pre a cen­trare sud­det­to numero di pre­sen­ze. Se, ad esem­pio, si facesse un con­fron­to tra le sta­tis­tiche di Ver­stap­pen e quelle di Alon­so, Hamil­ton e Vet­tel, i tre più gran­di pro­tag­o­nisti del­lo scor­so decen­nio, alla loro pre­sen­za numero 150 in For­mu­la 1, questo è quel­lo che ne ver­rebbe fuori:

  • Fer­nan­do Alon­so: 23 vit­to­rie, 58 podi, 18 pole, 15 giri veloci, 2 titoli di Cam­pi­one del Mondo
  • Lewis Hamil­ton: 34 vit­to­rie, 72 podi, 40 pole, 21 giri veloci, 2 titoli di Cam­pi­one del Mondo
  • Sebas­t­ian Vet­tel: 41 vit­to­rie, 73 podi, 45 pole, 24 giri veloci, 4 titoli di Cam­pi­one del Mondo
  • Max Ver­stap­pen: 26 vit­to­rie, 67 podi, 15 pole, 18 giri veloci, 1 tito­lo di Cam­pi­one del Mondo

Va dunque in archiv­io anche questo appun­ta­men­to di #Stat­sTime. Next Stop? Sil­ver­stone, Gran Bre­tagna. Sede di Mer­cedes, sarà anche il luo­go del loro riscatto?

Ph. Scud­e­ria Fer­rari Press Office ©

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