In un mondo in cui i SUV fanno il bello e il cattivo tempo, BMW ha avuto il coraggio di dar vita ad una station wagon da oltre 500 cavalli e senza alcun ausilio elettrico. E noi ne siamo follemente innamorati.
La nuova BMW M3 Touring ha scosso il mondo, a causa del suo andare con orgoglio in controtendenza rispetto alle logiche di mercato. Delle sue principali caratteristiche tecniche, vi abbiamo già parlato sulle nostre piattaforme social (@italianwheelmagazine). Oggi, tuttavia, vogliamo addentrarci più nello specifico, perché diciamocelo francamente: quante saranno, nel prossimo futuro, le familiari in grado di regalare emozioni di questo tipo?
Poche, pochissime, probabilmente. Innanzitutto, come comunicatovi il giorno della presentazione, la nuova M3 Touring ha rifilato, al Nurburgring Nordschleife, la bellezza di dieci secondi alla precedente detentrice del record nella sua categoria, la Mercedes-AMG E 63 S SW (che ha dalla sua 102 cavalli in più, ndr), girando in 7:35.060.
Lo ha fatto facendo affidamento sul suo sei cilindri in linea biturbo da 3.0 litri S58, qui nella versione Performance, che vede salire la potenza da 480 a 510 cavalli, coadiuvati da 650 Nm di coppia. Numeri che la spingono, grazie allo specifico pacchetto M Driver’s Package, a 280 km/h di punta massima, e che le permettono di scattare da 0 a 100 km/h in 3,6 secondi. Dati impressionanti, che i tecnici tedeschi hanno ottenuto concentrandosi su due elementi fondamentali: cambio e trazione.
A gestire le performance del sei cilindri ci pensa il conosciuto automatico M Steptronic ad otto rapporti, che riesce a coniugare una guida rilassata ad una decisamente più coinvolgente quando la situazione (o il semplice desiderio) lo richiede, grazie alle tre modalità di cambiata selezionabili dal guidatore. La grinta del motore viene invece trasferita su tutti e quattro gli pneumatici, che calzano cerchi da venti (posteriore) e diciannove pollici (anteriore).
La Casa di Monaco di Baviera ha infatti deciso di dotare (almeno per ora) la propria M3 Touring della sola trazione integrale xDrive, a differenza della variante berlina, disponibile anche con trazione rigorosamente posteriore. Questa scelta, tuttavia, concede diversi benefici sotto il profilo dell’aderenza, mozzafiato in accelerazione e nei tratti guidati. Per chi ama i fatidici traversi, risulta poi impossibile non selezionare la modalità 2WD, grazie alla quale il differenziale “costretto a fare gli straordinari” è solamente quello posteriore.
Domare il carattere focoso della M3 Touring risulta comunque meno difficile del previsto, grazie al controllo di stabilità M Dynamic ed al sempre fantastico M Traction Control, regolabile addirittura su dieci intensità di intervento. A garantire un arresto in sicurezza, ci pensa il prestante impianto frenante M (a richiesta disponibile anche in materiale carboceramico, ndr), che prevede ben due possibilità di regolazione per quanto concerne la risposta del pedale sinistro.
Qualcuno potrebbe storcere il naso per il peso non propriamente “piuma”. I suoi 479 cm di lunghezza (per 190 cm di larghezza) valgono infatti 1.865 chilogrammi, appena 30 in meno della nuova M5 e ben 85 in più della M3 berlina. Vero, ma a fare da contraltare a questi dati, troviamo una capacità di carico che permette di stivare bagagli per 500 litri, che diventano 1.510 se si rimuovono gli schienali della fila posteriore (abbattibili in sezioni 40:20:40).
Gli interni, infine, beneficiano degli elementi apportati dal recente restyling, del quale vi abbiamo parlato poche settimane fa. Parliamo, ad esempio, del nuovo sistema iDrive 8 con display da 12,3 pollici posto davanti al conducente, e del touchscreen ricurvo da 14,9 pollici posizionato al centro della plancia.
Il prezzo? Si parte da 97.000 euro.
Soldi spesi benissimo, a nostro parere.
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