Max Verstappen vince il Gran Premio del Canada, davanti a Sainz ed Hamilton. Leclerc, da diciannovesimo chiude quinto, protagonista di una rimonta a singhiozzi ma efficace. Adesso si respira… per inaugurare Luglio a Silverstone.
Finalmente splende il sole. L’asfalto dello storico tracciato di Montreal si scalda. Sulla griglia di partenza due piazzole si tingono di rosso per tributare il ricordo di Gilles, in una domenica in cui, chi il rosso lo indossa, è chiamato a ottenere il massimo. Un toro, un leone e un Cavallino sono lì, davanti a tutti, a giocarsi un’occasione. Dall’altra estremità, invece, c’è Leclerc. Alimentato dall’energia che deve sentire chi parte dal fondo, dall’energia con cui si deve caricare chi non può permettersi errori.
Tutto è pronto per i 70 giri da svolgere. Si parte. Tutto tranquillo, con Verstappen che scappa, seguito da Alonso, Sainz e Hamilton, mentre dal fondo Charles recupera dalla diciannovesima alla sedicesima posizione. La F1-75 numero 55 agguanta l’Alpine e si mette a caccia del Campione del Mondo in carica. Ottavo giro e primo colpo di scena: ritiro per Perez ed è Virtual Safety Car: la Red Bull superstite di Max entra ai box per uscire alle spalle di Alonso e del leader Sainz e davanti a Russell ed Ocon, quest’ultimo sopraggiunto da Lewis appena due giri dopo. Leclerc continua la sua salita, passa anche Norris ed è dodicesimo. Intanto, alla quindicesima tornata, l’olandese passa l’Alpine e vola verso Sainz, mentre Charles aggiunge un altro gradino alla sua scalata passando anche Albon, ed è undicesimo.

Alla ventesima tornata è ancora una volta Virtual per il ritiro della Haas di Mick Schumacher e Sainz entra i box per effettuare la sua sosta: il regime di Virtual viene interrotto durante la fase di pit, Carlos riesce a rientrare in pista terzo, dietro Alonso e Verstappen ma davanti ad Hamilton. Approfittando delle soste altrui, quatto quatto Leclerc è ottavo, settimo col soprasso all’Alfa Romeo di Bottas, mentre Sainz prende la seconda posizione ai danni di Fernando, che viene raggiunto anche dalla W13 numero 44. Verstappen, Sainz, Hamilton, Alonso, Russell, Ocon e… Leclerc. E siamo solo al venticinquesimo passaggio. Sette tornate dopo, Leclerc si avvicina ad Ocon. È sesto, a sandwich tra le due Alpine, ma non riesce a sbloccarsi.
Il suo compagno di squadra intanto si avvicina al leader, fa scendere il suo distacco giro dopo giro. Quarantaduesima tornata ed è chiamata ai box per Leclerc, ma il pit è lungo, il monegasco rientra dodicesimo. Chiamata anche per Max, ma esce alle spalle di Hamilton, per poi ripassarlo poco dopo. Lewis effettua la sua sosta ed è quarto. Al quarantacinquesimo giro nell’ordine: Sainz, Verstappen, le due Mercedes, le due Alpine, Bottas, Stroll, Zhou e Leclerc, che intanto ha superato Ricciardo e Tsunoda. Giro 48 e il monegasco è nono; poco dopo Tsunoda è out a causa di un suo errore ed entra la Safety Car: ne approfitta Sainz per montare un nuovo set di gomme, seguito da un valzer di soste che favoriscono la settima piazza di Leclerc.

Cinquantacinquesimo giro e la corsa riprende. Sainz è in zona DRS, è a meno di un secondo dall’olandese in testa, mentre Charles passa Alonso ed è sesto, poi passa Ocon a 10 giri dal termine, ed è quinto dietro Russell. Sainz è lì, è vicino, ma non abbastanza. E finisce così, con Verstappen vincitore. Con Sainz sconfitto nel tentare di conquistare la prima vittoria, ma comunque secondo. Mentre Lewis, esce meno acciaccato dalla sua W13… festeggiando un meritato podio. Quarto Russell, seguito da Leclerc, Ocon, Alonso, Bottas e Stroll in top 10.
Tiriamo un sospiro, e prendiamo una pausa. Ci rivediamo a Silverstone.
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