Dopo la presentazione del prototipo PS-01 avvenuta ad inizio 2022, la startup svizzera Picasso Automotive è finalmente pronta a lanciare la sua prima supercar, la 660 LMS. Appena 980 i chilogrammi di peso, abbinati ad un V6 biturbo 3.0 litri da 660 cavalli.
Picasso Automotive è pronta nuovamente a stupire. Come? Dando vita alla 660 LMS, prima supercar della sua storia. La sportiva presenta caratteristiche di primissimo ordine, a cominciare dalla sua piattaforma, resa estremamente leggera grazie al massiccio utilizzo di alluminio e fibra di carbonio, quest’ultima impiegata integralmente per realizzare il nuovissimo monoscocca. La carrozzeria, dalle linee decise e scolpite, è formata, nelle fiancate, dai pannelli in fibra di carbonio più lunghi mai impiegati su un’auto e permettono di contenerne il peso in soli 980 kg.
L’impronta corsaiola viene inoltre accentuata da un affilato splitter frontale contrapposto ad una grande ala di coda a regolazione manuale che, con l’aiuto del fondo vettura piatto e dell’importante diffusore posteriore, genera un carico verticale quasi pari al peso della vettura ad una velocità di 315 km/h.
La leggerezza del corpo vettura è inoltre associata ad una meccanica veramente scalpitante: a fornire il propulsore, è stata Autotecnica Motori, azienda italiana specializzata. Si tratta di V6 biturbo da 3.0 litri che porta in dote una potenza straordinaria: 660 cavalli e 720 Nm di coppia.
Tale energia viene gestita da un cambio sequenziale a sei marce Sadev, mentre la trazione è sulle sole ruote posteriori, che calzano cerchi da venti pollici (al contrario delle anteriori, che accolgono quelli da diciannove). Completano il quadro dedicato al comparto ruote gli pneumatici Pirelli P Zero Trofeo R ed un impianto frenante Brembo in monoblocco in alluminio con pinze a sei e quattro pistoncini.
Le componenti di derivazione racing sono evidenti anche nel caratteristico ed essenziale abitacolo, nel quale si possono trovare intimidatorie cinture a sei punti, il selettore per regolare l’intervento dell’ABS e del controllo di trazione ed il semplice (quanto pratico) volante in fibra di carbonio rivestito da Alcantara per ottimizzare la presa. Futuristici i due schermi TFT da sette pollici collocati ai lati della plancia, che riportano le immagini catturate dalle telecamere ad alta risoluzione situate in appositi alloggiamenti in fibra di carbonio sui passaruota anteriori, andando conseguentemente a soppiantare i convenzioni specchietti laterali.
La produzione prevista è di soli 21 esemplari (di cui il primo rimarrà gelosamente custodita presso la sede di Picasso Automotive). Per accaparrarsene uno, occorre staccare un assegno da almeno 820.000 euro.
Ph. Picasso Automotive ©