Per l’ottavo appuntamento del Campionato del Mondo, la Formula 1 torna a Baku, dove questo week-end si terrà il Gran Premio dell’Azerbaijan. Il circuito cittadino azero, che ha visto cinque poleman e cinque vincitori diversi in altrettante edizioni del Gran Premio, ha tutte le carte in regola per regalarci una gara ricca di colpi di scena. Come sempre, in questa Hammer Time Preview approfondiremo record, dati tecnici, particolarità del tracciato, programmazione TV, curiosità e previsioni di usura gomme e meteo. Buona lettura.
Il Circuito di Baku è stato ricavato nelle strade della capitale, secondo il disegno dell’architetto Hermann Tilke, ed ha debuttato in Formula 1 nella stagione 2016, ospitando il Gran Premio d’Europa, per poi passare dal 2017 ad essere sede del Gran Premio di Azerbaijan. Il tracciato, quasi interamente sotto il livello del mare, ha come sfondo sia la parte antica della città, famosa per la sua parte medievale risalente al 12° secolo, sia la parte moderna, dove sorgono edifici come l’Heydar Alivey Center.
Nonostante si tratti di un cittadino, sul circuito di Baku le monoposto possono raggiungere velocità di punta superiori a 340 km/h (la velocità massima registrata dalla FIA finora raggiunta è stata segnata da Valtteri Bottas su Williams, con 366,1 km/h nel 2016) grazie al lungo rettilineo dei box, che è lungo 2,2 km. Tuttavia, non mancano anche i tratti lenti, come quello nei pressi delle antiche mura: le curve 8–9‑10 hanno una carreggiata larga poco più di 7 metri. Il layout è rimasto invariato negli anni, ma gli organizzatori del Gran Premio hanno comunicato che, su richiesta della Federazione Internazionale, quest’anno l’ingresso della corsia dei box è stato riprofilato nel tentativo di migliorare la sicurezza di quel punto, oggetto di critiche da parte dei piloti, in primis Vettel e Rosberg.
A Baku saranno sempre due le zone in cui sarà possibile azionare il DRS, come nelle passate edizioni: la prima sarà posizionata sul rettilineo parallelo a quello dei box dopo Curva 2, mentre la seconda sarà situata in concomitanza con il rettilineo del traguardo.

Il Circuito di Baku in numeri:
- Lunghezza della pista: 6.003 metri (il terzo per lunghezza dopo quelli di Spa-Francorchamps e Jeddah)
- Numero di giri in gara: 51
- Distanza di gara: 306.049 metri
- Curve: 20, di cui 8 a destra e 12 a sinistra, senso di percorrenza orario
- Record sul giro in gara: 1:43.009 (Charles Leclerc, 2019)
L’albo d’oro della Formula 1 qui vede cinque vincitori diversi in altrettante edizioni: Nico Rosberg (2016), Daniel Ricciardo (2017), Lewis Hamilton (2018), Valtteri Bottas (2019), Sergio Perez (2021). Nel 2020 non ci fu questa tappa a causa del diffondersi della pandemia da COVID-19.
Dal punto di vista dei costruttori, il record di vittorie appartiene a Mercedes con 3 trionfi, seguita da Red Bull a 2.
Per l’esclusivo Baku City Circuit, Pirelli ha replicato la stessa scelta di mescole dello stesso anno, selezionando quindi le tre più morbide della sua gamma, anche con i nuovi pneumatici da 18 pollici: C3 come P Zero White hard, C4 come P Zero Yellow medium e C5 come P Zero Rosso morbido.

Questa selezione è legata al basso livello di abrasione della pista e ai carichi laterali contenuti (1/5 sulla scala Pirelli per entrambe le grandezze). Baku è un circuito cittadino che unisce rettilinei veloci ad alcuni tratti estremamente stretti e tecnici, con necessità di avere abbastanza calore nelle gomme anteriori per generare aderenza, nonostante i lunghi rettilinei che le raffreddano, ma non troppo caldo al posteriore, altrimenti è facile surriscaldarli nelle zone di trazione. Le alte velocità in Azerbaijan pongono ancora una certa richiesta sugli pneumatici (stress a 3/5 sulla scala Pirelli).
Su questo tracciato le squadre tendono a optare per una configurazione con carico aerodinamico medio-basso (downforce 1/5 sulla scala Pirelli), bilanciando il requisito di aderenza nelle curve strette con la necessità di velocità massime elevate sui rettilinei veloci per facilitare i sorpassi. Le temperature della pista possono superare i 50 gradi, ma i confini stretti degli edifici intorno al circuito fanno sì che ci siano zone alternate di luce e ombra, che variano un po’ la temperatura della pista durante il giro.
L’anno scorso la strategia vincente era su una sosta, con passaggio da morbida a dura, salvo poi la decisione all’ultimo minuto di montare gomma morbida a tre giri dal termine, per la bandiera rossa causata dal cedimento della gomma di Max Verstappen e dal conseguente incidente. Tuttavia, non esiste più la regola di utilizzare la gomma più veloce della Q2 per l’inizio della gara, quindi la strategia potrebbe essere diversa in questa edizione.
Infine, le previsioni meteo e la programmazione TV. Relativamente al clima, ci si aspettano temperature medio-alte e un week-end privo di precipitazioni.
Di seguito i dettagli da weather.com:
- Venerdì 10 Giugno: temperature max 26°, min 18° — parzialmente nuvoloso — precipitazioni 14% — umidità 48% — vento 35km/h
- Sabato 11 Giugno: temperature max 29°, min 18° — soleggiato — precipitazioni 1% — umidità 42% — vento 19km/h
- Domenica 12 Giugno: temperature max 28°, min 20° — soleggiato — precipitazioni 1% —umidità 46% — vento 26km/h
La programmazione TV:
Venerdì 10 Giugno 2022:
- 13:00 — 14:00 Prove Libere 1 — SKY Sport F1 HD (differita TV8 non prevista)
- 16:00 — 17:00 Prove Libere 2 — SKY Sport F1 HD (differita TV8 non prevista)
Sabato 28 Maggio 2022:
- 13:00 — 14:00 Prove Libere 3 — SKY Sport F1 HD (differita TV8 non prevista)
- 16:00 — 17:00 Qualifiche — SKY Sport F1 HD (differita TV8 alle 18:30)
Domenica 29 Maggio 2022:
- 13:00 — 15:00 Gara — SKY Sport F1 HD (differita TV8 alle 18:00)

Ferrari giunge a Baku dopo due gare problematiche come quelle di Barcellona e di Monaco, caratterizzate da ritiri ed errori. La presenza di tratti molto veloci rende Baku, sulla carta, una pista favorevole alla Red Bull, che ha fatto della velocità di punta e dello sfruttamento del DRS il suo cavallo di battaglia in questa prima parte di campionato.
La Scuderia del Cavallino dovrà provare a ribaltare i pronostici, per rimettersi a pieno titolo in lotta per il Campionato piloti e costruttori, ora entrambi nelle mani di Red Bull, dopo le quattro vittorie consecutive del team di Milton Keynes. Per farlo, però, serve una prestazione solida di Carlos Sainz, che deve compensare la forte ripresa di Sergio Perez, vincente a Monaco e molto probabilmente anche a Barcellona, se non fosse stato per l’ordine di scuderia che lo ha costretto a cedere il posto a Max Verstappen.
Inoltre sarà interessante vedere la reazione di Mercedes, deludente a Monaco nonostante il quinto posto con George Russell, e di Daniel Ricciardo, il cui destino sta suscitando discussioni sempre più accese all’interno e all’esterno del paddock.
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