MONTE-CARLO, MONACO - MAY 29: Sergio Perez of Mexico driving the (11) Oracle Red Bull Racing RB18 leads Max Verstappen of the Netherlands driving the (1) Oracle Red Bull Racing RB18 during the F1 Grand Prix of Monaco at Circuit de Monaco on May 29, 2022 in Monte-Carlo, Monaco. (Photo by Eric Alonso/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202205290390 // Usage for editorial use only //

Sergio Perez vince il Gran Premio di Monaco, davanti a Sainz e Verstappen, al termine di una domenica lunga, piovosa, tesa. Ancora una volta, per Charles Leclerc, quarto, la gara di casa si è trasformata in un incubo…

Nes­suna intro­duzione oggi sarebbe deg­na di una gior­na­ta così inten­sa, l’ul­ti­ma di un week-end emozio­nante, preg­no di sto­ria, sper­anze, fas­ci­no, impre­vis­to e… piog­gia. Monte-Car­lo, il teatro del­l’im­preved­i­bil­ità del­la For­mu­la 1, abbrac­cia il set­ti­mo appun­ta­men­to di una sta­gione com­bat­tuta, ric­ca di aspet­ta­tive e di tabù da spez­zare. La piog­gia, ne rap­p­re­sen­ta una com­pagna fedele, come in tante altre edi­zioni che han­no scrit­to la sto­ria del­la cor­sa in Cos­ta Azzur­ra, deter­mi­nate dal­la pazz­ia del­l’ac­qua, dal­l’al­ta per­centuale di errore, dal non per­me­t­ter­si una dis­trazione, dal­la strategia.

Alle 15 non si parte. Le stra­dine del trac­cia­to cit­tadi­no si trasfor­mano in riv­o­li d’ac­qua che impedis­cono lo svol­gi­men­to di una sfi­da di motori. Alle 15.30 non si parte. Bandiera rossa. Alle 16, anco­ra non si parte. Alle 16.05, il via, alle spalle del­la Safe­ty Car. Durante il pri­mo giro, Lat­i­fi e Stroll baciano la bar­ri­era e rien­tra­no ai box. La Safe­ty rien­tra, e Charles si lan­cia segui­to da Sainz Perez e Ver­stap­pen. I piloti affrontano i pri­mi giri accom­pa­g­nati dal solo sound delle loro mono­pos­to, affrontan­do cur­va dopo cur­va nel silen­zio teso degli spet­ta­tori, dei tifosi, degli addet­ti ai lavori.

La F1-75 di Leclerc sco­da, si rad­driz­za, poi sco­da anco­ra e con­tin­ua, nel­la lun­ga ago­nia mon­e­gas­ca delle 77 tor­nate pre­viste. I passeg­geri che occu­pano gli ulti­mi posti del treni­no di Monte-Car­lo deci­dono di effet­tuare un cam­bio gomme per puntare alle inter­me­die. Al tredices­i­mo giro l’at­ten­zione è per Pierre Gasly che pas­sa Zhou al Mirabeau per andare alla ricer­ca di Ric­cia­r­do, e pas­sa l’aus­traliano all’us­ci­ta del­la cur­va del Tabac­caio. Sedices­i­mo pas­sag­gio e anche Hamil­ton mon­ta le inter­me­die per tornare in pista alle spalle di Ocon, in nona posizione. Box anche per Perez che ora è quin­to, dietro Nor­ris e davan­ti alla Mer­cedes di Rus­sell. Inter­me­dia anche per Nor­ris, men­tre Hamil­ton e Ocon han­no un con­tat­to all’al­tez­za del­la San­ta Devota.

Diciottes­i­ma tor­na­ta e Leclerc e Ver­stap­pen effet­tuano la loro sos­ta, con il mon­e­gas­co che entra alle spalle di Perez, che è sec­on­do. Sainz è leader, in atte­sa che la pista si asci­ughi per montare le hard al ven­tunes­i­mo giro. Men­tre Lewis pro­va a più riprese l’at­tac­co sul­l’Alpine di Ocon, anche Leclerc rien­tra, nel­la con­fu­sione del muret­to: copi­ano la strate­gia in casa Red Bull e… pri­mo Perez, sec­on­do Sainz, ter­zo Ver­stap­pen, solo quar­to il padrone di casa, furioso per l’er­rore di strate­gia.

Al ven­tisettes­i­mo giro, l’in­quad­ratu­ra inqui­etante sul­la Hass divelta di Mick Schu­mach­er alle piscine fer­ma i bat­ti­ti degli spet­ta­tori sbig­ot­ti­ti. Il figlio del Kaiser sta bene, esce ille­so dal­l’im­pat­to alle Piscine, ed è bandiera rossa. Infu­ri­a­to, Leclerc si dirige ai box per chiedere spie­gazioni, men­tre per Red Bull vive nel­la seren­ità — pare — di una con­dizione ide­ale, nonos­tante la polem­i­ca di una dis­cutibile usci­ta dai box di Ver­stap­pen dopo il pit. Le mono­pos­to si accin­gono alla riparten­za lan­ci­a­ta, al trenta­trees­i­mo giro. Il tem­po scorre, e dif­fi­cil­mente ver­ran­no effet­tuati le 77 tor­nate in pro­gram­ma. Perez, leader, dà lo strap­po segui­to da Sainz, Ver­stap­pen, Leclerc, Rus­sell, Nor­ris, Alon­so, Hamil­ton, Ocon e Bot­tas nei pri­mi dieci.

Il tem­po con­tin­ua a scor­rere, il count­down dice che man­cano 20 minu­ti alla fine di una domeni­ca dif­fi­cile per alcu­ni, fat­ta di occa­sioni colte per altri. Fat­ta di rab­bia e gioia, fat­ta di sbagli e con­quiste impor­tan­ti. Dieci minu­ti alla fine, con Perez sem­pre davan­ti a tut­ti ma incred­i­bil­mente lento, e Sainz si avvic­i­na. E Max si avvic­i­na. Meno 5. La ten­sione sale, con la Rossa del­lo spag­no­lo a sand­wich tra le Red Bull, men­tre Leclerc li guar­da, salu­tan­do anco­ra una vol­ta il sog­no del­la glo­ria a casa pro­pria. E finisce così, con il Checo che diven­ta Monte-Checo, aggiun­gen­do un nuo­vo nome nel­l’al­bo d’oro del Prin­ci­pa­to. Lo fa davan­ti a Sainz, che coglie una sec­on­da posizione davan­ti al Cam­pi­one del Mon­do in car­i­ca, che ringrazia e allun­ga la dis­tan­za in clas­si­fi­ca piloti su Leclerc.

Una gara… paz­za. Gius­to per non smen­tire la sto­ria del­la For­mu­la 1 a Monaco.

Ph. Red Bull Con­tent Pool / Scud­e­ria Fer­rari Press Office ©️

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *