Sapevate che Leclerc è il primo pilota nella storia della Ferrari a partire dalla prima fila sei volte nelle prime sei gare? Sapevate che l’ultimo ritiro causa affidabilità della Scuderia di Maranello risaliva a 623 giorni fa? Sapevate che era da quasi dieci anni che Red Bull non faceva due 1–2 in una sola stagione? Bentornati a #StatsTime, rubrica curata dal nostro Gabriele Arcuri, attraverso la quale valuteremo una serie di numeri meritevoli di attenzioni e curiosità.
Il week-end appena trascorso è stato decisamente condizionato da continui colpi di scena, in primis, come ben sapete, dall’improvviso ritiro di Charles Leclerc. Ma andiamo con ordine. Nel sabato spagnolo, il monegasco è stato protagonista di un giro capolavoro che lo ha posizionato, per la quarta volta questa stagione, in prima posizione. Egli è ora a quota tredici pole position, a meno uno da gente non proprio qualunque: Barrichello, Ascari, Hunt e, guarda caso, Verstappen. Con questa pole, poi, la Ferrari è stata in grado di sgretolare un dominio Mercedes in qualifica a Barcellona durato nove anni. Infine, Leclerc è il primo pilota nella storia del Cavallino Rampante a partire dalla prima fila sei volte nelle prime sei gare. Impressionante.

Tuttavia, la calda domenica spagnola aveva altri piani per il giovane monegasco. Leclerc, che fino a quel momento stava dominando, al giro 27 ha riscontrato problemi alla Power Unit, ed è così stato costretto a ritirarsi, perdendo l’occasione di un potenziale allungo in classifica nei confronti di Max Verstappen, il quale, approfittando della situazione, ha vinto il Gran Premio nella terra che lo ha consacrato nell’olimpo della Formula 1, prendendosi la testa del Campionato Piloti. Abbiamo quindi assistito al primo ritiro dovuto a problemi di affidabilità in casa Ferrari (fatta eccezione per il Gran Premio di Monaco 2021, nel quale proprio Charles non riuscì nemmeno a schierarsi in griglia) da Monza 2020, dunque 623 giorni fa, nel quale, a causa di un guasto al freno, a ritirarsi fu Sebastian Vettel. La piaga dell’affidabilità ha dunque colpito anche il Cavallino Rampante e ora, a Maranello, resta da capire se questo sia stato un caso isolato, oppure solo il primo di una terribile sequenza.

A questo proposito, chi può dirsi, in uno strano ossimoro, parzialmente soddisfatta, è proprio la scuderia di Milton Keynes. A dir la verità più che parzialmente, se non si considerano le rogne dovute al sistema DRS. Due 1–2 Red Bull in una singola stagione non si vedevano dal 2013, quando Vettel e Webber, rigorosamente in questo ordine, furono capaci di conquistare ben quattro doppiette. Con il primo posto di domenica, inoltre, Verstappen raggiunge quota ventiquattro vittorie in carriera, eguagliando una leggenda come Juan Manuel Fangio. Tre di queste, come se non bastasse, sono state agguantate negli ultimi tre appuntamenti mondiali.

Il Campione del Mondo in carica fa pertanto parte di una ristretta cerchia di coloro in grado di vincere tre Gran Premi consecutivamente. Sono solamente tre, con Max quattro, i piloti attualmente presenti in griglia capaci di una tale impresa. Queste le loro “triplette” più recenti:
- Alonso (2006): Monaco, Gran Bretagna, Canada
- Vettel (2013) Abu Dhabi, Stati Uniti, Brasile
- Hamilton (2021) Brasile, Qatar, Arabia Saudita
- Verstappen (2022) Made in Italy, Stati Uniti, Spagna
A chiudere il podio, abbiamo trovato uno strepitoso George Russell. Il britannico, con sei top five nelle ultime sei gare, si è preso di forza un insperato terzo posto, ed è stato, per giunta, in lotta per una buona parte di gara con il duo Red Bull, cosa che fino a un paio di settimane fa sembrava impossibile.

Questo podio, il secondo di Russell da quando è al volante della W13, permette alla scuderia di Brackley di raggiungere un traguardo pazzesco. Mercedes, da quando è rientrata in Formula 1 nel 2010, ha infatti totalizzato 250 podi. Nessuno è stato in grado di fare meglio negli ultimi dodici anni. Red Bull si ferma a quota 194, Ferrari a 157. Seguono Mclaren a 58, la desueta Lotus a 25 e Williams a 17.
Va dunque in archivio anche questo appuntamento di #StatsTime. Next Stop? Monte-Carlo, la tappa più glamour del campionato. It’s race week again.
Ph. Scuderia Ferrari Press Office ©