Sainz, che succede? Dopo un 2021 che lo ha visto impressionare pubblico ed addetti ai lavori, in questo 2022 il madrileno, fresco di rinnovo, sta ora stupendo in negativo, dimostrandosi sempre molto lontano dal passo del compagno di squadra, che si trova al momento su un altro pianeta. Carlos sta faticando, ma serve una svolta, dal momento che Leclerc sta combattendo la sua battaglia iridata (e quella della stessa Ferrari) senza alcun apporto significativo.
“Sainz e Leclerc formano la miglior coppia di piloti. Il rinnovo di Carlos dà stabilità, Sainz ha dato prova di essere il talento che abbiamo sempre pensato, capace di portare a casa risultati importanti e di sfruttare al massimo tutte le occasioni”.
Così Mattia Binotto aveva commentato le aspettative nei confronti del madrileno, all’indomani del suo rinnovo biennale con la Scuderia di Maranello.
Ferrari ha fatto un lavoro straordinario durante il week-end spagnolo, per recuperare il gap sul passo gara che tanto aveva preoccupato team e tifosi nella giornata di venerdì. Lo stesso Charles Leclerc, intervistato da Sky Sport Formula 1 Italia dopo il doloroso ritiro al ventottesimo giro nel Gran Premio di Spagna, ha esaltato i risultati ottenuti con i nuovi aggiornamenti e i successivi lavori di affinamento, confermando il ritrovato feeling con la F1-75.
I problemi di affidabilità hanno infranto i sogni dei ferraristi di rivedere Charles sul gradino più alto del podio dopo i due appuntamenti vinti da Max Verstappen, ma la performance deludente di Carlos non fa che amplificare il dolore per una doppietta fornita a Red Bull sul piatto d’argento, in quella gara di casa che avrebbe dovuto motivarlo, ma che, invece, lo ha probabilmente messo ulteriormente sotto pressione.
Il ventisettenne figlio d’arte madrileno ha dimostrato in passato di essere un pilota affidabile e costante, capace di sfruttare le occasioni per massimizzare il bottino di punti, senza prendere troppi rischi. Questa sua indubbia abilità ha convinto la Scuderia di Maranello a includere Sainz in un progetto a lungo termine, che ha il dichiarato scopo di portare il Cavallino Rampante di nuovo sul tetto del mondo.
Per riuscire nell’obiettivo, è però necessario esserci, con il cuore e con la testa. Carlos Sainz ha mostrato di avere il cuore, e di tenere al suo sedile sulla Rossa più di qualsiasi altra cosa al mondo. Da Melbourne, però, sembra mancare la lucidità, con un succedersi di errori che non fanno bene né a lui né al team.
Ha senso dire che non si può ancora parlare di gerarchie all’interno del team, a questo punto della stagione? Il Mondiale è ancora lungo, è vero, ma forse una definizione precisa dei ruoli può aiutare a governare meglio una pressione che Charles ha dimostrato di saper gestire in modo magistrale: basti pensare, ad esempio, al giro perfetto con cui ha conquistato la pole al Montmelò.
In ogni caso, Ferrari ha bisogno di Sainz, e Charles ha bisogno di un compagno di squadra. I tifosi hanno bisogno di un altro pilota che li faccia sognare, ora che ci sono tutte le carte in regola per sognare, ma anche per concretizzare.
Noi siamo convinti che Binotto abbia ragione e che Leclerc-Sainz sia la coppia migliore della Formula 1, ma ora è arrivato il momento di dimostrarlo.
Ph. Scuderia Ferrari Press Office ©