Realizzata dal reparto Tailor Made, questa Ferrari Roma rappresenta un incredibile tributo, sotto forma di one-off, alla cultura artigianale tradizionale giapponese.
Realizzata dal prestigioso reparto Tailor Made di Ferrari, questa stupefacente Roma rappresenta un incredibile tributo, sotto forma di one-off, alle rinomate tecniche di lavorazione nipponica. La vettura, costruita per Evan Orensten e Josh Rubin, fondatori dalla prestigiosa rivista statunitense Cool Hunting, si presenta nella verniciatura Indigo Blu, la quale omaggia una tintura ottenuta tramite una pianta che, una volta raccolta e fermentata, viene successivamente trasformata nel Sukumo. Ad esaltare questa colorazione, troviamo il contrasto dettato da un set di cerchi costruito ad hoc.
I rivestimenti del lussuoso abitacolo sono stati realizzati con la tecnica settecentesca del Sakiori: tale pratica prevede il riciclo di kimono logori, capaci di regalare, come risultato, un materiale estremamente resistente ed accogliente. In questo caso ne sono stati utilizzati due, abbinati successivamente, con le relative fibre, a filamenti di nylon estremamente robusti.
Quanto detto va perfettamente a braccetto con dettagli curati trattati e prodotti in alcune fabbriche storiche nipponiche, e che riprendono spesso e volentieri la tinta Indigo che caratterizza gli esterni. Un esempio? Il tetto, per il quale sono state utilizzate due pelli lavorate con arti distinte, o le maniglie delle portiere, rivestite in pelle nera intrecciata a mano (vero e proprio omaggio allo tsukami, antica arte di avvolgere le impugnature delle spade Katana, ndr).
Completano il quadro delle levette ed un cancelletto del cambio in rame Made in Japan e la denominazione Kamon (sigillo tramandato nelle famiglie giapponesi, ndr), che ritroviamo sui battitacco e sulla targhetta di personalizzazione. Sotto il cofano, dulcis in fundo, il pluripremiato V8 da 620 cavalli, abbinato al fenomenale cambio dual-clutch ad otto rapporti, introdotto per la prima volta sulla SF90 Stradale.
Ph. Ferrari ©