Il casco a tema NBA non ha portato fortuna a Lando Norris, il quale, dopo il terzo posto di Imola, ha chiuso il Gran Premio della Florida con un deludente DNF. Motivo della disfatta è stato l’incidente avvenuto al giro 41 con l’AlphaTauri di Pierre Gasly, in un concorso di colpe e ingenuità da parte dei due piloti, che ha portato i commissari ad archiviare i fatti come un normale incidente di gara. Nessuna consolazione da parte dell’altra McLaren, quella di Daniel Ricciardo, che ha chiuso in tredicesima posizione su una MCL36 che a Miami non ha convinto per niente. Una prestazione, quella dell’australiano, che, tuttavia, contribuisce ad alimentare le voci secondo cui sarà difficile vederlo al fianco di Lando dopo il 2023.

Il pri­mo week-end amer­i­cano ha mes­so in dif­fi­coltà le mono­pos­to col­or papaya, a causa di un lay­out con ret­ti­linei este­si e curve lunghe, che ha evi­den­zi­a­to le debolezze che anco­ra afflig­gono le MCL36. Gara poco bril­lante anche da parte del team, a causa di pit stop più lenti del soli­to e di strate­gie non par­ti­co­lar­mente ocu­late: la scelta di fer­mare Nor­ris al dician­noves­i­mo giro ha con­dan­na­to il pilota alla perdi­ta di ben tre posizioni, dal momen­to che è rien­tra­to con gomme dure fred­de subito davan­ti alle due Aston Mar­tin e a Mag­nussen, che invece ave­vano gomme medie in tem­per­atu­ra, le quali han­no facil­i­ta­to il sopras­so da parte degli avversari.

Il tal­en­to cristalli­no di Lan­do ha fat­i­ca­to ad emerg­ere in queste con­dizioni avverse, e l’incidente con Gasly, avvenu­to a 18 giri dal ter­mine, ha com­pro­mes­so ulte­ri­or­mente una gara non par­ti­co­lar­mente pro­lifi­ca fino a quel pun­to, come con­fer­ma­to dal­lo stes­so ven­tiduenne di Bristol:

“È sta­ta una domeni­ca dif­fi­cile: non è fini­ta neanche lon­tana­mente come vol­e­va­mo. Pen­so che la col­li­sione con Pierre sia sta­ta un inci­dente di gara. Forse avrei potu­to las­cia­re un po’ più di spazio, ma anche lui avrebbe potu­to e alla fine ci siamo scon­trati. Per for­tu­na non abbi­amo per­so trop­po, forse uno o due pun­ti. È un pec­ca­to, ma suc­cede. Fare­mo in modo di ripren­der­ci, per fare meglio la prossi­ma volta”.

La ver­sione è con­fer­ma­ta anche dal numero 10 francese, che ha iden­ti­fi­ca­to nel­lo scon­tro con Alon­so, penal­iz­za­to per l’accaduto, l’origine dei suoi problemi:

“Fer­nan­do mi è venu­to addos­so alla Cur­va 1, cre­do un giro pri­ma, e sostanzial­mente ha rot­to la mia parte pos­te­ri­ore destra. Con il team abbi­amo prova­to a fare un altro giro per vedere se pote­va­mo con­tin­uare e arrivare alla fine del­la gara, ma la macchi­na era trop­po dan­neg­gia­ta. Non rius­ci­vo a rimanere in pista, come abbi­amo vis­to attra­ver­so il pri­mo set­tore. Al ritorno ai box ho avu­to il con­tat­to con Nor­ris. Sta­vo provan­do a girare a destra, io ho cer­ca­to di far pas­sare i ragazzi, ma poi è arriva­to Lan­do e sfor­tu­nata­mente abbi­amo avu­to un contatto”.

 

Daniel Ric­cia­r­do non è rius­ci­to a sfruttare l’occasione del ritiro del com­pag­no di squadra per emerg­ere, dopo essere sta­to bat­tuto in tut­ti i pri­mi quat­tro appun­ta­men­ti del­la sta­gione. Nel­la ses­sione di qual­i­fiche, Ric­cia­r­do è rimas­to esclu­so dal Q3, fer­man­dosi ad una quat­tordices­i­ma piaz­za sul­la griglia di parten­za, men­tre Nor­ris ha con­quis­ta­to a fat­i­ca una buona otta­va posizione, com­pen­san­do i prob­le­mi del­la mono­pos­to con la pro­pria bravu­ra e la grande capac­ità di adattamento.

Il trentaduenne aus­traliano ha dato pro­va di gran­di capac­ità in pas­sato, ma, con soli undi­ci pun­ti rac­colti sino­ra, ha dato la sen­sazione di non trovar­si mai com­ple­ta­mente a suo agio con la mono­pos­to, tan­to che c’è chi inizia a temere che lo scar­so rendi­men­to pos­sa incidere sul rin­no­vo del con­trat­to. La sca­den­za è fis­sa­ta a fine 2023 ed è quin­di anco­ra molto lon­tana, ma il CEO Zak Brown, inter­venu­to di recente al pod­cast di F1 Nation, si è espres­so a riguar­do come segue:

“Ci piace val­utare il futuro a lun­go ter­mine. Ecco per­ché sti­amo facen­do alcu­ni test con Pato O’Ward, oltre a pro­gram­marne mag­a­ri altri con Colton Her­ta, sen­za dimen­ti­care Ugo Ugochuk­wu, che ha con­quis­ta­to la pole nel­la pri­ma gara di F4 bri­tan­ni­ca. Ad ogni modo, cre­do che non si deb­ba mai piani­fi­care trop­po presto, non c’è fret­ta di pren­dere una deci­sione con Daniel”.

Rius­cirà il pilota aus­traliano a cam­biare il cor­so del­la sta­gione e assi­cu­rar­si un pro­l­unga­men­to già nel 2022? Intan­to vedremo se la Spagna sarà più favorev­ole alle mono­pos­to del team di Sei­dl, che a Bar­cel­lona ave­vano fat­to molto bene nei test pre-stagionali.

Ph. McLaren For­mu­la 1 Team ©

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