Sul nuovissimo tracciato di Miami va in scena l’ennesimo capitolo dell’incandescente duello tra Max Verstappen e Charles Leclerc. A spuntarla, dopo il trionfo di Imola, è ancora una volta l’olandese, il quale legittima così l’attuale superiorità della RB18 sulla F1-75. Restate con noi per scoprire i voti di tutti i protagonisti di giornata!
Max Verstappen, voto 9.5: dopo una qualifica tutt’altro che perfetta, in cui abbandona prematuramente la lotta per la pole position a causa di un suo errore nel primo settore, il Campione del Mondo in carica si riscatta alla grande, bruciando Sainz alla partenza e superando anche Leclerc, appena pochi giri dopo. La RB18 numero 1, infatti, sulla lunga distanza pare incontrastabile, anche quando si tratta di difendere la prima posizione dagli attacchi portati dal leader della classifica iridata nei passaggi immediatamente successivi al rientro ai box della Safety Car. Ora, a Maranello devono correre ai ripari. ANIMALE DA GARA.

Charles Leclerc, voto 9: in Florida, il monegasco era chiamato a cancellare il fine settimana negativo di Imola. La risposta da parte sua è stata eccellente. La pole position conquistata al sabato, infatti, è un’autentica perla, per non parlare poi della solidità e della maturità mostrate in ogni sessione. Purtroppo per la Ferrari, però, nemmeno il miglior Leclerc basta a contrastare il binomio Max-RB18, motivo per cui per gli uomini di Maranello pare arrivato il momento di reagire ai passi in avanti compiuti dalla scuderia di Milton Keynes, portando a loro volta qualche aggiornamento. QUALIFICATORE NATO.
Carlos Sainz, voto 7.5: dopo gli ultimi due zeri e il botto nella seconda sessione di prove libere, per lo spagnolo era importante ritrovare la serenità perduta, e il podio conquistato potrebbe averlo aiutato in questo senso, anche in vista dei prossimi appuntamenti. Allo spegnimento dei semafori, tuttavia, viene infilato con eccessiva facilità all’esterno da Verstappen, fallendo fin dai primi metri nella missione di aiutare, per quanto possibile, il proprio compagno di squadra. Ad ogni modo, si riscatta nel finale, con una difesa da applausi su Sergio Perez. BACK IN BUSINESS.
Sergio Perez, voto 6.5: un week-end piuttosto deludente, il suo. Se è vero che durante la corsa ha dovuto fare i conti con alcuni problemi alla parte ibrida della sua Power Unit, per quanto riguarda le qualifiche, invece, non ci sono scuse. Alla luce del potenziale mostrato dalla RB18, infatti, il quarto posto ottenuto al sabato lascia sicuramente l’amaro in bocca. Poco incisivo anche nel finale, quando con gomme fresche si lascia sfuggire la ghiotta occasione di sopravanzare Sainz, non riuscendo a salire sul podio. INCOLORE.

George Russell, voto 7: nello sport, così come nella vita, ci vuole fortuna. La fortuna, però, bisogna crearsela, e il giovane talento britannico questo lo sa bene. Rimasto fuori a lungo con pneumatici hard in attesa di una Safety Car o di una Virtual, viene finalmente premiato quando l’incidente causato da Norris e Gasly gli serve su un piatto d’argento la possibilità di rientrare ai box per cambiare le gomme senza perdere troppo tempo nei confronti degli avversari. L’esito, al termine di un duello tutto Mercedes con Lewis Hamilton, è un quinto posto più che mai prezioso, conquistato sfruttando appieno le gomme nuove montate sotto il regime imposto dalla vettura di sicurezza. LA FORTUNA AIUTA GLI AUDACI.
Lewis Hamilton, voto 7.5: la dea bendata pare proprio avergli voltato le spalle, persino in un fine settimana in cui il sette volte iridato sembra essere tornato sui suoi livelli abituali. A condannarlo, infatti, è ancora una volta l’ingresso in pista della Safety Car, la quale, così come a Melbourne, condiziona pesantemente la sua strategia, costringendolo a lottare con pneumatici usati contro un Russell fresco di sosta ai box. Inevitabilmente, ad avere la peggio è proprio il nativo di Stevenage, che deve così arrendersi nuovamente all’idea di concludere alle spalle del proprio vicino di box. La sua prestazione complessiva, tuttavia, rimane di tutto rispetto. MALEDIZIONE.
Valtteri Bottas, voto 6.5: nonostante l’ottimo piazzamento finale, questa volta il finlandese di casa Alfa Romeo non può non avere rimpianti. Pesa molto sul risultato finale, infatti, un errore commesso proprio nei giri conclusivi della corsa, per colpa del quale Bottas viene relegato alle spalle del duo della scuderia di Brackley. Il potenziale mostrato, tuttavia, è notevole, a tal punto da infondere nei cuori dei membri della scuderia di Hinwil la speranza di poter lottare per il quarto posto della classifica costruttori. SORRISO AMAREGGIATO.

Esteban Ocon, voto 8: dal fondo dello schieramento all’ottava posizione. Questa è stata la gara del francese dell’Alpine, capace di risalire la china, facendosi trovare pronto al momento giusto e sfruttando le disavventure di alcuni dei piloti davanti, aspetto più che mai fondamentale nella Formula 1 odierna. Davvero niente male, soprattutto considerando che Ocon ha corso, per sua stessa ammissione, al cinquanta percento della forma fisica, dopo il duro impatto a 51G subito nella terza sessione di libere. IRON MAN.
Alexander Albon, voto 8: ancora una gara a punti per il pilota thailandese di casa Williams. Per lui, questa volta, due punti ad alto peso specifico, grazie ai quali la storica scuderia di Grove si porta a sole tre distanze dall’Aston Martin nella classifica dei costruttori. Alla luce delle performance del suo compagno di squadra, Latifi, e della scarsa velocità evidenziata sinora dalla FW44, inoltre, possiamo affermare che, senza ombra di dubbio, in questa fase del campionato Albon sta facendo la differenza. GOOD JOB.
Lance Stroll, voto 7.5: una corsa molto simile a quella di Albon, quella del canadese di casa Aston Martin, se non fosse che, comunque, la sua AMR22 finora è risultata indubbiamente migliore della monoposto a disposizione del suo collega thailandese. Ad ogni modo, il decimo posto ottenuto al termine del Gran Premio di Miami resta un risultato di tutto rispetto, capace di garantirgli un punticino d’oro per la classifica della sua squadra. FORMICHINA.
Regia internazionale, voto 0: non riuscire ad inquadrare mezza volta i due contendenti alla vittoria di tappa mentre si danno battaglia a pochi giri dalla fine è già di per sé un’impresa. Tuttavia, come se non bastasse, i danni (se così li vogliamo chiamare) compiuti dalla regia non si limitano a questo, bensì si spingono oltre, facendo sì che prima Perez non venga inquadrato mentre si ritrova alle prese con alcuni problemi alla parte ibrida del motore, che gli costano ben sette secondi nel confronto con Sainz, e che poi gli spettatori da casa rischino addirittura di non vedere il momento clou della sfida tra il messicano e lo spagnolo per il gradino più basso del podio. Davvero un disastro. VELO PIETOSO.
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