Max Verstappen vince il Gran Premio di Miami, davanti alle Ferrari di Leclerc e Sainz. Fuori dal podio Perez, davanti alle due Mercedes di Russell e Hamilton.
L’8 Maggio 2022 la storia si scrive due volte. Il ricordo di un uomo divenuto leggenda, ancora vivo dopo quarant’anni nel cuore dei suoi tifosi, e il primo Gran Premio di Miami nella storia della Formula 1. Sulla griglia di partenza avvolta da un clima festoso, sfarzoso, discusso e scenografico, i due piloti sui quali sembra incentrata la sfida mondiale sono pronti a cogliere il massimo risultato. La speranza ferrarista, Leclerc, è lì davanti a tutti, affiancato dal suo omonimo spagnolo che vuole capovolgere la linea di fine settimana negativi alle sue spalle. Dietro di loro c’è l’ombra Max Verstappen, stufo delle problematiche che il suo team ha affrontato in questi giorni desideroso di mangiare punti su punti e portarsi in cima alla classifica.
Si dimenticano le proteste a gioielli e mutande, si spengono i semafori e…via. Max infila subito Sainz, mentre parte bene Leclerc. Parte male invece Hamilton: toccato dall’Alpine numero 14, perde due posizioni a vantaggio di Gasly e Alonso, quest’ultimo ripreso al terzo giro. Alla sesta tornata, il sette volte iridato supera anche Gasly. Schumacher entra in zona punti, dopo l’attacco su Tsunoda, continuando a seguire la linea positiva del suo fine settimana in Florida.
“La gomma destra di Leclerc è danneggiata”, comunicano via radio a Verstappen, che si avvicina, puntando la F1-75, attacca e passa. Charles non vuole mollare la presa, ma deve salvaguardare gli pneumatici sofferenti. Al sedicesimo passaggio un pit lento danneggia la corsa di Alonso, mentre Cavallini e Tori alati continuano la loro sfida, con Perez che si avvicina sempre più Sainz e con Leclerc che cerca di non far fuggire troppo il Campione del Mondo in carica. “Ho perso tanta potenza”, dice Perez al ventesimo giro in uno scambio agitato di comunicazione con il muretto. Una paura che dura un attimo, perché la RB18 numero 11 riprende tranquillamente l’inseguimento della Ferrari di Sainz. Venticinquesimo giro, Leclerc entra ai box, monta la gomma dura e rientra alle spalle di Perez, in quarta posizione. Segue Verstappen, due tornate dopo, secondo dietro Sainz, che passa dai box per uscirne terzo.
Nell’ordine la grafica dice Verstappen, Leclerc, Sainz e Perez. Dietro di loro, Russell, Bottas, Hamilton, Ricciardo, Ocon, Gasly e Alonso nei primi dieci, nel mezzo di una corsa poco esaltante. Giro 41, il botto tra Norris e Gasly fa entrare la Safety Car. Red Bull entra ai box con Perez, montandogli la gomma gialla fresca per poter attaccare Sainz e agguantare il podio. Charles vuole fare la sosta ma il muretto Ferrari preferisce non rischiare. La Safety esce di scena cinque giri più tardi, e la corsa riparte. Perez punta Sainz, che si difende, mentre Leclerc si avvicina al leader. Mancano dieci giri al termine. Il DRS viene abilitato, il Checo si avvicina, Charles si svvicina, Bottas sbaglia e ringraziano le due Mercedes che si piazzano in quinta e sesta posizione, con Russell davanti ad Hamilton.
Cinquantesimo giro, ed è ancora duello doppio tra Red Bull e Ferrari, per un podio e una vittoria. Il messicano attacca, arriva lungo in staccata e Carlos resiste. Schumacher tocca Vettel, vanificando tutto gli sforzi del weekend. La corsa finisce così, con duelli interrotti perché conservare è meglio che rischiare. Perché siamo solo alla quinta gara, sulle 23 totali. Max Verstappen si aggiudica il quinto appuntamento stagionale, il primo nella storia del Gran Premio di Miami, nel giorno che, quarant’anni fa, salutò per sempre un uomo diventato leggenda.
Ci vediamo a Barcellona.
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