Max Verstappen domina in lungo e in largo il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna, vincendo ad Imola e riducendo notevolmente il gap che lo separa in classifica da Charles Leclerc, il quale, a causa di una sbavatura, è costretto a chiudere in sesta posizione. Andiamo ad analizzare insieme al nostro Riccardo Ronchini i cinque fatti principali di questo fine settimana imolese.
1. L’ULTIMO DOMINATORE DEL SANTERNO. Il week-end di Verstappen in quel di Imola è stato semplicemente perfetto. Pole position, vittoria nella Sprint Race, vittoria al termine della gara e giro veloce: mica male. Se poi aggiungiamo la sesta posizione di Lecerc, Max si riporta prepotentemente in lotta per il Mondiale. La Red Bull è velocissima, e la corsa di Imola ne è la prova: se riusciranno a risolvere i problemi di affidabilità, allora la lotta per il titolo sarà serratissima.
2. CHI TROPPO VUOLE NULLA STRINGE. Non ci stava questo errore di Charles. Sia chiaro: Leclerc fino a questo questo momento è stato letteralmente impeccabile, però in gara ha voluto troppo. Non era necessario spingere oltre il limite per provare ad attaccare Perez, anche perchè fino a quel momento le Red Bull si erano dimostrate leggermente più veloci. Nulla è perduto ovviamente, ma resta la grande amarezza per un piccolo errore che forse si poteva evitare. Servirà da esperienza in vista delle prossime gare: in certi casi bisogna sapersi accontentare.
3. NOTTE FONDA PER RE LEWIS. Il tramonto di un’era? Forse sì, forse no. Quel che è certo è che un Hamilton così in difficoltà non si vedeva da anni, e probabilmente mai lo si era visto. Il sette volte iridato continua a lottare con una W13 nervosa, che non gli consente di spingere al massimo, tanto da non riuscire nemmeno a superare Gasly e la sua AlphaTauri, non certo il binomio più veloce della griglia. La tredicesima posizione finale è la perfetta rappresentazione del momento di Hamilton. Il tutto condito da un Russell che, a parità di macchina, chiude quinto rifilandogli oltre trenta secondi. Bene ma non benissimo.
4. UN PODIO PER LANDO. Dopo l’inizio shock in Bahrain, probabilmente nessuno sarebbe stato in grado di pronosticare un podio per la McLaren alla quarta gara. Eppure la scuderia di Woking si è ripresa, ha lavorato duro e la vettura si è trasformata, tanto da poter gareggiare tranquillamente per la quarta posizione e, nel momento in cui Charles ha commesso l’errore, ha ringraziato e concluso sul podio. Un bellissimo risultato, di un pilota che ha talento da vendere e che finalmente può tornare a lottare per le posizioni di vertice. Bravo Lando, così come tutta la sua squadra.
5. BACIATO DALLA SFORTUNA, IL RITORNO. Carlos Sainz in questo momento è forse il pilota più sfortunato dell’intero schieramento. Tralasciando la qualifica, nella quale ha sbagliato, lo spagnolo era riuscito a risalire la china fino alla quarta posizione di oggi pomeriggio. Una partenza negativa e una gara chiusa alla prima variante a causa di un contatto con Ricciardo, nel quale Sainz è stato totalmente incolpevole. Un vero peccato, anche perchè forse, con Carlos in gara, la Ferrari avrebbe potuto contare su un’arma in più. Ora però serve resettare e pensare esclusivamente alla prossima tappa di Miami.
Ph. Red Bull Content Pool / Hammer Time — Mirko Duranti ©️