Sapevate che, con i suoi soli punti, Charles Leclerc sarebbe in testa anche nel Campionato Costruttori? Sapevate che per ben dieci volte nelle ultime undici edizioni del Gran Premio d’Australia, il team che ha conquistato la pole position ha poi vinto il Mondiale? Sapevate che c’è un pilota che, in media, si ritira una gara ogni cinque? Bentornati a #StatsTime, rubrica curata dal nostro Gabriele Arcuri, attraverso la quale ci focalizzeremo su una serie di numeri meritevoli di attenzioni e curiosità.
Questa magnifica stagione non finisce mai di stupirci, e le curiosità statistiche con essa. Il Gran Premio d’Australia, che ha visto Charles Leclerc autore del suo primo Grand Chelem, infatti, non ne è assolutamente esente. Andiamo ad approfondirle dunque nel dettaglio. Il primo dato che salta subito all’occhio osservando le classifiche di ambedue i campionati, sia quello piloti che quello costruttori, è il dominio, finora incontrastato, della Ferrari e, soprattutto, del suo pupillo monegasco. Il classe 1997, infatti, si posiziona al primo posto della classifica individuale con trentaquattro punti di vantaggio su Russell e, come se non bastasse, sarebbe addirittura capace di posizionarsi in prima posizione, con i suoi soli punti, anche nel campionato costruttori.
- Leclerc: 71
- Mercedes: 65
- Red Bull: 55
Non è solamente questo, tuttavia, il motivo per cui dobbiamo complimentarci con Charles: Leclerc è anche il primo pilota in grado di vincere, al volante di una Ferrari, con più di venti secondi di distacco dal secondo classificato dai tempi del Kaiser, Michael Schumacher, il quale vinse nel 2002 il Gran Premio di Spagna con 35 secondi di margine su Juan Pablo Montoya.
E non finisce qui. Il giovane talento della Scuderia di Maranello ha già ampiamente superato, in sole tre gare, il numero di giri trascorsi in prima posizione nel biennio 2020–2021. Centoquarantatre tornate nell’annata in corso contro le sessanta degli scorsi due anni.
Il pilota monegasco ha, infine, realizzato la seconda miglior partenza di sempre in termini di punti, risultando secondo soltanto a Nico Rosberg, capace di prendersi il primato di questa speciale classifica nel 2016. In quella stagione, il figlio d’arte vinse consecutivamente i primi tre Gran Premi, arrivando a conquistare, (per poi ritirarsi a sorpresa, ndr) il titolo ad Abu Dhabi. Riuscirà a compiere la medesima impresa, magari con un epilogo differente considerata la sua giovane età e il suo luminoso futuro, anche Charles? Solo il tempo saprà darci la risposta.
Ciononostante, oltre all’inevitabile scorrere delle lancette, la statistica può venirci in aiuto per tentare di azzardare delle previsioni. Leclerc, con quella di Melbourne, ha raggiunto quota undici pole position in carriera, portandosi così a meno uno da Coulthard, saldo al trentatreesimo posto insieme a Gerhard Berger, nella classifica all-time delle pole ottenute.
In Australia, inoltre, da molti anni a questa parte, accade qualcosa di assai particolare. In dieci delle ultime undici edizioni del Gran Premio che si disputa presso il circuito dell’Albert Park, il team che ha ottenuto la pole position ha poi vinto il Mondiale Costruttori a fine stagione. Solo allora, tuttavia, potremo dire se sarà stata confermata, ancora una volta, questa peculiare tradizione.
Due fortunate consuetudini che, al contrario, si sono interrotte lo scorso week-end, sono invece quelle legate a Valtteri Bottas e a Carlos Sainz. La prima è cominciata, sempre qui a Melbourne, nel 2017, e riguarda la striscia di Q3 consecutivi raggiunti dal pilota finlandese: ben 103 apparizioni di fila prima del sabato di Melbourne, che lo ha visto piazzarsi dodicesimo al termine del Q2.
La seconda, invece, è iniziata nel Gran Premio di Stiria del 2021. Da lì, diciassette gare di fila in top ten per Carlos Sainz. In più, lo spagnolo non si ritirava dal Gran Premio di Russia del 2020, quando andò a muro poco dopo la partenza, all’uscita della via di fuga tra Curva 2 e Curva 3. Entrambe le strisce sono state interrotte la scorsa domenica.
Chi, viceversa, è a questo punto abituato agli zeri, è Max Verstappen, il quale ha già dovuto dare forfait per ben due volte in questa stagione. Il Campione del Mondo in carica ha infatti una media di ritiri impressionante: in una tappa ogni cinque non termina la corsa (la percentuale precisa si attesta al 21.5%). In aggiunta, quella del 2022, con soli venticinque punti, è la peggior partenza dell’olandese dal 2018, quando riuscì a conquistarne solamente diciotto. Verstappen si trova ora in una situazione a dir poco ostica: recuperare quarantasei punti dal rivale, Leclerc, che ultimamente non sbaglia un colpo. I precedenti nella storia parlano chiaro: chi fa due zeri nelle prime tre gare della stagione, ma poi riesce a vincere il titolo, va considerato uno dei migliori piloti di sempre. Qualche esempio? Hakkinen nel 1999, Prost nel 1985, Lauda nel 1984, Hunt nel 1976.
Verstappen ha già dimostrato più e più volte di essere un autentico fenomeno, riuscirá ad essere all’altezza dei nomi citati?
Va dunque in archivio anche questo appuntamento di #StatsTime. Next Stop? Imola. Bentornata Italia!
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