Quattro punti: è questo il bottino incamerato da Alfa Romeo al termine del Gran Premio d’Australia, terzo appuntamento del Campionato del Mondo di Formula 1. Un buon risultato rispetto al triste zero di Jeddah, ma ancora non comparabile a quello della prima gara in Bahrain, in cui il team elvetico aveva guadagnato nove promettenti punti.
Grazie ai quattro punti conquistati a Melbourne, Alfa Romeo F1 Team ORLEN ha mantenuto il sesto posto nella classifica dei costruttori: la giornata no della diretta avversaria Haas, infatti, ha permesso alla compagine di Hinwil il sorpasso in graduatoria ai danni del team statunitense, mentre la ripresa di McLaren ha fatto di colpo volare il team di Woking al quarto posto.
Ma facciamo, come di consueto, un passo indietro: le qualifiche del fine settimana australiano avevano riportato alla mente dei tifosi scene tipiche della stagione 2021, con entrambi i piloti che sembravano non avere il giusto feeling, mostrando una certa fatica ad ottenere tempi interessanti. È abbastanza tranquillo l’ingresso di Valtteri Bottas in Q2, mentre l’esordiente Guanyu Zhou pare in grande difficoltà già nelle prime fasi. Entrambi gli alfieri di Alfa Romeo, alla fine, superano il primo taglio, ma qui si fermano: Zhou riesce a mettersi davanti a Mick Schumacher, in quattordicesima posizione, mentre il finlandese si deve accontentare della dodicesima piazza. Davvero complicato per loro puntare alla Q3, con un’Alpine e una McLaren così in forma.
Passando alla gara, si registra finalmente una partenza senza inconvenienti, che permette ai piloti di non perdere posizioni, come successo invece nei primi due appuntamenti. La speranza, per il team capitanato da Vasseur, è che il problema alla frizione sia stato definitivamente risolto. Il resto della gara è stato piuttosto anonimo, senza particolari colpi di scena, con entrambe le monoposto nella parte centrale del gruppo. Valtteri non ha nessun guizzo degno di nota, ma con la sua costanza, ormai proverbiale, rimane sempre concentrato e, grazie a ritiri ed errori degli altri piloti, strappa un’ottima ottava posizione finale.
Anonimo il cinese Zhou che, tuttavia, termina la gara undicesimo, a meno di due secondi da Alexander Albon e senza errori o penalità. Menzione d’onore per il pilota thailandese della Williams, capace di portare la macchina dal primo all’ultimo giro senza mai effettuare cambi gomme. Il pit stop obbligato alla tornata 58 lo porta proprio davanti a Guanyu, facendo guadagnare alla scuderia di Grove il primo punto, pienamente meritato, della stagione.
Il bilancio del week-end australiano è un bicchiere mezzo pieno, dunque. Il fatto di non avere avuto problemi alla partenza è un’ottima notizia, ma Alfa Romeo non può certo dormire sonni tranquilli ora, con McLaren, Alpine, e Mercedes che stanno recuperando il terreno perduto. Ora che Imola è nel mirino, il team elvetico deve puntare ad un salto di prestazioni, con l’obiettivo di staccare Haas ed AlphaTauri e, soprattutto, di non perdere il treno del quarto posto in classifica.
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