Sapevate che quella di quest’anno è la miglior partenza di sempre (in termini di punti) della Scuderia Ferrari? Sapevate che vi è un record, al quale avete certamente contribuito anche voi, che è stato abbattuto? Sapevate che un pilota ha ottenuto il suo peggior posizionamento in qualifica da cinque anni a questa parte? Debutta oggi la nuova rubrica #StatsTime, curata dal nostro Gabriele Arcuri, attraverso la quale osserveremo numeri meritevoli di attenzioni e curiosità.
La spinta rivoluzionaria, dovuta non solo al cambio regolamentare, che la stagione 2022 ha dato all’intero impianto della Formula 1, ha avuto effetti anche in Arabia Saudita, sede di un Gran Premio spettacolare, infuocato dal duello che ha visto protagonisti Max Verstappen e Charles Leclerc. A Jeddah, tuttavia, non sono state solamente le battaglie che hanno avuto luogo in pista, a catturare la nostra attenzione, ma anche alcune curiosità degne di nota.
Il Gran Premio saudita, infatti, ha visto per la prima volta dal lontano quanto tragico 1994, la non presenza di un pilota di nome Schumacher o Vettel ai nastri di partenza. A Jeddah, inoltre, è stata data, per la primissima volta nella storia del Paese, la possibilità di guidare una Formula 1 a una donna (Alpine, ricordiamo, ha dato questa chance a due giovani pilote).
Ma non è tutto: era infatti dal 2018 che due Ferrari non salivano sul podio per due gare di seguito, ed è la prima volta, da Monza 2019, che Charles Leclerc conclude un week-end confermandosi al comando in tutte e tre le sessioni di prove libere. La Scuderia di Maranello, già a quota quattro podi, la metà di quelli fatti segnare negli ultimi due anni (39 gare), ha fatto un lavoro egregio finora, totalizzando addirittura l’88% dei punti disponibili nelle prime due gare: ben 78 punti su 88 totali: la miglior partenza di sempre della Ferrari.
Se, invece, consideriamo il sistema di assegnazione dei punti attuale, la F1-75 si piazza al terzo posto di questa particolare classifica, con solamente 2 punti in meno della storica F2004.
Per rimarcare quanto sia stato buono il lavoro svolto a Maranello, nonché quanto sia immenso il divario tra la monoposto 2022 e quelle degli ultimi anni, un dato interessante è quello rappresentato dai punti realizzati nel corso dei primi due appuntamenti mondiali dal Cavallino Rampante dal 2010, anno in cui è entrato in vigore l’attuale sistema di assegnazione dei punti (all’epoca differente soltanto per quanto riguarda il punto del giro veloce, introdotto nel 2019) in poi.
- 2010: 70
- 2011: 36
- 2012: 35
- 2013: 40
- 2014: 30
- 2015: 52
- 2016: 33
- 2017: 65
- 2018: 65
- 2019: 47
- 2020: 19
- 2021: 34
- 2022: 78
Il 2022, alla luce di queste informazioni, è già da ricordare. Anche per un altro motivo: la competitività della nuova vettura Made in Maranello sta infatti dando maggior visibilità, a livello nazionale ed internazionale, alla massima categoria automobilistica. Lo share sulla rete televisiva di Sky Sport F1 del Gran Premio di Jeddah è stato del 9,6%, con un milione e 937.000 spettatori medi, e con picchi addirittura oltre i due milioni.
Una crescita del 22% rispetto al Bahrain, che ha abbattuto il record di Monza 2019 di 1 milione e 910.000 spettatori medi. Non sono, tuttavia, solo i risultati della Ferrari, che certamente aiutano, a essere la ragione di questi incredibili dati, poiché c’è da considerare che già ad Abu Dhabi 2021, sede del gran finale della sfida Verstappen-Hamilton, lo share si era attestato sull’8,5%, valore davvero molto alto.
Altra novità che ha sicuramente alzato il tasso di attenzione, è la (seppur momentanea) assenza di competitività della Mercedes, che si è riflessa inevitabilmente anche su Lewis Hamilton. Quello di Jeddah è stato il peggior risultato in qualifica del sette volte iridato dal lontano 2017 e, se non si considerano guasti tecnici, penalità e meteo, il peggiore dal lontano, lontanissimo, 2009.
83 Q2 consecutivi, 71 Q3, e ora, alla seconda gara, eliminato da Lance Stroll su Aston Martin. A Melbourne, ovviamente, il nativo di Stevenage vorrà riscattarsi sin da subito.
Piccola curiosità, infine, sulla bandiera a scacchi: sul rettilineo finale del Gran Premio di Jeddah, sono stati appena 549 i millesimi che hanno separato Max Verstappen da Charles Leclerc. Il distacco più basso da Monza 2020, dove furono solamente 415 i millesimi capaci di regalare a Pierre Gasly una giornata indimenticabile, a discapito di uno sconsolato Sainz.
Va ufficialmente in archivio questo inaugurale appuntamento della rubrica #StatsTime. Next stop? Melbourne, Australia.
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