JEDDAH, SAUDI ARABIA - MARCH 27: Max Verstappen of the Netherlands driving the (1) Oracle Red Bull Racing RB18 leads Charles Leclerc of Monaco driving (16) the Ferrari F1-75 during the F1 Grand Prix of Saudi Arabia at the Jeddah Corniche Circuit on March 27, 2022 in Jeddah, Saudi Arabia. (Photo by Peter Fox/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202203270557 // Usage for editorial use only //

Sotto la notte stellata di Jeddah va in scena una gara giocata sul filo dei millesimi a suon di giri veloci. I contendenti alla vittoria? Sempre loro due: Max Verstappen e Charles Leclerc, Charles Leclerc e Max Verstappen. Qualunque sia l’ordine in cui vogliate leggere i nomi di questi due assi del volante, lo spettacolo è garantito, e allora restate con noi per scoprire i voti di tutti i protagonisti di giornata.

Max Ver­stap­pen, voto 9.5: per can­cel­lare la delu­sione derivante dal ritiro sof­fer­to in Bahrain, l’olandese decide di regalare un nuo­vo inizio alla sua sta­gione, con­qui­s­tan­do una di quelle vit­to­rie capaci di ricor­dare a tut­ti che non si diven­ta Cam­pi­one del Mon­do per puro caso. Nel com­p­lesso, il suo voto non è un dieci, a causa di una qual­i­fi­ca non otti­male, che avrebbe potu­to com­pro­met­tere la sua cor­sa, tut­tavia, se i risul­tati poi sono quel­li di domeni­ca, allo­ra non pos­si­amo far altro che alzare le mani. CHAPTER ONE.

Charles Leclerc, voto 9.5: in questo inizio di 2022, il mon­e­gas­co del­la Fer­rari, com­plice una F1-75 che sem­bra calzargli a pen­nel­lo, pare aver rag­giun­to un liv­el­lo di gui­da stel­lare. Per bat­ter­lo serve dare il cen­todieci per cen­to, bisogna essere per­fet­ti, pro­prio come Ver­stap­pen nel­la domeni­ca di Jed­dah, per­ché il gio­vane tal­en­to del­la Scud­e­ria non con­cede nul­la. In qual­i­fi­ca man­ca la pole posi­tion per appe­na ven­ticinque milles­i­mi, men­tre in gara ter­mi­na alle spalle del leader, dis­tanzi­a­to di appe­na mez­zo sec­on­do. Che dire? Un vero osso duro. MINACCIA ROSSA. 

Car­los Sainz, voto 8.5: il pilota madrileno si sta riv­e­lando molto utile alla causa del Cav­alli­no Ram­pante, anche in Ara­bia Sau­di­ta, dove riesce a salire nuo­va­mente sul podio, sebbene ques­ta vol­ta sul gradi­no più bas­so. Con il suo otti­mo ter­zo pos­to finale, inoltre, con­sol­i­da la sec­on­da posizione nel­la clas­si­fi­ca piloti. Rimane il rimpianto di non aver potu­to attac­care Ver­stap­pen al momen­to del­la riparten­za al ter­mine del regime di Safe­ty Car, a causa dell’indecisione da parte del­la direzione gara nell’imporre a Perez di resti­tuir­gli la posizione, tut­tavia la sua prestazione rimane ampia­mente pos­i­ti­va. CONFERME A GOGÒ. 

Ser­gio Perez, voto 8.5: un giro a dir poco fenom­e­nale, quel­lo che gli è val­so la pri­ma pole posi­tion del­la car­ri­era. Già, pec­ca­to che poi la sua cor­sa sia sta­ta alquan­to delu­dente, se com­para­ta con la prestazione del saba­to. È vero che è sta­to dan­neg­gia­to dal­la pri­ma Vir­tu­al Safe­ty Car e che, fino a quel momen­to, ave­va man­tenu­to un rit­mo tale da tenere a dis­tan­za un peri­colo­sis­si­mo Charles Leclerc, ma è altresì vero che anche sen­za l’ingresso in pista del­la vet­tura di sicurez­za si sarebbe ritrova­to con ogni prob­a­bil­ità alle spalle del mon­e­gas­co, dal momen­to che, una vol­ta effet­tua­ta la sua sos­ta, era rimas­to imbot­tiglia­to nel traf­fi­co del­la Mer­cedes di Rus­sell. Suc­ces­si­va­mente si speg­ne, non rius­cen­do mai ad impen­sierire chi lo pre­cede. OCCASIONE SPRECATA.

George Rus­sell, voto 7.5: nel week-end in cui il suo com­pag­no di squadra, il sette volte irida­to Lewis Hamil­ton, sem­bra naufra­gare insieme ad una W13 che non ne vuole sapere di per­for­mare a dovere, lui sem­bra qua­si voglia rigi­rare la lama nel­la pia­ga, pri­ma con­qui­s­tan­do un ses­to pos­to in qual­i­fi­ca men­tre il suo vici­no di box, in sedices­i­ma posizione, rimane­va esclu­so dal Q2, poi prece­den­do­lo anche in gara e sopra­van­zan­do­lo nel­la clas­si­fi­ca gen­erale. Prob­a­bil­mente non vede­va l’ora. GHIGNO MALEFICO.

Este­ban Ocon, voto 6.5: arrivati a questo pun­to, molto prob­a­bil­mente vi starete chieden­do il per­ché di un giudizio non trop­po pos­i­ti­vo nei con­fron­ti del gio­vane alfiere francese di casa Alpine. Ebbene, il ses­to pos­to, nor­mal­mente, sarebbe un otti­mo risul­ta­to per una scud­e­ria di cen­tro grup­po, tut­tavia, non bisogna dimen­ti­care il duel­lo frat­ri­ci­da che lo ha vis­to coin­volto assieme a Fer­nan­do Alon­so nel cor­so dei pri­mi giri del­la cor­sa, pri­mi giri che han­no vis­to i due lottare stren­u­a­mente, pri­van­dosi entram­bi del­la pos­si­bil­ità di seguire la W13 di George Rus­sell. CONCORSO DI COLPE.

Lan­do Nor­ris, voto 7: tagliare il tra­guar­do in set­ti­ma posizione con la MCL36 sem­bra qua­si un’impresa, e questo la dice lun­ga. E pen­sare che il buon Lan­do, pro­prio sul finire dell’ultimo giro, sta­va persi­no per super­are la ben più per­for­mante Alpine di Este­ban Ocon. Ad ogni modo, le dif­fi­coltà incon­trate dal­la McLaren in Bahrain sem­bra­no invece parzial­mente dimi­nu­ite a Jed­dah, il che fa ben sper­are il team di Wok­ing in otti­ca futu­ra. ARIA DI RIPRESA.

Pierre Gasly, voto 6.5: macchi­na per­me­t­ten­do, il francesino dell’AlphaTauri si con­fer­ma un pilota più che affid­abile. Per questo moti­vo, ved­er­lo arran­care in posizioni che non gli com­petono è un vero e pro­prio pec­ca­to. In atte­sa di capire cosa vor­rà fare da grande, ora gli toc­ca tenere a gal­la le sper­anze di una scud­e­ria che, nonos­tante le ottime pre­messe iniziali, non ha sicu­ra­mente com­in­ci­a­to questo cam­pi­ona­to nel migliore dei modi. Stare­mo a vedere quale sorte gli ris­erver­an­no i prossi­mi appun­ta­men­ti del cal­en­dario. ANCORA DI SALVEZZA.

Kevin Mag­nussen, voto 6.5: la gara di Jed­dah dimostra che l’ottimo risul­ta­to ottenu­to a Sakhir dal danese non è sta­to frut­to del caso. Nonos­tante il peri­o­do trascor­so lon­tano dal­la For­mu­la 1, infat­ti, K‑Mag pare più in for­ma che mai e le sue prestazioni par­lano chiaro. Dec­i­mo in qual­i­fi­ca, nono la domeni­ca, su una pista che, almeno sul­la car­ta, non avrebbe dovu­to essere trop­po con­ge­niale alla sua Haas. Davvero niente male. OUTSIDER?

Lewis Hamil­ton, voto 6: vol­gen­do lo sguar­do al week-end del sette volte irida­to del­la Mer­cedes, sorge spon­ta­neo chieder­si che cosa gli stia succe­den­do. Che la W13 allo sta­to attuale delle cose non abbia le carte in rego­la per gio­carsela ad armi pari con le più per­for­man­ti Fer­rari e Red Bull non è cer­to un seg­re­to, tut­tavia la sedices­i­ma posizione con­quis­ta­ta in qual­i­fi­ca spaven­ta e non poco. Il con­fron­to con Rus­sell, infat­ti, nel­la gior­na­ta di saba­to risul­ta impi­etoso, ma, for­tu­nata­mente, viene poi ammor­bid­i­to dalle prestazioni del­la domeni­ca. Ora però serve rea­gire, quan­to meno per risoll­e­vare un morale che, ad ora, sem­bra vera­mente a ter­ra. VIETATO LASCIARSI ANDARE.

Ph. Red Bull Con­tent Pool / Scud­e­ria Fer­rari Press Office / Daim­ler AG ©

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