La Hammer Time Preview di questa “race week” è dedicata al circuito che ospiterà il secondo Gran Premio di questa stagione: parliamo, ovviamente, del Jeddah Corniche Circuit, sito in Arabia Saudita, dove la massima serie torna a meno di quattro mesi di distanza dal suo debutto, avvenuto lo scorso Dicembre. Oltre a record, dati tecnici, previsioni meteo e di usura gomme, programmazione TV e curiosità, approfondiremo le diversità del tracciato rispetto allo scorso anno, a seguito delle modifiche apportate per migliorare la sicurezza del circuito cittadino più veloce del calendario, dopo le critiche di team e piloti seguite alla tanto discussa edizione 2021. Buona lettura.
Il Jeddah Corniche Circuit è un tracciato non permanente che sorge nella città portuale di Jeddah, in Arabia Saudita, sul Mar Rosso. È stato realizzato in soli otto mesi sotto la guida dello studio dell’ingegnere tedesco Hermann Tilke ed in collaborazione con la Formula 1 stessa. Il progetto, curato direttamente da Carsten Tilke, figlio di Hermann, è stato infatti presentato la prima volta il 18 Marzo 2021, e il 5 Dicembre dello stesso anno i piloti sono scesi in pista in occasione del primo Gran Premio dell’Arabia Saudita di Formula 1 e Formula 2.
Il Jeddah Corniche Circuit dovrebbe ospitare la massima serie (almeno) fino al 2025, anno in cui è previsto lo switch con il tracciato saudita di Qiddiya (al momento in costruzione).
Il “Jeddah Corniche Circuit” in numeri:
- Lunghezza della pista: 6.174 metri (il più lungo del calendario solo dopo Spa-Francorchamps)
- Numero di giri in gara: 50
- Distanza di gara: 308.450 metri
- Curve: 27, di cui 11 a destra e 16 a sinistra, senso di percorrenza antiorario
- Record sul giro in gara: 1:30.734 di Lewis Hamilton (2021, su Mercedes-AMG F1 W12 E Performance)
L’albo d’oro della Formula 1 è molto breve, essendoci stata una sola edizione, e vede l’unica vittoria assegnata a Lewis Hamilton su Mercedes (2021). La gara dell’anno scorso è stata caratterizzata da numerosi incidenti, da ben due interruzioni per bandiere rosse e cinque auto ritirate, principalmente a causa della ridotta visibilità di buona parte delle curve.
L’azienda promotrice dell’evento, Saudi Motorsport Company, ha annunciato diverse modifiche volte a migliorare la sicurezza del tracciato laddove i partecipanti avevano rilevato criticità. Per la visibilità nelle curve 2, 3, 14 e 21, le barriere sono state spostate indietro di 1,5 — 2 metri, lasciando tuttavia invariato il bordo del tracciato, mentre nelle curve 4, 16, 22 e 24 sono state installate barriere più lisce ai vertici, tramite l’installazione di apposite piastre d’acciaio, per favorire le linee richieste dai piloti.
L’ultima curva (la 27) è stata allargata rimuovendo una tribuna, e questo potrebbe far diminuire ulteriormente il tempo sul giro. La curva 13 presenta ancora un banking di 12 gradi e contribuisce a rendere il circuito molto rapido, secondo per velocità solo a quello di Monza.
Anche quest’anno, Pirelli ha scelto le mescole centrali della gamma: C2 come P Zero White hard, C3 come P Zero Yellow medium e C4 come P Zero Red soft. Sarà la prima volta che vedremo in azione la mescola C4 nei nuovi pneumatici, poiché in Bahrain era stata selezionata la gamma di mescole più dure, dato il carattere fortemente abrasivo dell’asfalto di Sakhir.
L’asfalto di Jeddah, recentemente posato, offre un buon livello di aderenza (con un punteggio di 3/5 nella classifica Pirelli) e livelli ragionevolmente contenuti di abrasione (un punteggio di 2 su 5 per Pirelli), che dovrebbero portare a usura e degrado moderati. Carichi e velocità sono nella media, con un valore complessivo di stress sugli pneumatici di 3/5. Dato il layout veloce, la pista non è particolarmente impegnativa in termini di trazione e frenata (2/5 nella classifica Pirelli). È previsto un alto grado di evoluzione nel fine settimana, grazie anche alle gare della Formula 2.
Si tratta di una gara notturna, pertanto, come in Bahrain, le temperature della pista possono variare tra una sessione e l’altra, e ci si aspetta che le FP2 e le qualifiche saranno più rappresentative delle condizioni di gara. Non avendo mai girato su questo circuito con i nuovi pneumatici, al contrario del Bahrain in cui si era già svolta la seconda sessione di test invernali, i team avranno molto lavoro da fare per raccogliere più dati possibili durante le prove libere, soprattutto in FP2 per quanto detto sopra.
Infine, gli orari e le previsioni meteo. Per questo 2022 sono previsti tempo sereno e temperature piuttosto elevate nel week-end di Jeddah, con valori vicini ai 30 gradi, soprattutto negli orari delle FP1 e delle FP3.
Di seguito i dettagli da weather.com:
- Venerdì 25 Marzo: temperature max 27°, min 19° — soleggiato — precipitazioni 0% — umidità 47% — vento a 37 km/h
- Sabato 26 Marzo: temperature max 29°, min 21° — soleggiato — precipitazioni 0% — umidità 48% — vento a 35 km/h
- Domenica 27 Marzo: temperature max 33°, min 22° — soleggiato — precipitazioni 0% — umidità 46% — vento a 22 km/h
La programmazione TV:
Venerdì 25 Marzo 2022:
- 15:00 — 16:00 Prove Libere 1 — SKY Sport F1 HD (differita TV8 non prevista)
- 18:00 — 19:00 Prove Libere 2 — SKY Sport F1 HD (differita TV8 non prevista)
Sabato 26 Marzo 2022:
- 15:00 — 16:00 Prove Libere 3 — SKY Sport F1 HD (differita non prevista)
- 18:00 — 19:00 Qualifiche — SKY Sport F1 HD (differita TV8 ore 20:15)
Domenica 27 Marzo 2022:
- 19:00 — 21:00 Gara — SKY Sport F1 HD (differita TV8 ore 19:30)
Le caratteristiche del Bahrain International Circuit hanno premiato la velocità massima, una buona trazione e un’auto forte nelle curve a bassa velocità. In questo contesto, Ferrari ha potuto mostrare tutta la propria forza, ma il team di Maranello riuscirà a prevalere sugli avversari in circuito cittadino, stretto e veloce, come quello di Jeddah?
Mercedes potrebbe sicuramente performare meglio, grazie alla presenza di un asfalto più liscio e all’assenza dei fastidiosi avvallamenti che, invece, caratterizzano il tracciato di Sakhir, e che hanno favorito l’instabilità della vettura su quella pista. Tuttavia, mentre il team di Brackley ha portato a casa un buon bottino di punti, anche e soprattutto grazie alla debacle dei motorizzati Red Bull, gli altri team motorizzati Mercedes (McLaren, Aston Martin e Williams) hanno concluso a zero punti il primo appuntamento mondiale. Ci si chiede quindi: quanto pesa davvero la potenza e affidabilità del propulsore Ferrari, che ha portato ad ottimi risultati anche Haas e Alfa Romeo, rispetto a quello degli avversari?
Tornando a Red Bull, nei test pre-stagionali nulla suggeriva che il team di Christian Horner avrebbe dovuto preoccuparsi particolarmente per la sfida presentata dalla prima gara, e il modo in cui il week-end di gara era iniziato ha mostrato comunque una RB18 in buona forma.
Eppure, il 2022 ha esordito con un doppio DNF che, sommato al ritiro della AlphaTauri, ha messo in evidenza una debolezza che Red Bull dovrà certamente affrontare al più presto. La squadra di Milton Keynes riuscirà a garantire fin da subito l’affidabilità mancata nel primo appuntamento?
Le domande aperte sono molte, e non possiamo che attendere di vedere cosa accadrà domenica sera per avere qualche risposta in più, ma nel frattempo una cosa è diventata certa: Ferrari ha tolto definitivamente i veli al proprio obiettivo 2022, ed è pronta a lottare con le unghie per quel titolo mondiale che manca ormai da quindici lunghi anni.
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