Purosangue is coming. Il nuovo SUV Ferrari, al debutto nel 2022, divide, fa discutere, spacca le fazioni. Ne avremmo fatto volentieri a meno, ma dobbiamo inevitabilmente renderci conto che viviamo nel mondo reale, e non in quello delle favole. Un mondo in cui il 60% di Lamborghini vendute ogni anno, viene interamente coperto dalle Urus. Impossibile, pretendere da un brand come quello del Cavallino Rampante, che non ha eguali nel mondo, di non prendere consapevolezza delle attuali leggi di mercato.

Nel 2022 assis­ter­e­mo final­mente alla pre­sen­tazione del­la tan­to atte­sa (e tan­to dis­cus­sa) Purosangue. In questi ulti­mi mesi, Flavio Man­zoni e tut­to il Cen­tro Stile del Cav­alli­no Ram­pante han­no lavo­ra­to con un solo ed uni­co obi­et­ti­vo: far digerire ad appas­sion­ati ed “inte­gral­isti” una Fer­rari a gui­da alta. Ce la faran­no? Saran­no i dati di ven­di­ta a par­lare, ma sarebbe quan­tomeno dis­cutibile rifu­gia­r­si dietro alla “tradizione”. Nes­suno, qui, avrebbe mai volu­to in listi­no un SUV fir­ma­to Fer­rari.

Il buon vec­chio Enzo, prob­a­bil­mente, avrebbe rib­al­ta­to tut­ti i tavoli di Maranello.

O forse no.

Cedere la sua azien­da a Ford, o cedere alle “pres­sioni” del mer­ca­to? Se il Com­menda­tore, nel 1963, fos­se sta­to mes­so di fronte a ques­ta scelta, sicu­ra­mente avrebbe intrapre­so la sec­on­da stra­da. Ovvi­a­mente la Fer­rari dispone oggi di una forza eco­nom­i­ca non parag­o­nabile a quel­la del peri­o­do 1963–1969, che si con­cluse con la ven­di­ta a Fiat, ma i numeri di oggi par­lano chiaro, e per sin­te­tiz­zare questo con­cet­to in modo chiaro, ci affidi­amo diret­ta­mente ai dati di ven­di­ta dei rivali numero uno del Cav­alli­no: Auto­mo­bili Lam­borgh­i­ni. Nei pri­mi nove mesi del 2021, Lam­borgh­i­ni ha con­seg­na­to ben 6.902 auto, per un aumen­to del 23% rispet­to al 2020. Di queste 6.902, pen­sate, 4.085 sono Urus. Par­liamo del 60% di tut­ta la pro­duzione. Un numero incred­i­bile, che fa ben com­pren­dere quan­to pos­sa essere letale, per un brand auto­mo­bilis­ti­co di lus­so, non dis­porre di un SUV nel­la pro­pria gamma.

Prob­a­bil­mente qual­cuno potrebbe dire che Fer­rari, che nel 2021 ha comunque fat­to reg­is­trare utili per cir­ca 200 mil­ioni con un fat­tura­to di due mil­iar­di di euro, avrebbe potu­to dis­tinguer­si, rima­nen­do “pura”. E anche che questo avrebbe potu­to gio­var­gli dal pun­to di vista del pres­ti­gio e del nome.

Pen­sate a quali titoli avrem­mo let­to sui giornali:

“Fer­rari non si pie­ga al mer­ca­to: no al SUV”

“Onore a Fer­rari: nes­sun SUV nel­la gam­ma del Cavallino”

Ma i titoli di gior­nale non regalano un +60% sui dati di ven­di­ta. Non sti­amo par­lan­do di un +6%, ma di un +60%. Sti­amo par­lan­do di mil­iar­di di euro, in gra­do di raf­forzare e con­sol­i­dare la poten­za del­la Casa di Maranel­lo, che attual­mente (stan­do anche quan­to evi­den­zi­a­to da Brand Finance, che nel 2021 ha asseg­na­to a Fer­rari un pun­teg­gio BSI pari a 93,9 su 100 e un cor­rispon­dente rat­ing AAA+) non ha eguali nel mondo.

E per quan­to desider­erem­mo vivere nel mon­do delle fav­ole, dob­bi­amo ren­der­ci con­to che, con tutte le sue sfac­cettature e i suoi difet­ti, risiedi­amo nel mon­do reale.

Che ci piac­cia o no.

Ph. Fer­rari ©

Un pensiero su “Apologia di una Purosangue”

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