Sul tracciato di Sakhir, scenario del primo appuntamento di questo 2022, va in scena una gara semplicemente spettacolare, degno preambolo di una stagione che si preannuncia a dir poco entusiasmante. A salire sul gradino più alto del podio è Charles Leclerc, autore, insieme al suo rivale di sempre, Max Verstappen, di una battaglia scoppiettante, destinata con ogni probabilità a riproporsi più volte nel corso del campionato. Restate con noi per scoprire i voti di tutti i protagonisti di giornata.

Charles Leclerc, voto 10: una prestazione magis­trale, la sua. Velocis­si­mo in qual­i­fi­ca, impla­ca­bile in gara. Nem­meno il miglior Max Ver­stap­pen può nul­la con­tro di lui. Alla con­sue­ta abil­ità in qual­i­fi­ca sfog­gia­ta più volte in pas­sato, infat­ti, il mon­e­gas­co abbina una solid­ità impres­sio­n­ante sul­la lun­ga dis­tan­za, risul­tan­do di fat­to inar­resta­bile. Da applausi, inoltre, le difese sul Cam­pi­one del Mon­do in car­i­ca. Che sia davvero l’inizio di una nuo­va era? SPERANZA ROSSA.

Ph. Scud­e­ria Ferrari ©

Car­los Sainz, voto 8.5: a lui va il mer­i­to di essere rius­ci­to a com­pletare una splen­di­da doppi­et­ta Fer­rari, con­clu­den­do la pro­pria cor­sa alle spalle del com­pag­no di squadra. Inaspet­tata­mente vicinis­si­mo al saba­to, in gara fat­i­ca mag­gior­mente a tenere il rit­mo infe­roc­i­to impos­to dal duo Leclerc-Ver­stap­pen, rius­cen­do però a piaz­zare la zam­pa­ta deci­si­va nel finale, com­pli­ci i prob­le­mi accusati dal­la RB18 del Cam­pi­one del Mon­do. SICUREZZA.

Lewis Hamil­ton, voto 8: la W13 in Bahrain è parsa ben lon­tana dall’essere al top, tut­tavia il nati­vo di Steve­nage è rius­ci­to ugual­mente ad issar­la sul podio, approf­ittan­do dei ritiri di Ver­stap­pen pri­ma e di Perez poi. Nonos­tante tutte le dif­fi­coltà del caso, il sette volte irida­to di casa Mer­cedes ha dimostra­to anco­ra una vol­ta di non mol­lare mai, coglien­do un risul­ta­to quan­to meno insper­a­to alla vig­ilia del Gran Pre­mio. FINO ALLA FINE. 

George Rus­sell, voto 7: se il Rus­sell osser­va­to nel cor­so del Q3 può aver las­ci­a­to gli spet­ta­tori alquan­to delusi, quel­lo vis­to in gara, invece, è tut­ta un’altra cosa. Il gio­vane tal­en­to del­la scud­e­ria di Brack­ley, infat­ti, al suo (sec­on­do) esor­dio con la scud­e­ria Cam­pi­one del Mon­do in car­i­ca, non sfigu­ra, rius­cen­do anzi a com­porre il pro­prio rulli­no di mar­cia con tem­pi non così dis­tan­ti da quel­li fat­ti seg­nare dal suo più quo­ta­to vici­no di box. L’esordio, dunque, sem­bra incor­ag­giante, anche se pri­ma di rius­cire a bat­tere Hamil­ton la stra­da è lun­ga… DOUBLE-FACE. 

Ph. Mer­cedes-AMG PETRONAS F1 Team ©

Kevin Mag­nussen, voto 8: quin­to al ritorno in For­mu­la 1, al volante di una mono­pos­to che, nel cor­so del­la pas­sa­ta sta­gione, non era sta­ta capace di con­quistare nem­meno un sin­go­lo pun­to. Cosa chiedere di meglio? K‑Mag è tor­na­to, e lo ha fat­to in grande stile, rega­lan­dosi persi­no un duel­lo a tre con Hamil­ton e Perez nel cor­so dei pri­mi giri, cosa che, appe­na pochi mesi fa, pote­va essere pos­si­bile solo nei più rosei sog­ni degli uomi­ni del­la com­pagine amer­i­cana, pri­mo tra tut­ti Gun­ther Stein­er. MAGNUS-BACK.

Valt­teri Bot­tas, voto 7.5: il suo pas­sag­gio da un’implacabile Mer­cedes ad un’Alfa Romeo a dir poco in dif­fi­coltà (almeno nel 2021) è risul­ta­to decisa­mente meno trau­mati­co del pre­vis­to. Ses­to in qual­i­fi­ca, appe­na dietro il suo ex com­pag­no di squadra, Lewis Hamil­ton, allo speg­n­i­men­to dei semafori Wood­man è autore di uno scat­to a dir poco infe­lice, a cui riesce però a porre poi una pez­za, ricon­qui­s­tan­do infine la posizione di parten­za. Davvero niente male. TUTTO È BENE QUEL CHE FINISCE BENE.

Este­ban Ocon, voto 6.5: attual­mente, alla luce del poten­ziale mostra­to dal­la sua Alpine, è dif­fi­cile fare meglio di così, tut­tavia il set­ti­mo pos­to rimane un risul­ta­to a dir poco delu­dente per un team che vede­va nel nuo­vo rego­la­men­to la pos­si­bil­ità di tornare a lottare con le squadre di ver­tice. Dal can­to suo, Ocon ce la mette tut­ta, rius­cen­do a met­ter­si alle spalle un cliente sco­mo­do come Fer­nan­do Alon­so. La pos­si­bil­ità di insidiare i piloti davan­ti, però, rimane un mirag­gio. THE SAME OLD STORY. 

Ph. Haas F1 Team ©

Yuki Tsun­o­da, voto 6.5: qual­i­fi­car­si a cir­ca sette dec­i­mi dal tem­po ottenu­to dal pro­prio com­pag­no di squadra non è mai piacev­ole, per questo moti­vo Tsun­o­da, la domeni­ca, cer­ca di far­si per­donare in prim­is da sé stes­so. Il risul­ta­to finale è un’ottava posizione, mat­u­ra­ta soprat­tut­to gra­zie ai ritiri dei due alfieri del­la Red Bull e del suo vici­no di box, Pierre Gasly, che, almeno per ora, può valer­gli la reden­zione. In vista dei prossi­mi appun­ta­men­ti, tut­tavia, serve trovare il gius­to pas­so per non spro­fon­dare nuo­va­mente nel bara­tro. IN BILICO.

Fer­nan­do Alon­so, voto 6: per un pilota con ambizioni di vit­to­ria, quale il Principe di Oviedo, ritrovar­si a lottare a cen­tro grup­po deve essere una vera e pro­pria doc­cia gela­ta. E pen­sare che Alpine ave­va pure deciso di adottare una nuo­va ver­sione delle pance sul­la mono­pos­to del due volte Cam­pi­one del Mon­do spag­no­lo. Ved­er­lo arrivare dietro ad Este­ban Ocon, anco­ra in pista con la vec­chia con­fig­u­razione, in tal sen­so, non las­cia pre­sa­gire nul­la di buono, in par­ti­co­lare per la stes­sa Alpine… SOFFERENZA. 

Guany­ou Zhou, voto 7: il debut­to nel­la mas­si­ma serie non si scor­da mai, soprat­tut­to se viene pre­mi­a­to dal­la con­quista del pri­mo pun­to irida­to del­la car­ri­era. Per quan­to riguar­da il giro sec­co c’è molto da lavo­rare, per­ché il divario con Bot­tas è ampio, tut­tavia il pas­so gara evi­den­zi­a­to domeni­ca è sta­to pos­i­ti­vo, moti­vo per cui la base di parten­za sem­bra essere quan­to meno disc­re­ta. ZITTO ZITTO…

Ph. McLaren For­mu­la 1 Team ©

McLaren, voto 2: che dis­as­tro. Vedere un pilota del cal­i­bro di Daniel Ric­cia­r­do nav­i­gare per buona parte del­la gara in ulti­ma posizione, quan­do le ambizioni era­no ben altre, fa parec­chio riflet­tere. Se poi pen­si­amo che l’australiano, alla bandiera a scac­chi, è tran­si­ta­to in quat­tordices­i­ma posizione pro­prio davan­ti al suo com­pag­no di squadra, Lan­do Nor­ris, allo­ra la cat­a­strofe è servi­ta. Un vero pec­ca­to, in par­ti­co­lare con­sideran­do la qual­ità del­la cop­pia pos­ta al volante delle due MCL36. DISARMANTE. 

For­mu­la 1 2022, voto 10: è anco­ra presto per esprimere giudizi su ques­ta nuo­va era, intan­to, però, godi­amo­ci lo spet­ta­co­lo di questo avvio di cam­pi­ona­to, che non pote­va essere migliore. Ritrovare una Fer­rari com­pet­i­ti­va è sicu­ra­mente un plus per lo sport, inoltre il duel­lo tra Max Ver­stap­pen e Charles Leclerc ha tut­to il poten­ziale per emozionare appas­sion­ati e addet­ti ai lavori in ogni fine set­ti­mana. Gli ingre­di­en­ti sem­bra­no esser­ci tut­ti, ora non ci res­ta che atten­dere le prossime tappe del cal­en­dario per sco­prire se le aspet­ta­tive gen­er­ate da queste pre­messe ver­ran­no rispet­tate. INIZIO COL BOTTO. 

Ph. Scud­e­ria Ferrari ©

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