Nel week-end delle novità e delle sorprese del Gran Premio del Bahrain, il primo della stagione 2022, McLaren ha sorpreso in negativo, con una monoposto lontanissima dalla vetta e con due piloti fuori dai punti, a lottare nelle retrovie, in posizioni che l’anno scorso erano di proprietà di Haas e Williams. Le prestazioni della MCL36 in gara hanno confermato le più grandi paure maturate nelle giornate di venerdì e sabato, avvolgendo il team inglese in una nebbia che al momento sembra davvero difficile da dissipare.
Nel mese di Febbraio, il CEO Zak Brown aveva anticipato che l’obiettivo della McLaren non era lottare per il Campionato del Mondo quest’anno, consapevole del fatto che c’è ancora un significativo gap tecnico da colmare con i top team, in termini di infrastruttura di progettazione in primis. Dopo i primi test invernali a Barcellona, tuttavia, il team inglese sembrava essere stato uno dei primi a trovare una soluzione al problema del porpoising, facendo sperare in una lotta almeno per il terzo posto, perso lo scorso anno nel testa a testa con Ferrari.
Già la seconda sessione di test in Bahrain aveva, però, destato qualche preoccupazione in termini di affidabilità per la MCL36, in particolare per quanto riguarda i problemi di surriscaldamento dell’impianto frenante. L’entusiasmo per il recupero lampo di Ricciardo, che ha rischiato di non prendere parte alla prima gara dopo aver contratto il COVID-19, è stato smorzato subito dai deludenti risultati delle libere e, soprattutto, delle qualifiche, con Norris 13° e Ricciardo 18° sulla griglia di partenza.
Lo spegnimento dei semafori di Sakhir non ha portato notizie migliori: Daniel e Lando non sono riusciti a schiodarsi dalle ultime posizioni, nonostante i tentativi del team di variare le strategie, e hanno concluso, rispettivamente, quattordicesimo e quindicesimo, registrando un +0 punti doloroso, per i piloti stessi e per il team.
Il team principal Andreas Seidl ha commentato con amarezza questo risultato:
“Come previsto, dopo un venerdì e un sabato difficili in Bahrain per noi, il Gran Premio di Sakhir è stato una continuazione dei problemi che stiamo affrontando in questo momento. Abbiamo dovuto gestire molti parametri diversi durante la gara, e questo non ci ha permesso di essere competitivi. Ringrazio Lando e Daniel, che hanno combattuto duramente tutto il fine settimana insieme al team qui in Bahrain e di nuovo a Woking. Hanno lavorato moltissimo. Questa è stata un’esperienza deludente e dolorosa per tutti all’interno della squadra e, naturalmente, per tutti i nostri grandi fan. Ora stiamo analizzando in dettaglio perché non siamo competitivi, e stiamo lavorando il più duramente possibile per portare più prestazioni alla macchina, il più rapidamente possibile. Nel frattempo, si spera che tutto ciò che abbiamo imparato dalla gara, ci aiuterà a prepararci e ad essere in una posizione migliore per il prossimo fine settimana”.
Norris e Ricciardo meritano sicuramente una vettura migliore, con cui poter esprimere il loro grande potenziale. La strada da percorrere per tornare a lottare per le posizioni che contano è senza dubbio lunga, ma il buio pesto caduto sulla storica e gloriosa scuderia di Woking fa male al cuore di qualsiasi vero appassionato di questo sport.
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