Nonostante le mappe conservative utilizzate, la Ferrari F1-75, sul rettilineo del tracciato di Barcellona, ha toccato i 323 km/h, contro i 318 km/h raggiunti nel Q3 delle qualifiche del Gran Premio di Spagna 2021 dalla SF21. Certo, sono numerosi i fattori in campo da prendere in considerazione, sia sotto il profilo meteorologico che sotto quello aerodinamico, ma le risposte date dal Superfast, che si sta dimostrando anche molto affidabile, sembrano essere di buon livello.
I tempi fatti registrare nel corso dei test invernali, come spesso vi abbiamo ricordato e raccontato, contano veramente poco, anzi, nulla. Nessun team, infatti, ricerca la performance, la prestazione pura, il giro veloce. Nella classifica giuntaci ieri al termine della prima giornata di test catalani, ad esempio, si possono notare delle grandi discrepanze, in termini di ritmo, tra i rilevamenti ottenuti nei vari settori dalle monoposto scese in pista.
Ma ci sono, invece, dati incontrovertibili che meritano di essere analizzati, dati sui quali Ferrari potrebbe poggiare alcune delle sue certezze per il 2022. Parliamo, in primis, del nuovo propulsore del Cavallino Rampante, nel quale la Scuderia di Maranello ripone una enorme fiducia. Giustamente, aggiungeremmo. Stando a quanto riportato da On The Grid, infatti, Charles Leclerc avrebbe toccato, sul rettilineo del tracciato di Barcellona, i 323 km/h di punta massima, con mappa conservativa, contro i 318 km/h raggiunti nel Q3 del Gran Premio di Spagna del 2021, al termine del quale il monegasco seppe piazzarsi, con la sua SF21, al quarto posto.
Sul dritto, dunque, la musica sembra essere cambiata. Certo, tanti sono i fattori da prendere in considerazione, sia sotto il punto di vista meteorologico (con le basse temperature i propulsori regalano una maggiore efficienza) che sotto il profilo aerodinamico. Stando a quanto riportato da Motorsport.com, le vetture 2022 dovrebbero essere più veloci rispetto a quelle del 2021 in rettilineo e nelle curve ad alta velocità, mentre dovrebbero dimostrarsi più lente in quelle a bassa velocità. Sebastian Vettel, a tal proposito, ha definito dei “camion” le nuove auto, in relazione a quanto osservato da lui stesso nel terzo parziale.
Quanto detto tuttavia traballa, dal momento che la speed trap di Lando Norris, ieri primo al traguardo su McLaren MCL36, si attesta sui 314 km/h, mentre quella di Nikita Mazepin, sulla Haas del 2021, era invece di 324 km/h. Dovremo dunque attendere ancora, per comprendere differenze di passo e similitudini tra le velocità messe in campo dalle vetture 2022 rispetto a quelle viste nel 2021. Nessun dubbio, invece, sulla robustezza del nuovo Superfast, che si sta dimostrando estremamente affidabile. Sono 157, le tornate effettuate nel day one dalla F1-75. Nessuno come lei: nemmeno la Red Bull RB18 di Max Verstappen, fermatasi a 152.
Non sappiamo se sarà una Ferrari da titolo, ma come si suol dire, “chi ben comincia è a metà dell’opera”.
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