La Renault Megane R26.R del 2008 rappresenta una esuberante evoluzione della RS230, rispetto alla quale gode di un alleggerimento del corpo vettura di ben 123 kg, fermando il famigerato ago della bilancia a soli 1230 kg. Il tutto si traduce, conseguentemente, in performance straordinarie.
Corre il 2008, quando Renault Sport Technogies presenta al mondo la sua Megane R26.R di seconda generazione. Questo concentrato di energia, che ha stabilito il nuovo record per le compatte a trazione anteriore girando al Nurburgring in appena 8 minuti e 16,9 secondi, rappresenta una esuberante evoluzione della RS230, rispetto alla quale gode di un drastico alleggerimento del corpo vettura di ben 123 kg, fermando il famigerato ago della bilancia a soli 1230 kg. Ma come hanno fatto i tecnici francesi ad ottenere tale risultato? Semplice. La vettura dispone di un cofano anteriore interamente in carbonio, di vetri posteriori ed il lunotto in policarbonato e di sedili posteriori che, semplicemente… non ci sono.
Essi sono stati infatti rimossi per consentire l’installazione di un rollcage, che dona ulteriore rigidità al telaio Cup. Ma non è tutto: anche gli airbag (ad eccezione di quello lato guida) sono spariti, così come il climatizzatore, la maggior parte dei materiali insonorizzanti e addirittura i fendinebbia frontali. Un’auto concepita per il puro divertimento, in pista come su strada, trasmesso dai profilati sedili sportivi Salbet con cinture di sicurezza a sei punti, dallo scarico in titanio e dai cerchi dedicati da diciotto pollici rifiniti in Capsicum Red (e calzati meravigliosamente da pneumatici semislick griffati Toyo).
Un mix sufficiente a regalare emozioni e conferire ancor più carattere al motore quattro cilindri turbo da 2.0 litri, che sprigiona 230 CV e 310 Nm di coppia e che viene abbinato ad un agile cambio manuale a sei rapporti. 450 gli esemplari (disponibili in sette combinazioni cromatiche) previsti inizialmente, appena 364 quelli effettivamente prodotti.
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