In occasione del Chicago Auto Show 2022, Ford ha tolto i veli alla GT Alan Mann Heritage Edition, omaggio alla progenitrice degli anni Sessanta che diede spettacolo in innumerevoli competizioni e che, soprattutto, fu la fondamentale base di partenza per lo sviluppo della GT MKII che seppe trionfare a Le Mans nel 1966.
In quel di Chicago, in occasione del noto Auto Show 2022, Ford ha svelato la sua GT Alan Mann Heritage Edition, omaggio a colei che seppe costituire la base di partenza per lo sviluppo della GT MKII che vinse a Le Mans nel lontano 1966.
Spicca, su tutto, la verniciatura Monaco Red arricchita da grafiche in Frozen White ed oro, oltre che la presenza, sulle fiancate, sul cofano anteriore e sotto la possente ala posteriore, del numero 16, lo stesso presente sulla vettura originale.
Completano il quadro numerosi dettagli in fibra di carbonio quali minigonne, diffusore posteriore, splitter frontale, calotte degli specchietti laterali e feritoie (poste sul cofano motore). Seguono la medesima filosofia anche gli aggressivi cerchi da venti pollici dietro i quali il possente impianto frenante Brembo con pinze nere assicura decelerazioni incredibili.
Il raccolto abitacolo permette ai due occupanti di “immergersi” in profondi e profilati sedili sportivi con guscio realizzato in fibra di carbonio e rivestiti da un mix di pelle nera ed Alcantara con cuciture rosse e dorate. Una combinazione ripresa anche dalla strumentazione della plancia, come testimoniano i purpurei paddles del cambio posizionati dietro il volante.
Rispetto alla GT40 alla quale si ispira, che disponeva di un V8 aspirato da 4.7 litri capace di erogare circa 430 CV, la nuova Alan Mann Heritage Edition sfoggia uno scorbutico e, forse, meno nobile, V6 biturbo da 3.5 litri, che sprigiona la bellezza di 669 CV e 746 Nm di coppia.
Quello offertovi nelle immagini rappresenta, al momento, il solo ed unico esemplare esistente di Alan Mann Heritage Edition. Ford, tuttavia, potrebbe decidere di realizzarne una ristretta serie entro la fine del 2022.
Che omaggio straordinario.
Ph. Ford ©