Un cambio radicale di regolamento come quello che sta interessando la Formula 1 porta sempre con sé, quasi inevitabilmente, l’emergere di zone grigie, ovvero di punti in cui le norme non sono perfettamente dettagliate, e che i progettisti possono sfruttare per differenziarsi (e non di poco) rispetto agli avversari. Ma quanto è concreto questo rischio per il 2022? I pareri di Tombazis e dello stesso Brawn, in tal senso, sono esemplificativi.

A pochi giorni dai test di Bar­cel­lona e a meno di un mese dal pri­mo Gran Pre­mio del­la sta­gione 2022, otto team su dieci han­no pre­sen­ta­to le mono­pos­to con cui si con­tender­an­no il tito­lo irida­to. Le vet­ture pre­sen­tate han­no por­ta­to alla luce soluzioni tec­niche piut­tosto var­ie­gate, dimostran­do come i nuovi rego­la­men­ti las­ci­no spazio a inter­pre­tazioni diverse e fan­ta­siose da parte dei prog­et­tisti. Quel­lo che viene da chieder­si a questo pun­to è: nei nuovi rego­la­men­ti c’è qualche zona gri­gia che, se sfrut­ta­ta con un’intuizione geniale, può avvan­tag­gia­re par­ti­co­lar­mente un sin­go­lo team?

Nel­la prog­et­tazione delle nuove vet­ture ad effet­to suo­lo, i prog­et­tisti han­no dovu­to ripen­sare alle aree in cui andare a ricer­care i mag­giori van­tag­gi prestazion­ali. Uno degli aspet­ti su cui gli ingeg­neri potreb­bero cer­care di inter­venire è la pos­si­bil­ità di trovare strat­a­gem­mi per flet­tere i bor­di del fon­do ver­so il bas­so. Ques­ta fles­sione potrebbe aiutare a chi­ud­ere anco­ra di più il flus­so d’aria sot­to la vet­tura, mas­simiz­zan­do l’effetto Ven­turi e aumen­tan­do quin­di la down­force, con guadag­ni sig­ni­fica­tivi in ter­mi­ni di performance.

Niko­las Tombazis, il respon­s­abile del set­tore mono­pos­to del­la FIA, ha affermato:

“Per quan­to riguar­da la fles­sione del dif­fu­sore o dei bor­di del fon­do, ter­re­mo sem­pre d’oc­chio qual­si­asi flessibil­ità e impor­re­mo, quan­do nec­es­sario, prove per ridurre tali effet­ti e così via. Con il nuo­vo rego­la­men­to, è inevitabile che ci pos­sano essere alcune aree che non sono state pre­viste cor­ret­ta­mente in ter­mi­ni di flessibil­ità, e questo potrebbe richiedere dei miglio­ra­men­ti in cor­so d’opera. Non esiter­e­mo a far­lo. Le regole ci per­me­t­tono di inter­venire se rite­ni­amo che si stiano ver­i­f­i­can­do degli abusi in alcune aree”.

Sull’argomento si è espres­so anche il diret­tore gen­erale del­la For­mu­la 1, Ross Brawn, che ritiene improb­a­bile che qualche squadra abbia fino­ra indi­vid­u­a­to una zona gri­gia sig­ni­fica­ti­va, ma non esclude com­ple­ta­mente tale pos­si­bil­ità. Pro­prio lo stes­so Brawn nel 2009, gra­zie alla «trova­ta» del doppio dif­fu­sore, ave­va vis­to la pro­pria neona­ta scud­e­ria dom­inare la pri­ma parte del cam­pi­ona­to per poi con­quistare il tito­lo a fine sta­gione.

A det­ta dell’ingegnere bri­tan­ni­co, il nuo­vo sis­tema di gov­er­nance del­la FIA, che non richiede l’unanimità delle squadre per bandire soluzioni inno­v­a­tive, insieme all’introduzione del bud­get cap, faran­no sì che i team preferiscano essere cer­ti del­la legal­ità delle idee indi­vid­u­ate pri­ma di pro­cedere con lo svilup­po e l’implementazione delle stesse sul­la mono­pos­to.

Sem­pre restando nell’ambito del pieno rispet­to dei rego­la­men­ti, Brawn ha comunque apprez­za­to la vari­età emer­sa nel design delle auto fino­ra pre­sen­tate: “È bel­lo vedere queste dif­feren­ze. Quan­do è sta­to pub­bli­ca­to il rego­la­men­to abbi­amo rice­vu­to critiche sul fat­to che le mono­pos­to sareb­bero state tutte uguali. Noi non la pen­sava­mo così ed i fat­ti ci han­no dato ragione. Ones­ta­mente, pri­ma di far­mi un’idea voglio vedere le vet­ture dal vivo ed andrò a Bar­cel­lona per la pri­ma ses­sione di test. Lì rius­cirò ad avere una impres­sione com­ple­ta, ma pen­so che ques­ta vari­età di inter­pre­tazioni sia ras­si­cu­rante”, ha infat­ti affermato.

Par­lan­do dei nuovi equi­lib­ri tra i team nell’imminente sta­gione, Brawn ha poi lan­ci­a­to un avver­ti­men­to alle squadre che han­no dom­i­na­to il 2021, ovvero Red Bull e Mer­cedes, usan­do queste parole: “Mer­cedes e Red Bull potreb­bero essere penal­iz­zate. L’anno scor­so le risorse umane sono state ded­i­cate fino alla fine a duel­lare per il cam­pi­ona­to. Alcune delle squadre più indi­etro non han­no avu­to ques­ta pre­oc­cu­pazione. Se fos­si sta­to in Fer­rari o in McLaren all’inizio del­lo scor­so anno, avrei pun­ta­to tut­to sul­la vet­tura 2022. Questo è quel­lo che è suc­ces­so nel 2009. L’anno pri­ma c’era sta­ta una grande battaglia tra Fer­rari e McLaren ed entrambe sono poi scivolate indi­etro. Non cre­do si ripeterà una situ­azione così grave, ma è un buon argo­men­to. Non cre­do che il rego­la­men­to cam­bierà l’ordine gen­erale in maniera dras­ti­ca ma riavvicin­erà il grup­po”.

In un con­testo di cam­bi­a­men­ti così impor­tan­ti, nes­suno sa prevedere con ragionev­ole certez­za cosa ci aspet­terà in questo 2022 e come si sposter­an­no gli equi­lib­ri tra i con­tenden­ti al tito­lo. Di cer­to, però, era­no anni che non si vede­vano un finale di sta­gione e una pausa inver­nale così entu­si­as­man­ti, e noi di Ham­mer Time siamo fiduciosi che i 23 appun­ta­men­ti che sti­amo per rac­con­tarvi lo saran­no altrettanto.

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