“Promoveatur ut amoveatur”, “promuovi per punire”. Sembra sia davvero questo, il mantra al quale la nuova dirigenza della Federazione Internazionale si sta ispirando nel gestire il post Abu Dhabi 2021. Le polemiche, considerato il passato di alcuni elementi recentemente promossi al comando della Race Direction, potrebbero addirittura inasprirsi. Su tutti, il nuovo direttore di gara, Niels Wittich, nome fortemente “spinto” da Mercedes.
“Promoveatur ut amoveatur”. Se il noto brocardo latino potrebbe risultare ingeneroso nei confronti di figure dall’indiscutibile valore professionale dimostrato nel corso degli anni di servizio, a voler esser maliziosi pare che esso si attagli benissimo, se accostato ad altre. Parliamo, ad esempio, di Micheal Masi: al centro delle polemiche durante tutta la stagione 2021 e ben lungi dall’essere stato allontanato con disonore come richiesto da alcuni team, l’ex direttore di gara della Formula 1 risulta, infatti, destinato a ricoprire ruoli di prestigio all’interno della Federazione Internazionale, con tanto di complimenti per il lavoro svolto.
Ma se qualcuno ritiene che la massima serie sia l’unico Campionato del Mondo delle quattro ruote ad essersi concluso tra le polemiche lo scorso anno, è evidente che non ha seguito, ad esempio, il DTM 2021, per il quale non pochi hanno gridato allo scandalo sportivo e i cui strascichi sono visibili ancora oggi, con buona pace di chi cerca di nasconderli. Il Deutsche Tourenwagen Masters, campionato turismo dal passato glorioso e dal presente burrascoso, gestito da Gherard Berger e ITR, ha visto assegnare il titolo al tedesco Gotz, con più luci che ombre, considerati i fatti degli ultimi due episodi al Norisring.
Non esente da pesanti critiche circa la gestione durante tutta la stagione ed in particolar modo delle fasi finali della competizione è – notare le similitudini – Niels Wittich, direttore di gara e prossimo a ricoprire lo stesso ruolo nella diarchia decisa da Ben Sulayem per la Formula 1.
Wittich era già stato rimosso dall’incarico (al suo posto Scot Elkins) e assegnato sin dallo scorso Novembre a ricoprire il ruolo di Race Director in Formula 2 e Formula 3, con la possibilità, nel corso della stagione, di poter affiancare ed assistere la figura del fu Micheal Masi, prima che si giungesse alla decisione finale, ruolo di assistenza peraltro già ricoperto nel corso di alcune tappe della stagione 2021.
Non estraneo al mondo della massima serie, Wittich aveva dunque più volte assunto le vesti di commissario di gara durante la sua ventennale carriera all’interno della Federazione. Il suo nome era tra i più chiacchierati all’indomani di Abu Dhabi, figurando più volte nella rosa proposta dalla stessa Mercedes per sostituire Micheal Masi nei momenti di massima tensione del finale di campionato.
La sua nota filosofia “Hard but fair” lo colloca certamente nel solco dell’orientamento voluto da parecchi addetti ai lavori, piloti e Liberty Media in primis, per quanto riguarda la gestione dei fatti di gara. Nella “triade” proposta dalla FIA, risulta certamente essere la figura più chiacchierata e discussa, visti anche i precedenti accostamenti al mondo teutonico delle corse (e le relative precedenti spinte di Mercedes). Un personaggio noto, ad esempio, ad Helmut Marko, che nel finale del 2021 del DTM ha più volte tuonato contro la direzione gara, rea di aver scippato il titolo piloti al proprio Liam Lawson (alla guida di una Ferrari con livrea Red Bull) per non aver adeguatamente sanzionato svariate manovre a suo dire scorrette di Van der Linde, pilota Audi, e accusando l’organizzazione di fare gioco di squadra tedesco.
Certo è che, ancora prima di vestire i panni di Race Director, il nuovo entrato Wittich troverà già degli “amici” all’interno del paddock. Saprà una figura già così controversa riportare il giusto clima nel campionato mondiale più importante?
Lo scopriremo solo vivendo.
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