Micheal Blash, al secolo “Herbie”, costituisce il perno attorno a cui ruoterà l’innovativa struttura bicefala della direzione gara, così decisa dalla F1 Commission per placare gli agitati animi del Circus dopo i fatti di Abu Dhabi e allo stesso tempo dare seguito alle promesse di rinnovamento solennemente assunte da Mohammed Ben Sulayem, nuovo presidente FIA appena insediatosi.
Nella giornata di ieri, la Federazione Internazionale ha annunciato numerosi cambiamenti, in primis il licenziamento di Michael Masi, reo di aver gestito in maniera inaccettabile il finale della scorsa stagione. A sostituirlo, Niels Wittich ed Eduardo Freitas, che agiranno alternativamente nel ruolo di direttore di gara, supportati dal Consigliere Senior permanente Micheal Blash, al secolo “Herbie”. Se l’origine del suo soprannome si perde nella notte dei tempi ed egli stesso sostiene di ignorarne la genesi, tutti in compenso conoscono Herbie Blash. Stiamo infatti parlando di una delle figure più longeve della F1, con oltre 50 anni di carriera alle spalle. Nato meccanico – o come preferisce dire lui: assistente – alla corte di Rob Walker, ha ricoperto nel corso degli anni i ruoli più disparati.
Approdato in Lotus nel 1969, credeva di essere stato assunto come conducente di camion addetto ai trasporti prima di scoprire di essere stato scelto come secondo meccanico di Jochen Ridt. Ben presto assegnato al pilota di punta, il pluricampione Graham Hill, diventa uno dei pupilli del padre padrone di casa Lotus Colin Chapman.
Dopo la rottura con il team di Enstone e una breve esperienza in Williams, l’astro nascente della F1 Bernie Ecclestone lo chiama con sé nel neonato team Brabham, dove resta fino al 1988. Ed è qui che inizia il vero e proprio sodalizio con il compianto Charlie Whiting, assunto dallo stesso Blash in Brabham nel 1978 in veste di capo meccanico.
“The odd couple”, la strana coppia. È così che i due vengono chiamati all’interno del paddock, lavorando braccio a braccio seguendo un filo diretto tra dirigenza e ramo operativo come si usava fare un tempo.
Quando Whiting venne scelto dalla FIA come race director, c’era un solo nome possibile nella sua mente come proprio vice. Herbie Blash è stato il suo braccio destro fino al 2016, anno in cui ha annunciato il proprio ritiro dal mondo della Formula 1, diretto come era verso le due ruote della Superbike in veste di consulente di casa Yamaha. Nonostante il suo percorso in Formula 1 sia indissolubilmente legato a quello di Ecclestone, Blash non ha mai negato sincere considerazioni in merito alla gestione dell’ultimo periodo, prima dell’avvento di Liberty.
“Bernie è un uomo d’altri tempi. Ha fatto tanto per il circus ma il suo era un ciclo destinato a chiudersi. La Formula 1 ha bisogno di aprirsi al mondo dello show business”.
È stato tra i pochi osservatori della prima ora ad esprimere pareri positivi sull’Halo, considerando la sicurezza come il primo degli obiettivi da prefiggersi all’inizio di ogni campionato. Un uomo d’altri tempi, dunque, ma non un nostalgico. Sempre aperto ai cambiamenti, rappresenta una scelta giusta e ponderata in termini di esperienza e innovazione per ripartire in questa nuova era della massima categoria automobilistica.
Ph. FIA / Twitter ©