Sotto la guida del neo eletto presidente Mohammed Ben Sulayem, i vertici della Federazione Internazionale si sono riuniti a Londra lo scorso 14 Febbraio, presentando alla F1 Commission i primi esiti di un’indagine interna volta a far luce su alcuni eventi particolarmente contraddittori dello scorso campionato. Riepiloghiamoli insieme.

La F1 Com­mis­sion, riu­ni­tasi il 14 Feb­braio a Lon­dra, ha pre­so scelte impor­tan­ti su alcu­ni dei pun­ti salien­ti che han­no fat­to dis­cutere (e non poco) tifosi e media nel cor­so del­la pas­sa­ta sta­gione. Come dimen­ti­car­si del rocam­bo­le­sco Gran Pre­mio di Spa-Fran­cor­champs? La parten­za pos­tic­i­pa­ta di più di tre ore, una gara mai cor­sa se non per un paio di giri effet­tuati dietro la Safe­ty Car più uno pien­amente per­cor­so solo per pot­er asseg­nare un pun­teg­gio dimez­za­to poiché la cor­sa non ave­va rag­giun­to il 75% del totale dei giri pre­visti. E poi: le critiche, le polemiche,i tifosi inzup­pati sulle tri­bune ai quali non era neanche sta­to riconosci­u­to il rim­bor­so del bigli­et­to per la parte­ci­pazione a questo non-even­to.

A tal riguar­do, la FIA ha quin­di chiar­i­to che nel caso in cui dovessero pre­sen­tar­si situ­azioni sim­ili a quel­la vis­su­ta l’anno scor­so sul cir­cuito di Spa-Fran­cor­champs, nes­sun pun­to ver­rà asseg­na­to. In questo modo si rego­la­men­tano i casi in cui le gare ter­mi­nano sen­za il rag­giung­i­men­to del­la dis­tan­za pro­gram­ma­ta: si attribuiran­no 6 pun­ti al vinci­tore, 4 al sec­on­do clas­si­fi­ca­to e, a seguire, 3, 2 ed 1 fino alla quin­ta posizione, ma solo nel caso in cui la gara si con­clu­da con un min­i­mo di due giri per­cor­si e fino al rag­giung­i­men­to del 25% di quel­li pre­visti.

Un’altra impor­tante delib­er­azione arriva­ta dal pri­mo ver­tice del 2022 è sta­ta quel­la rel­a­ti­va alle Sprint Qual­i­fy­ing, o sem­plice­mente Sprint, come da nuo­va denom­i­nazione. Nonos­tante le pres­sioni degli spon­sor e le agguer­rite dis­cus­sioni tra i team, saran­no tre gli even­ti Sprint che si dis­put­er­an­no la prossi­ma sta­gione: in Emil­ia-Romagna ad Imo­la, in Aus­tria al Red Bull Ring e in Brasile sul­la pista di Interlagos.


Ma la deci­sione più atte­sa è sta­ta invece deman­da­ta ad un’altra sedu­ta: nes­sun provved­i­men­to è sta­to infat­ti uffi­cial­iz­za­to rel­a­ti­va­mente agli esi­ti dell’indagine sui molto con­tes­ta­ti even­ti dell’ultimo Gran Pre­mio ad Abu Dhabi, con rifer­i­men­to all’operato di Michael Masi e, più in gen­erale, alla figu­ra del diret­tore di gara. Un capi­to­lo a sé, quest’ultimo, che si con­figu­ra come un dossier molto scot­tante per la Fed­er­azione che neces­si­ta, evi­den­te­mente, di un’attenzione molto par­ti­co­lare per non creare nuovi malu­mori e dis­con­tenti nel già infi­amma­to con­testo pre-campionato.

Ph. Red Bull Con­tent Pool ©

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