SPA, BELGIUM - AUGUST 29: The FIA Safety Car leads Max Verstappen of the Netherlands driving the (33) Red Bull Racing RB16B Honda and the rest of the field at the restart during the F1 Grand Prix of Belgium at Circuit de Spa-Francorchamps on August 29, 2021 in Spa, Belgium. (Photo by Lars Baron/Getty Images) // SI202108290542 // Usage for editorial use only //

Sotto la guida del neo eletto presidente Mohammed Ben Sulayem, i vertici della Federazione Internazionale si sono riuniti a Londra lo scorso 14 Febbraio, presentando alla F1 Commission i primi esiti di un’indagine interna volta a far luce su alcuni eventi particolarmente contraddittori dello scorso campionato. Riepiloghiamoli insieme.

La F1 Com­mis­sion, riu­ni­tasi il 14 Feb­braio a Lon­dra, ha pre­so scelte impor­tan­ti su alcu­ni dei pun­ti salien­ti che han­no fat­to dis­cutere (e non poco) tifosi e media nel cor­so del­la pas­sa­ta sta­gione. Come dimen­ti­car­si del rocam­bo­le­sco Gran Pre­mio di Spa-Fran­cor­champs? La parten­za pos­tic­i­pa­ta di più di tre ore, una gara mai cor­sa se non per un paio di giri effet­tuati dietro la Safe­ty Car più uno pien­amente per­cor­so solo per pot­er asseg­nare un pun­teg­gio dimez­za­to poiché la cor­sa non ave­va rag­giun­to il 75% del totale dei giri pre­visti. E poi: le critiche, le polemiche,i tifosi inzup­pati sulle tri­bune ai quali non era neanche sta­to riconosci­u­to il rim­bor­so del bigli­et­to per la parte­ci­pazione a questo non-even­to.

A tal riguar­do, la FIA ha quin­di chiar­i­to che nel caso in cui dovessero pre­sen­tar­si situ­azioni sim­ili a quel­la vis­su­ta l’anno scor­so sul cir­cuito di Spa-Fran­cor­champs, nes­sun pun­to ver­rà asseg­na­to. In questo modo si rego­la­men­tano i casi in cui le gare ter­mi­nano sen­za il rag­giung­i­men­to del­la dis­tan­za pro­gram­ma­ta: si attribuiran­no 6 pun­ti al vinci­tore, 4 al sec­on­do clas­si­fi­ca­to e, a seguire, 3, 2 ed 1 fino alla quin­ta posizione, ma solo nel caso in cui la gara si con­clu­da con un min­i­mo di due giri per­cor­si e fino al rag­giung­i­men­to del 25% di quel­li pre­visti.

Un’altra impor­tante delib­er­azione arriva­ta dal pri­mo ver­tice del 2022 è sta­ta quel­la rel­a­ti­va alle Sprint Qual­i­fy­ing, o sem­plice­mente Sprint, come da nuo­va denom­i­nazione. Nonos­tante le pres­sioni degli spon­sor e le agguer­rite dis­cus­sioni tra i team, saran­no tre gli even­ti Sprint che si dis­put­er­an­no la prossi­ma sta­gione: in Emil­ia-Romagna ad Imo­la, in Aus­tria al Red Bull Ring e in Brasile sul­la pista di Interlagos.


Ma la deci­sione più atte­sa è sta­ta invece deman­da­ta ad un’altra sedu­ta: nes­sun provved­i­men­to è sta­to infat­ti uffi­cial­iz­za­to rel­a­ti­va­mente agli esi­ti dell’indagine sui molto con­tes­ta­ti even­ti dell’ultimo Gran Pre­mio ad Abu Dhabi, con rifer­i­men­to all’operato di Michael Masi e, più in gen­erale, alla figu­ra del diret­tore di gara. Un capi­to­lo a sé, quest’ultimo, che si con­figu­ra come un dossier molto scot­tante per la Fed­er­azione che neces­si­ta, evi­den­te­mente, di un’attenzione molto par­ti­co­lare per non creare nuovi malu­mori e dis­con­tenti nel già infi­amma­to con­testo pre-campionato.

Ph. Red Bull Con­tent Pool ©

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