Gli pneumatici 2022 sono il risultato di oltre un anno e mezzo di ricerca e sviluppo tecnologico, e portano in dote uno svariato numero di modifiche, che andiamo oggi ad approfondire nel dettaglio.
La casa produttrice Pirelli, fornitore unico degli pneumatici in Formula 1 per il dodicesimo anno consecutivo, ha presentato in anteprima le mescole a disposizione dei dieci team per la stagione 2022, celebrando nel migliore dei modi il 150° anniversario della sua fondazione. Le nuove gomme sono il risultato di più di un anno e mezzo di ricerca e sviluppo tecnologico, e saranno piuttosto differenti da quelle utilizzate fino ad oggi.
La prima differenza sostanziale sarà la grandezza dello pneumatico: da questa stagione, infatti, entreranno in vigore gli pneumatici con cerchi da 18 pollici, che sostituiranno quelli usati sinora, i quali erano invece da 13 pollici. Il secondo cambiamento riguarda poi la struttura delle nuove coperture, le quali contando su una spalla più bassa promettono un minore surriscaldamento ed un minore degrado in gara, risultati raggiunti grazie ad una costruzione innovativa e con il miglioramento dell’impronta generata a terra.
Se a questo aggiungiamo che la temperatura di uscita dalle termo-coperte non sarà più di 100 gradi come è successo fino al 2021, ma solo di 70 gradi, è facile capire che i piloti si troveranno nella condizione di dover mandare le gomme nella giusta finestra di utilizzo prima di riuscire a sfruttarle al massimo del loro potenziale.
“I piloti potranno spingere di più. In termini di usura è difficile fare pronostici, bisogna aspettare. Le simulazioni ci dicono che le macchine non sono poi così lente, e che sono solo un secondo e mezzo, o forse anche meno, più lente rispetto alle vetture del 2021, quindi probabilmente nel corso dell’anno raggiungeremo lo stesso livello di prestazioni dello scorso campionato”.
Queste le dichiarazioni rilasciate da Mario Isola, Head of F1 & Car Racing di Pirelli, in occasione della presentazione della prossima stagione di Formula 1 del produttore di pneumatici milanese. Secondo il responsabile Pirelli in Formula 1, inoltre, ci dovrebbero essere meno soste nel corso delle gare.
“Spero che non avremo meno strategie, perché l’idea con cui abbiamo disegnato le gomme è che ci siano strategie diverse. È possibile che avremo meno soste, e che la maggior parte delle gare sarà ad un pit-stop”.
Per quanto concerne le mescole, esse rimarranno pressoché invariate rispetto alle passate stagioni. Per l’asciutto avremo quindi i classici tre compound slick, ossia le dure, le medie e le morbide, mentre per le condizioni di pioggia avremo le gomme scanalate con tasselli sul battistrada, nelle due declinazioni della mescola intermedia e della gomma da bagnato estremo, full wet.
Sappiamo bene come gli pneumatici e la loro gestione, soprattutto in gara, giochino un ruolo chiave per la competitività di una monoposto, ed una delle tante sfide per i team in questa stagione sarà indubbiamente l’interpretazione delle nuove gomme. Manca davvero poco all’inizio del campionato, e nonostante siano già stati provati da tutte le scuderie sulle vetture degli anni passati, bisognerà capire, infatti, come i nuovi pneumatici si adatteranno alle nuove auto progettate specificamente per la stagione 2022, vetture che, tra le tante innovazioni dettate dal nuovo regolamento tecnico, torneranno a sfruttare l’effetto suolo, e l’importante carico aerodinamico da esso generato.
Ph. Formula 1 — Sutton Images ©