Nella sede Cozzi Giulio — Maserati, sita a Canegrate, in provincia di Milano, ci siamo imbattuti in uno splendido esemplare di Maserati Spyder. Una vettura che non pare sentire il peso dei ventuno anni che porta con orgoglio sulle spalle, e che rappresenta il primo prodotto nato dalla sinergia con Ferrari. Non solo: la Spyder, infatti, segna anche il ritorno del Tridente sul suolo americano. Riscopriamola insieme.
Nel recente passato, vi abbiamo introdotto alla nuova era del Tridente, inaugurata dalla Maserati MC20, alla quale abbiamo dedicato fiumi di elogi e di parole. Inevitabile, considerato lo straordinario progetto tecnico che ha portato alla sua realizzazione, e tutto quello che ne consegue. In primis, ovviamente, il ritorno del brand Maserati Corse nelle competizioni FIA. Ma se si disquisisce di nuove ere e nuovi inizi, restando nelle zone limitrofe di Modena, non possiamo non tornare, con la mente, al Salone Internazionale di Francoforte del 2001. Sono trascorsi ventuno anni, da quando il prestigioso brand italiano seppe catalizzare su se stesso attenzioni e applausi di coloro che, magicamente, si erano accorti di aver assistito alla nascita di un modello unico, speciale.
Ci riferiamo, come avrete intuito dalle immagini mostratevi, alla Maserati Spyder. Di recente, presso Cozzi Giulio — Maserati, esclusivo dealer del Tridente sito in quel di Canegrate, abbiamo avuto il piacere di scoprire un affascinante ed intonso esemplare del modello poco fa citato. Non ne avevamo mai avuto occasione, ma vi assicuriamo che ne siamo rimasti entusiasti. Parliamo di una vettura che, come anticipato, diede inizio ad un nuovo ciclo sotto molteplici punti di vista. Innanzitutto, fu la prima Maserati a nascere dalla stretta collaborazione tecnica instaurata con la Ferrari (oltre che la prima spyder prodotta dal Tridente dal 1994). In secondo luogo, fu anche la prima vettura Maserati a tornare sul mercato statunitense. Si tratta, dunque, di una vera e propria rivoluzione a quattro ruote, capace di aprire non una, ma addirittura due ere.
Sotto il profilo estetico, sono evidenti le somiglianze con la 3200GT (che ancora oggi attraverso i suoi fari a boomerang ispira le nuove Ghibli e Levante) disegnata da Giugiaro, soprattutto nel frontale. Cambiano radicalmente, invece, i gruppi ottici posteriori: la motivazione risiede in un sondaggio effettuato da Maserati negli Stati Uniti, per comprendere al meglio quali sarebbero stati i gusti della nuova clientela americana.
I cambiamenti si fanno sostanziali sotto pelle e negli interni. Partiamo dal propulsore: la Spyder dice addio al gruppo biturbo per dotarsi di un motore Ferrari interamente nuovo, un soave V8 da 4.2 litri normalmente aspirato, con sistema di lubrificazione e carter secco, in grado di erogare la bellezza di 390 cavalli, i quali regalano brividi lungo la schiena, soprattutto quando si superano i 3.000 giri. Una potenza che, coadiuvata da 451 Nm di coppia, spinge la vettura a 285 km/h di punta massima.
Il cuore pulsante della Spyder si sposa alla perfezione con una trasmissione completamente rinnovata. Il cambio si trova infatti nella parte posteriore della vettura, dove forma un gruppo unico con il differenziale (transaxle). Due le alternative: o il manuale GT sette marce, retromarcia inclusa, o l’automatico Cambiocorsa, il quale propone quattro diverse drive mode:
- Sport (sequenziale)
- Auto (completamente automatico)
- Ice (che riduce la coppia e rende la Maserati Spyder maggiormente governabile in caso di condizioni difficili
- Normal (che riduce i consumi)
E gli interni? Il lussuoso abitacolo della Spyder, faceva innumerevoli step in avanti sotto il profilo delle tecnologie adottate: la scoperta del Tridente nata nel 2001 vantava infatti il “Maserati Info Center”, vale a dire un display a colori in cui erano mostrati i comandi per il computer di bordo, l’impianto hi-fi ed il climatizzatore (il navigatore era invece opzionale).
Una vera e propria opera, il cui valore aumenta di anno in anno. La Maserati Spyder rappresenta infatti un investimento a lungo termine dalla spesa iniziale non elevatissima. Le Cambiocorsa usate hanno un prezzo che si inserisce nella fascia che va dai 36 ai 60.000 euro, le GT in quella che va invece dai 45 ai 65.000 euro. Cifre, come detto, destinate a salire nel corso del tempo, per un prodotto tipicamente italiano che da oltre due decenni stupisce il mondo per portamento ed eleganza.
Ph. Cozzi Giulio — Maserati ©