Sottoposta alle sapienti mani dei tecnici di Manhart, la BMW M8 Competition si fa le spalle larghe, e vede la potenza del suo V8 salire a ben 823 cavalli, coadiuvati da ben 1070 Nm di coppia. Carrozzeria colore blu opaco e decalcomanie nere completano il pacchetto di personalizzazione di questo straordinario mostro, realizzato in pochissimi esemplari.
Basterebbero i numeri, a descrivere quanto fatto da Manhart, noto tuner di Wuppertal, in questi ultimi anni. Un elaboratore capace di modificare SUV, supercar e perfino station wagon, in bolidi affamati di velocità e potenza. Non fa eccezione al trattamento speciale questa BMW M8 Competition che potete ammirare nelle immagini, quinto modello (dei dieci totali) della serie, riconoscibile dal nome LIMITED (in questo caso 05/10) che distingue i singoli esemplari realizzati. Il suo nome? MH8 800.
Sotto il profilo estetico, si segnala un look che potrebbe sembrare banale ad un occhio poco attento. Le creazioni di Manhart, celebri nei colori nero e oro, mettono questa volta in evidenza un abbinamento cromatico inedito che si fonde a decalcomanie nere, capaci di renderla ancora più cattiva di quanto non lo sia nella sua declinazione standard.
La cura si estende anche all’aerodinamica, con nuove prese d’aria frontali, minigonne, splitter e spoiler rigorosamente in fibra di carbonio. Si prende la scena frontale, senza dubbio, la griglia del radiatore nera, che ben si sposa con il pacchetto carbonio per la carrozzeria, che include un cofano con air intakes GTR, uno spoiler anteriore, minigonne laterali e un diffusore posteriore.
Ma andando al di là delle soluzioni estetiche, la BMW si mostra ancora più solida e piantata a terra grazie a pneumatici abnormi e ad un nuovo set di sospensioni regolabili KW. Le stesse gomme, sono state modificate per dare sfogo a tutta la verve del propulsore con delle 295/30 ZR21 al posteriore e 275/30 ZR21 all’anteriore, e per aumentare ulteriormente la superficie di contatto tra l’auto e l’asfalto e scaricare meglio l’immensa potenza.
In più, l’abitacolo non si perde in compromessi legati al peso, confermandosi un salotto di lusso con accenni in alcantara e carbonio. Colori e rivestimenti, però, possono sempre cambiare da un modello all’altro, visto l’alto grado di personalizzazione che viene offerto.
Dulcis in fundo, il propulsore: la MH8 800 vanta nel suo cofano motore un poderoso biturbo V8 S63B44 da quattro litri aggiornato ad hoc. In soldoni, parliamo di ben 200 CV e 320 Nm in più rispetto al modello di partenza. Siamo di fatto passati da 625 CV e 750 Nm di coppia ad un totale di 823 CV e 1070 Nm. Valori semplicemente impressionanti, che ci vengono anticipati dal nome della vettura, con cui Manhart ha ribattezzato questo modello della Casa di Monaco.
L’incremento di cavalli della belva, capace ora di erogare una potenza sensibilmente superiore rispetto al modello di serie, non sarebbe stato possibile senza un intervento diretto sulla componentistica. Il team tedesco ha infatti sostituito il turbo, il sistema di raffreddamento e di aspirazione e l’intero impianto di scarico, arricchito ora da quattro terminali da 10 cm di diametro.
Si segnala, inoltre, la rimozione del filtro antiparticolato e del catalizzatore, due aggiornamenti che, ad essere onesti, potrebbero complicare l’omologazione dell’auto in alcuni Paesi (come il nostro).
Ne vedremo mai una in Italia?
La speranza è sempre l’ultima a morire.
Ph. Manhart ©