Nel 2035, Bentley potrebbe dire definitivamente addio ai motori endotermici. Lo farebbe, tuttavia, in grande stile, regalando al mercato una supersportiva (realizzata in collaborazione con Mulliner) da oltre due milioni di euro, basata sulla EXP 100 GT Concept.
Tra le mura della Casa di Cricklewood, sta prendendo vita un capolavoro. Dopo la Bacalar, esclusiva cabriolet prodotta in appena dodici esemplari, Mulliner, divisione speciale di Bentley, sta infatti lavorando su un secondo modello, unico nel suo genere, destinato a riscrivere la storia. Parliamo di una vettura pronta a trarre la sua ispirazione dalla EXP 100 GT Concept, e a passare alla storia come ultima supersportiva endotermica (ma ne siamo proprio sicuri?) di Bentley, che dovremmo vedere su strada non prima del 2035.
Questa ricetta anglosassone è ricca di elementi che vi lasceranno a bocca aperta. A curare l’estetica della futura punta di diamante del brand londinese sarà Andreas Mindt, uno dei padri di modelli quali Bugatti Veyron e dei SUV Audi Q8 ed e‑tron. Dalla sua matita prendono forma linee semplici e sinuose che sembrano levigare delicatamente la silhouette di questa vettura, che secondo quanto riportato da Autocar, disporrà di una linea da coupé con alcuni evidenti richiami al prototipo EXP 100 GT svelato nel 2019.
Il frontale avrà un look particolarmente aggressivo, con la presenza di una grande calandra che integra una trama a rombi smussata negli angoli e gruppi ottici a LED sottilissimi, che manterranno il chiaro rimando alla forma circolare del Marchio, oltre ad un cofano che integra due grossi estrattori d’aria nella parte superiore. Spostando lo sguardo sulle fiancate, veniamo subito rapiti dalle portiere lunghe due metri con apertura verticale, che includono anche parte del tetto di vetro. Il taglio laterale si caratterizza con la presenza di passaruota generosi e un posteriore molto filante, a conferma dell’intenzione di massimizzare l’efficienza aerodinamica, generando nuove proporzioni differenti rispetto alla Continental GT. In soldoni, si parla di 5,8 metri di lunghezza e 2,4 metri di larghezza totali. Dimensioni decisamente importanti, ma che grazie al largo impiego nella costruzione di carbonio e alluminio, hanno contenuto il peso entro il limite di 1.900 kg.
Prendendo posto all’interno, in un inedito spazio dominato dal minimalismo e dal comfort, desta stupore la soluzione che mostra un impostazione a tre posti, in funzione della comodità. I sedili, essendo sfalsati, permettono di godere di un ampio spazio, quando il pilota decide di lasciare la guida della sua limousine a tre porte, dotata di un sistema di guida autonoma di Livello 4. Lo stesso maggiordomo virtuale, che prende il nome di Bentley Personal Assistant, sarà coinvolto nella maggior parte delle funzioni durante la vita a bordo. Gli stessi sedili saranno biometrici, ovvero, dotati di un sistema che potrà impostare tutte le regolazioni in base alla modalità di guida selezionata, alla temperatura e alle condizioni climatiche.
Un lusso che per la fabbrica della Casa Reale, passa soprattutto per l’elemento che l’ha sempre distinta da tutte le altre: i materiali. Il mondo, tuttavia, sta cambiando, e per questo anche in tal caso si vira verso l’impiego di materiali ecosostenibili. Fondamentali secondo la loro filosofia, per definire nuovi livelli di lusso e qualità, Bentley ha fatto ricorso agli scarti della lavorazione del riso per creare i pigmenti della vernice esterna Compass, e ha scelto legno Riverwood invecchiato 5.000 anni con particelle di rame, mentre i rivestimenti interni utilizzano cotone ricamato, lana inglese, cristallo Cumbria e pellami organici ottenuti dalla lavorazione dell’uva.
L’abitacolo risulta molto luminoso, grazie al tetto in vetro e a particolari fibre ottiche che sfruttano dei prismi per incamerare la luce. Qui nulla è stato lasciato al caso. Si potrebbe dire che la vettura diventi una sorta di prolungamento del nostro corpo, perché nel caso di questo prototipo, vi saranno cinque diverse esperienze di bordo selezionabili. Le modalità in questione sono: Enhance, Cocoon, Capture, Re-Live e Customise. Esse modificano luce, suono, climatizzazione e fragranze, per offrire un’esperienza di guida straordinaria. Per garantire le condizioni ideali agli occupanti, è previsto l’Air Purification System, un sistema capace di purificare l’aria esterna prima di immetterla nell’abitacolo controllandone costantemente i livelli di CO2. L’esperienza si completa attraverso l’infotainment, con display Oled personali per ogni passeggero, comandi virtuali sui pannelli laterali, comandi fisici di alluminio e rame, ed un ulteriore display centrale per la proiezione di contenuti durante le fasi di guida autonoma, con la possibilità di oscurare i vetri per la massima privacy. Soluzioni fantascientifiche che per l’azienda di Walter Owen Bentley, potrebbero diventare realtà.
Una maestosità che come si addice ai sovrani, traspare da qualsiasi elemento. Come quello del canto del motore che su questo futuro modello, vede l’utilizzo di un classico motore 6.0 W12 biturbo. Si tratta dello stesso propulsore della Continental GT Speed, capace di erogare la bellezza di 660 CV e 900 Nm di coppia, con uno scatto 0–100 km/h effettuato in 3,6 secondi ed una velocità massima di ben 335 km/h. Numeri di tutto rispetto che assicurano prestazioni che dovrebbero essere ampiamente confermate, se non migliorate, dalla nuova Mulliner, la quale, come anticipato, potrebbe essere l’ultima Bentley endotermica.
Dalla sontuosa Continental GT Speed, la nuova opera inglese dovrebbe ereditare anche l’impianto frenante con dischi carboceramici da 440 mm, la taratura delle sospensioni e buona parte del telaio.
Tale bellezza sarà destinata solo ad una ristrettissima fetta del pianeta, il famoso 1% (e forse anche qualcosina in meno). Secondo quanto riportato da Autocar, si parla di un listino base di 1,5 milioni di sterline (1,75 milioni di euro), ma le innumerevoli personalizzazioni offerte da Mulliner potrebbero far lievitare il costo portandolo ben oltre il totale di 2 milioni di sterline (2,35 milioni di euro).
Per i pochi che riusciranno a permettersela, possiamo solo rievocare il detto: “al cuor non si comanda”, perché certe emozioni, passano solo da coloro che mettono anima e corpo in progetti così ambiziosi, come solo la B alata sa fare da anni.
Ph. Bentley ©