Dopo aver analizzato e raccolto alcuni degli indizi più importanti sulla Rossa del 2022, proviamo a tracciare un primo quadro complessivo della monoposto a cui spetta fronteggiare un nuovo campionato e, con esso, altrettante rinnovate ambizioni.
Nel corso delle precedenti disamine, molte sono state le informazioni, giunte da Maranello, che hanno permesso di comprendere la filosofia e il quantitativo degli interventi a cui è soggetta l’ormai prossima monoposto 2022.
Contraddistinta dalla sigla di progetto 672, la nuova wing car 2.0 di Maranello si distinguerà, a detta del Team Principal della Ferrari, Mattia Binotto, per una serie di soluzioni innovative volte alla massimizzazione della prestazione, che non potrà prescindere dalla validità del modello aerodinamico utilizzato e, dunque, dal layout conferito al gruppo motopropulsore, a cui spetta, tra le altre cose, una aggiuntiva conformità all’adozione dei nuovi bio-combustibili, nei quali è incluso un quantitativo del 10% di etanolo, e il cui impiego richiederà un ridisegno della camera di combustione e una rivisitazione in materia di accensione.
La ricerca del carico aerodinamico passa, infatti, dalla miniaturizzazione della Power Unit e di tutti gli elementi riguardanti distribuzione, alimentazione e sovralimentazione, che sono già stati ampiamente rivisti e ottimizzati al fine di ridurre al minimo gli ingombri dimensionali che intralcerebbero lo scorrimento dei flussi all’interno dei nuovi canali Venturi.
Oltre a tali componenti distintivi, già discussi all’interno di appositi articoli precedentemente redatti, la nuova monoposto sarà caratterizzata da una configurazione tecnica ben precisa.
Partendo dalla zona anteriore, ciò che dovremmo vedere non sembrerebbe distaccarsi troppo da quanto visto sul prototipo presentato dalla FOM in quel di Silverstone, con la sezione centrale bassa e piatta a cui, di fatto, si trovano ancorati i profili dell’alettone anteriore, che ritorna così ad assumere un aspetto come non lo si vedeva in Formula 1 dalla prima metà degli anni ‘90. Ad esso di aggiungerà un telaio che non avrà ingombri, di per sé, troppo dissimili dagli attuali e da cui mutua la medesima posizione di guida distesa e una chiglia centrale che, seppur completamente nuova in quanto a forma, avrà il compito di deviare i flussi verso le ampie sezioni di ingresso dei canali Venturi, per questo già ribattezzate come “cassoni di aspirazione”.
La zona centrale e della Coca-Cola saranno caratterizzate, invece, da forme e dimensioni completamente differenti rispetto a quelle attuali, ove domina la sciancratura, anche a causa degli ingombri volumetrici minimi imposti dai regolamenti. La loro forma, come anticipato in un articolo precedente, sarà una naturale conseguenza dei cambiamenti operati sotto-pelle, ove troveranno spazio nuovi sistemi di raffreddamento con annesse masse radianti e una sezione interna appositamente studiata per favorire il raffreddamento e, in particolare, l’evacuazione dell’aria calda dal posteriore.
In questa zona appena descritta, poi, la vettura sarà ampiamente caratterizzata dal nuovo e importante diffusore, la cui amplificazione verrà favorita da un cambio stretto e allungato, progettato per garantire una miglior integrazione delle nuove sospensioni i cui punti d’attacco dovrebbero finalmente collocarsi tra la scatola di trasmissione e il cono posteriore deformabile in fibra di carbonio. Sempre in ambito cinematico, fermo restando la semplificazione degli elementi delle sospensioni che vede l’impiego di due ammortizzatori e due barre di torsione su ciascun asse, sarà fondamentale garantire una altezza da terra costante al fine di evitare perdite in termini di carico con non desiderate interruzioni dei flussi del sottoscocca.
La nuova monoposto, che, ricordiamo, si appresta ora ad essere convalidata in galleria del vento, farà il suo debutto in occasione dei test pre-stagionali programmati dal 10 al 12 Marzo 2022 in Bahrein, in vista dei quali la Scuderia non farà mancare alcune importanti evoluzioni aerodinamiche necessarie a migliorare tanto la prestazione quanto la comprensione stessa del mezzo meccanico.
Ph. Scuderia Ferrari Press Office ©️