Critiche, polemiche, clausole contrattuali, malesseri e fantomatici mal di pancia. Ad accompagnare Charles, ultimamente, non ci sono solo la cattiva sorte ed il COVID-19, ma anche una stampa italiana che ama gettare benzina sul fuoco e alimentare un clima di incertezza.
Salvate il soldato Leclerc. No, non si tratta di un remake della celebre pellicola del 1998 diretta da Steven Spielberg, ma di un monito che mi sento in dovere di rivolgere nei confronti di innumerevoli ferraristi e di quella stampa italiana che, alla ricerca di fantomatiche crisi ed ipotetici mal di pancia, getta benzina sul fuoco sviluppatosi in seguito ad una stagione storta, che ha visto Charles chiudere alle spalle del suo compagno di squadra, Carlos Sainz.
I media, piuttosto che analizzare con razionale attenzione gli episodi e le dinamiche che hanno portato a questo risultato, hanno scelto di crocifiggere il monegasco, scendendo dal carro sul quale erano comodamente seduti da tre anni, insieme, ovviamente, agli odiatori seriali che frequentano i social network solamente per portare avanti le loro incommentabili battaglie. Da una parte, troviamo chi lo reputa un sopravvalutato che vale 1/4 di Sainz (avendo il madrileno conquistato quattro podi contro il solo ottenuto da Charles a Silverstone). Dall’altra, invece, aizzato da una stampa che ci parla di un Leclerc preoccupato e pronto a svincolarsi dalla Scuderia di Maranello al termine del 2022, lo accusa di voler abbandonare la barca, che ricordiamo, si spera torni a navigare con forza nella prossima stagione.
Insomma, che si odi e che si ami, il bersaglio resta sempre lui. Charles si trova tra due fuochi, e non so se in questo momento si stia facendo grasse risate, o se stia seriamente cominciando a storcere il naso. Di tempo per leggere i giornali purtroppo Leclerc ne ha tanto, essendo attualmente (e nuovamente) positivo al COVID-19. Il talento del Cavallino Rampante andrebbe protetto e sostenuto, non strattonato da critica ed opinione pubblica. Max Verstappen concluse le sue due prima stagioni in Red Bull abbondantemente alle spalle di Daniel Ricciardo, ma nessun tifoso della Red Bull spinse per un suo allontanamento, nonostante una moltitudine di errori che ora nessuno sembra ricordare, dal momento che il talento olandese guida ora da Campione del Mondo. Un Max Verstappen che, peraltro, lo ha sempre stimato e temuto, oltre che considerato il suo vero rivale, e non serve che sfoderi le dichiarazioni che hanno contraddistinto il 2019, anno che li ha visti sfidarsi per la prima volta ad armi pari in Formula 1.
Non serve nemmeno che riesamini tutti gli accadimenti sfortunati che hanno caratterizzato la stagione 2021 di Charles, comunque arricchita da prestigiose pole position conquistate a Monte-Carlo e a Baku. Le pole contano poco, vero, e non portano punti, ma mettono in mostra quello che io chiamo “talento puro”. E lui ne ha tanto, tantissimo. Ed è un peccato, che la gente se ne dimentichi così facilmente.
E a chi parla e scrive di clausole applicabili da Charles in caso di sprofondo rosso, rispose a suo modo Leo Turrini, giornalista serio e preparato, che conosce estremamente bene le stanze e i corridoi della GES. Non a caso, sul Resto del Carlino, queste furono le parole del Maestro:
“Almeno c’è una buona notizia, per i ferraristi depressi. Carletto Leclerc è pronto a prolungare fino al 2026 il contratto che lo lega al Cavallino, attualmente in scadenza a fine 2024. Ovviamente non c’è fretta, non manca il tempo per aggiornare i termini dell’intesa. Ma la disponibilità riservatamente manifestata dal Principe di Monaco è un segnale importante. Leclerc è ferrarista dentro. Su di lui la casa di Maranello ha fatto un investimento sin da quando Charles era un ragazzino. E Leclerc si è legato subito all’ambiente, sin da quando venne affidato alla tutela di Andrea Bertolini, storico collaudatore delle Rosse. In questo 2021, Charles ha firmato due pole straordinarie a Montecarlo e a Baku. Ma sono appunto due anni, dal Gran Premio d’Italia del 2019, che il ragazzo non sale sul gradino più alto del podio. Ma crede nel progetto, a dispetto delle apparenze. Soprattutto, non ha cambiato idea: lui il mondiale intende conquistarlo vestito di Rosso. Per questo, quando a primavera un emissario della Red Bull ha provato a sondarlo, il giovanotto ha cordialmente declinato”.
Un «no» secco a chi attualmente detiene la migliore monoposto del lotto. In amore si dice che “ci si rende conto del valore di una persona solo quando la si perde”. Questo, è il rischio che stanno correndo milioni di italiani. Perché Charles Leclerc ha sempre dimostrato, in pista e fuori, di meritarsi l’affetto dei tifosi della Rossa, ma siamo davvero sicuri che quegli stessi tifosi, alla luce dei recenti avvenimenti, meritino davvero di essere ricambiati?
Ai posteri l’ardua sentenza.
Ph. Scuderia Ferrari Press Office ©
Leclerc è uno dei migliori piloti. Per non dire il migliore.
Tutto ok
Sono d’accordissimo con il signor Turini ha espresso in modo esemplare il concetto come sempre.Io ritengo Leclerc un pilota di altissimo valore spero solo che abbia l’opportunità di dimostralo con un mezzo competitivo e vedrete il vero Leclerc e tutti i denigratori cominciando dal Signor Marko dovranno stare solo zitti