La Federazione Internazionale, riunitasi in occasione del Consiglio Mondiale del Motorsport, ha iniziato a delineare i piani per le Power Unit del futuro, che si preparano ad abbandonare la complessa e costosa MGU‑H in favore di una maggior potenza elettrica e di un nuovo budget cap in materia motoristica.
Il futuro della Formula 1 passa da Parigi, sede della FIA e del ben noto World Motor Sport Council, ovvero il Consiglio Mondiale che ha il compito di tracciare e deliberare le linee guida delle varie serie competitive promosse dalla Federazione.
In questo contesto, a comparire per prime sono state proprio quelle riguardanti la Formula 1 e i nodi principali attualmente riguardanti il più complesso dei suoi elementi, rappresentato dalla Power Unit turbo-ibrida.
Della attuale architettura, verranno mantenuti inalterati tutti i parametri di base, almeno in questa prima analisi, conservando una cilindrata di 1.6 litri e un frazionamento di sei cilindri a cui si abbinano la sovralimentazione mediante singolo turbocompressore e l’assistenza elettrica fornita dalla parte ibrida.
A farne le spese sarà, invece, il motogeneratore termico, altresì noto come MGU‑H, che ha il compito di convertire in energia elettrica il calore e il moto generati dal complesso di sovralimentazione, che viene rimosso completamente in funzione di una miglior gestione dei costi che, al momento, non pone il componente in questione sotto una buona luce. Al fine di sopperire al calo prestazionale causato dalla rimozione dell’MGU‑H, verrà previsto un aumento della potenza dell’energia elettrica, che salirà così a 350 kW, con conseguenti benefici prestazionali ed economici.
A spingere fortemente sulla eliminazione del componente pare siano state Volkswagen e, più in particolare, le divisioni Audi e Porsche, che sono state invitate al tavolo delle trattative nel corso dell’estate passata per discutere circa potenziali coinvolgimenti in Formula 1 da parte del gruppo di Wolfsburg. I dubbi che tormentavano maggiormente le due case si concentravano, infatti, nell’influenza che tale elemento non solo ha nello stanziamento del budget, ma anche su eventuali impieghi in ambito stradale dove, al momento, una reale trasposizione pare ben lontana dall’esser concretizzata.
Di conseguenza, la FIA ha predisposto un budget cap dedicato che entrerà in vigore proprio dall’anno citato in principio, placando, così, i timori che le scuderie nutrivano sul fronte economico a causa delle ripercussioni dovute alla parziale riprogettazione di una nuova Power Unit di cui, ricordiamo, si renderà necessaria una revisione tanto in materia di componente ibrida, quanto, seppur solo in minima parte, termica. Unitamente a ciò, un ulteriore passo si appresta ad esser compiuto verso una direzione di maggior sostenibilità, questa volta più ambientale che economica, che vedrà la categoria dotarsi di carburanti sostenibili in favore degli attuali combustibili fossili, pur non sciogliendo alcun riserva in merito a fornitura, composizione o costi che, pare, si apprestano ad esser ritoccati al rialzo.
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