Max Verstappen è Campione del Mondo! Verstappen vince il Gran Premio di Abu Dhabi, e firma il primo titolo in carriera in una stagione leggendaria con un finale da cardiopalma. Chiude il podio Sainz, grazie al ritiro di Perez a tre giri dal termine. Solo 11esimo Leclerc, ma la Ferrari salva il terzo posto in classifica Costruttori.

Ci siamo, è l’ul­ti­ma. L’ul­ti­ma di una sfi­da che è leggen­da. L’ul­ti­mo cal­cio di rig­ore, quel­lo che aumen­ta i bat­ti­ti, che tiene gli occhi sbar­rati, che rende l’at­te­sa infini­ta e tan­gi­bile. Tan­gi­bile dei minu­ti che scor­rono lenti, nel­la con­sapev­olez­za che, comunque vada, siamo tut­ti, tifosi e non, spet­ta­tori di una pag­i­na di sto­ria. Una sto­ria che, dopo oggi, avrà un nome e un cognome.

Quan­to man­ca­va tut­to questo alla For­mu­la 1.

Ci siamo, è l’ul­ti­ma. L’ul­ti­ma per Kimi — prob­a­bil­mente siamo più emozionati noi si lui — l’ul­ti­ma — ma spe­ri­amo in un ritorno — per Giov­inazzi. Ci siamo. È l’ul­ti­ma. Con Max e Lewis fian­co a fian­co, in pista come in clas­si­fi­ca. Via.

Parte male Ver­stap­pen, ne approf­itta la Mer­cedes numero 44, ma l’olan­dese con­trat­tac­ca, ten­ta il sor­pas­so e si toc­cano. Il bri­tan­ni­co deve cedere la posizione, ma con­tin­ua da leader. “Non nec­es­saria inves­tigazione”, dice la FIA. E si va avan­ti. Intan­to, alle spalle dei due rivali, ci sono Perez, Sainz, Nor­ris e Leclerc. Indi­etreg­gia invece Bot­tas, in otta­va posizione dietro Tsun­o­da. Le gomme del­la mono­pos­to di Max iniziano a chiedere pietà, e alla quat­tordices­i­ma tor­na­ta pas­sa dai box per montare la gom­ma bian­ca e rien­trare quar­to. Risponde Lewis, ora alle spalle di Perez, leader del Gran Pre­mio. Su Yas Mari­na inizia a calare la sera, men­tre Ver­stap­pen al diciottes­i­mo giro prende la posizione su Sainz — anco­ra sen­za gom­ma più fres­ca — ed è ter­zo.

Hamil­ton ha rag­giun­to Perez, che fa di tut­to per non ren­dere la vita facile al sette volte irida­to: un bot­ta e rispos­ta al lim­ite, che per­me­tte a Ver­stap­pen di avvic­i­nar­si. “Checo is a leg­end”, dice via radio Max, in onore al mes­si­cano che incar­na lo scud­iero per­fet­to. Ma Lewis resistere e scap­pa, inse­gui­to dal­la RB16B numero 33: un leone con­tro un toro. E intan­to, l’Al­fa Romeo di Raikko­nen ha i freni andati ed è ritiro. Finisce così, come con l’ul­ti­ma gara vesti­to di rosso, l’avven­tu­ra di Ice­man in For­mu­la 1. Si riti­ra anche Giov­inazzi, bloc­ca­to a bor­do pista al 36esimo pas­sag­gio. Ed è Vir­tu­al Safe­ty Car: Ver­stap­pen entra ai box per il pit stop segui­to da Perez, men­tre Hamil­ton res­ta fuori.

Cinque giri al ter­mine ed è Safe­ty Car per un Lat­i­fi in bar­ri­era. Ver­stap­pen entra ai box, a dif­feren­za di Hamil­ton. Ten­sione e adren­a­li­na a mille. Fino alla fine. Come un film. Si riti­ra incred­i­bil­mente Perez, e Sainz ha servi­to il ter­zo gradi­no del podio. C’è un solo giro a dis­po­sizione. Uno solo per decidere il cam­pi­one del mon­do. E ripartono. Prende la posizione Ver­stap­pen e Lewis non ce la fa. Sot­to un boa­to, Max vince il tito­lo. Non lo dimen­ticher­e­mo mai. Ed ecco­ci qui, a giochi chiusi, a battaglia fini­ta. Pron­ti a vedere il sipario calare su ques­ta sta­gione che ci ha las­ci­a­to sen­za parole, nel bene e nel male, dal­l’inizio alla fine. Volti­amo pag­i­na, nel­l’at­te­sa che arrivi un 2022 altret­tan­to com­bat­tuto. Ma, nel men­tre…“S’annamo a pija ‘n gela­to?

Ph. Red Bull Con­tent Pool / Daim­ler AG ©

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