Rivivere le glorie del passato in chiave moderna: questo il grande obiettivo di E‑Legend AG, azienda che ha riportato in vita una vettura capace di fare la storia del Motorsport e dei rally: parliamo, ovviamente, della storica Audi Sport Quattro.
Alzi la mano chi, nella propria stanza, non aveva almeno uno dei poster iconici delle auto da rally che si sfidavano in ogni tipo di terreno, per ottenere quel tanto agognato premio. Un esempio? La straordinaria Audi Sport Quattro, la prima auto a trazione integrale a battagliare per il titolo mondiale. Un capolavoro che sta per tornare, attraverso un silenzio che fa tanto rumore, firmato E‑Legend.
Sono trascorsi tanti anni dal giorno in cui la prima Audi Sport Quattro venne svelata, eppure la passione, come in questo caso, riesce ad andare oltre il tempo. Ma prima di spulciare i dati tecnici di questo futuro bolide green, ripercorriamo brevemente l’inizio di questo ambizioso progetto tedesco. La neonata azienda E‑Legend AG nasce pochi mesi fa, nel corso della calda estate del 2021, in quel di Beilngries, in Germania, con una sola (ed innovativa) idea: produrre tributi elettrificati delle vetture da rally maggiormente iconiche del panorama del Motorsport. Il progetto EL1 prevede, in particolare, dopo una fase embrionale in cui si sta attualmente cercando di riunire un discreto numero di investitori per concretizzare la produzione, la messa su strada del primo modello, al quale far seguire una serie limitata di 30 esemplari complessivi.
Nei mesi scorsi erano state addirittura annunciate anche altre due vetture: la EL2 e la EL3. La prima, secondo indiscrezioni, potrebbe essere un restomod ad emissioni zero della mitica Lancia Stratos HF, mentre la seconda potrebbe “personificare” una reinterpretazione di una tra Lancia Rally 037, Delta S4 Stradale, Peugeot 205 Turbo 16 Evo 2 e Renault 5 Maxi Turbo, tutte vetture, comunque, che E‑Legend intende fortemente produrre.
Le premesse ci sono tutte, e sono anche molto buone. La società, le cui azioni al momento sono in fase di approvazione e definizione, è stata fondata da Markus Holzinger che, ad oggi, riveste anche il ruolo di presidente e Head of Design. Dando uno sguardo al suo portfolio, spiccano le esperienze come designer per il Gruppo Volkswagen, con il padre che aveva lavorato nel Centro Stile Audi ai tempi della mitica Quattro. Insomma, un ritorno affettivo verso una macchina che ha fatto la storia del Motorsport e infranto record ad ogni gara. Oggi, con E‑Legend, collaborano marchi quali Roding Automobiles GmbH, società del gruppo Stang+Kluzer che ha in listino una sua roadster full electric che annovera clienti blasonati come Porsche o BMW, ed Hote Design Studio, che in passato ha partecipato alla realizzazione di prototipi non marcianti per brand come Koenigsegg, Lamborghini, Polestar e, ovviamente, Volkswagen.
Sotto la carrozzeria di questo primo modello, che riprende la stragrande maggioranza degli stilemi propri del Marchio di Ingolstadt, rinfrescandone molti dettagli, si celano una monoscocca in carbonio fatta su misura, un pacco batterie da 90 kWh con tecnologia a 800 V e ben tre motori elettrici in grado di sfoderare la bellezza di 816 cavalli.
Prestazioni notevoli, che non passano di certo inosservate. Nonostante la complessa dote tecnologica di cui è munita la versione moderna, gli ingegneri sono riusciti a fermare l’ago della bilancia a quota 1.650 kg: una massa modesta che può essere lanciata da ferma a 100 km/h in soli 2,8 secondi. Dopo 8,5 secondi, sempre su carta, si passano i 200 km/h, per una velocità massima vicina ai 300 km/h raggiungendo le prestazioni di una Supercar elettrica moderna. Con una ricarica rapida, che accetta fino a 300 kW DC, si potranno effettuare almeno due giri completi al Nurburgring Nordschleife. A “velocità di crociera”, invece, si ha un’autonomia dichiarata pari a circa 400 km.
Una vera libidine.
Ph. Motor 1 / E‑Legend ©