ABU DHABI, UNITED ARAB EMIRATES - DECEMBER 09: Lewis Hamilton of Great Britain and Mercedes GP and Max Verstappen of Netherlands and Red Bull Racing talk in the Drivers Press Conference during previews ahead of the F1 Grand Prix of Abu Dhabi at Yas Marina Circuit on December 09, 2021 in Abu Dhabi, United Arab Emirates. (Photo by Antonin Vincent - Pool/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202112090231 // Usage for editorial use only //

Quando Lewis Hamilton e Max Verstappen si sono seduti sulle poltrone della sala stampa del circuito di Yas Marina, ci si aspettava si scatenasse un vero e proprio temporale di domande, incentrate su tutte le battaglie di Jeddah e sul resto della stagione. Invece, lo “spettacolo” andato in scena, è andato contro ogni qualunque previsione ed aspettativa.

Resto alquan­to basito guardan­do a quel­lo che è suc­ces­so nel­la con­feren­za stam­pa di Abu Dhabi.

In dieci minu­ti di inter­vista, nei quali Max Ver­stap­pen e Lewis Hamil­ton si sono sedu­ti uno a fian­co all’altro per rispon­dere alle domande dei gior­nal­isti, nes­suno ha volu­to chiedere ai due un’opinione riguar­do a quan­to accadu­to nel­l’ul­ti­ma gara, né in gen­erale riguar­do a tutte le battaglie nelle quali i due si sono confrontati.

Nul­la di nul­la.

Sin­ce­ra­mente, dopo tut­to quel­lo che è cap­i­ta­to in Ara­bia Sau­di­ta, mi aspet­ta­vo non si par­lasse d’al­tro. Una gara fat­ta di caz­zot­ti, sportel­late e manovre al lim­ite las­ci­a­ta cadere nel­l’oblio gen­erale. Il tut­to sapen­do che quei due si stan­no gio­can­do il Mon­di­ale, non il tor­neo di tre­sette del bar di Levan­to, ma il Mon­di­ale di For­mu­la 1.

Per farvi un esem­pio, quan­do nel 2017 Vet­tel sper­onò Hamil­ton in quel di Baku, alla vig­ilia del­la tap­pa suc­ces­si­va, anda­ta in sce­na in Aus­tria, la con­feren­za stam­pa pre-gara fu incen­tra­ta sola­mente su quel­l’episo­dio: con­tin­ue domande sul fat­tac­cio e su come sarebbe cam­bi­a­to il loro rap­por­to dopo il tam­pon­a­men­to e la con­seguente lot­ta per il tito­lo, vin­to poi dal­l’in­glese. E in quel caso non erava­mo cer­to all’ul­ti­ma cor­sa, ma, anzi, nem­meno a metà campionato.

Ecco, io mi aspet­ta­vo esat­ta­mente questo dal­l’in­ter­vista di oggi, e il fat­to che nul­la di ciò sia accadu­to mi rende alquan­to pen­sieroso. La sen­sazione è che si sia volu­to far pas­sare come ordi­nario un qual­cosa che non lo è. Non mi riferisco solo a set­ti­mana scor­sa, ma a tut­ta la sta­gione, e il non aver cer­ca­to di appro­fondire a fon­do tut­to quel­lo che è suc­ces­so con i diret­ti inter­es­sati mi è par­so come una man­ca­ta cel­e­brazione di ciò che è sta­to e di ciò che sarà.

Oh, scusate, mi sono dilun­ga­to: tra una riga e l’al­tra mi sono scorda­to che ho una par­ti­ta di tre­sette da vincere.

Ph. Red Bull Con­tent Pool ©

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