BAHRAIN, BAHRAIN - MARCH 27: Pole position qualifier Max Verstappen of Netherlands and Red Bull Racing and second place qualifier Lewis Hamilton of Great Britain and Mercedes GP celebrate in parc ferme during qualifying ahead of the F1 Grand Prix of Bahrain at Bahrain International Circuit on March 27, 2021 in Bahrain, Bahrain. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202103270338 // Usage for editorial use only //

A due gare dal termine ancora non abbiamo nessuna certezza su chi si aggiudicherà uno dei campionati più duri e tirati della storia della Formula 1, se sarà il sette volte iridato di nero vestito o il giovane torello olandese. Comunque andrà a finire, noi ci toglieremo comunque il cappello. Perché quello che hanno fatto Lewis Hamilton e Max Verstappen, in un 2021 che doveva segnare il ritorno alla normalità, è tutt’altro che normale. È semplicemente straordinario.

Hamil­ton-Ver­stap­pen, Ver­stap­pen-Hamil­ton. Comunque lo si voglia girare, il 2021 del­la classe regi­na ruo­ta tut­to attorno a loro due: l’en­nes­i­ma grande rival­ità all’interno di una sto­ria, quel­la del­la mas­si­ma serie auto­mo­bilis­ti­ca, da sem­pre ric­ca di sfide leggen­darie. Per­ché sia chiaro, ques­ta battaglia, sebbene sia appe­na com­in­ci­a­ta, ha tutte le carat­ter­is­tiche per essere parag­o­na­ta ad altri più famosi scon­tri del pas­sato, fat­ti di duel­li al lim­ite, ruo­tate e, purtrop­po, anche di incidenti.

Ma tor­ni­amo all’at­tual­ità. Ad una set­ti­mana dal Gran Pre­mio del­l’Ara­bia Sau­di­ta, la clas­si­fi­ca recita tes­tual­mente: Ver­stap­pen 351.5, Lewis Hamil­ton 343.5. Otto pun­ti di dis­tan­za. Un nul­la. Ormai non serve più fare cal­coli, non c’è più il tem­po per pen­sare e per far­si venire il cosid­det­to brac­ci­no. L’u­ni­ca cosa che con­ta è essere più veloce del tuo rivale.

Hamil­ton viene da due vit­to­rie con­sec­u­tive, in Brasile e in Qatar, che han­no total­mente ria­per­to il Mon­di­ale e, come se non bas­tasse, sta dis­putan­do la sua miglior sta­gione di sem­pre. Per­ché non impor­tano gli errori, che, va det­to, ci sono sta­ti (Baku o Imo­la su tut­ti), ben­sì sono la tena­cia, il tal­en­to, la voglia di non arren­der­si mai anche quan­do la macchi­na non era a liv­el­lo del­la Red Bull e la capac­ità di get­tar­si oltre il lim­ite che han­no fat­to la dif­feren­za, garan­ten­do al sette volte Cam­pi­one del Mon­do la pos­si­bil­ità di gio­car­si l’iri­de fino in fondo.

Dal­l’al­tra parte del ring c’è lui, l’al­tro. Gli agget­tivi per descri­vere l’an­na­ta di Max Ver­stap­pen sono fini­ti da un pez­zo. Ne rici­clerò uno: per­fet­to. Non si trat­ta di una scelta casuale, per­ché a parte Mon­za e le gare in cui si è dovu­to riti­rare, quan­do Max non è sta­to in gra­do di bat­tere Hamil­ton, non ha mai con­clu­so al di sot­to del sec­on­do pos­to. Sec­on­do. Un dato che fa pau­ra, che mostra quan­to l’olan­dese sia sem­pre rius­ci­to a mas­simiz­zare il risul­ta­to, in qualunque cir­costan­za. Non si scom­pone mai, come non sen­tisse la pres­sione, ed è egli stes­so il pri­mo ad ammetterlo:

Non mi inner­vo­sis­co, in quan­to fati­co a per­cepire la pres­sione. Questo per­ché so già in parten­za che farò di tut­to per vin­cere. Tale atteggia­men­to mi aiu­ta a con­cen­trar­mi ed a iso­lar­mi da tut­to il mon­do ester­no”.

Anche se il duo Mer­cedes-Hamil­ton viene da un momen­to migliore, i dati mostra­no che nei prossi­mi appun­ta­men­ti, nonos­tante tut­to, la Red Bull numero 33 sarà estrema­mente vic­i­na, se non addirit­tura davan­ti alla Mer­cedes, il che rende estrema­mente arduo rius­cire a predire chi alla fine rius­cirà a spun­tar­la. Para­dos­salmente, però, tra i due chi rischia di più, sebbene pos­sa con­tare su un momen­ta­neo van­tag­gio, è pro­prio Verstappen.

Hamil­ton, infat­ti, non avrà nul­la da perdere in queste ultime due gare, in quan­to l’u­ni­co risul­ta­to a lui utile sarebbe la vit­to­ria. In cir­costanze nor­mali, solo due tri­on­fi gli regalereb­bero la pos­si­bil­ità di diventare Cam­pi­one del Mon­do per l’ot­ta­va vol­ta. Al con­trario, Max ha sì la pos­si­bil­ità di pot­er­si gio­care un sec­on­do pos­to bonus, ma allo stes­so tem­po dovrà essere bra­vo a trovare l’e­qui­lib­rio per­fet­to. Non potrà né essere trop­po remis­si­vo e cal­co­la­tore, né tan­tomeno potrà super­are il lim­ite in ter­mi­ni di rischi assun­ti. In più, non saran­no più ammesse sviste in stile Qatar, quan­do a causa del man­ca­to rispet­to del­la bandiera gial­la è sta­to costret­to a par­tire dal­la set­ti­ma posizione, doven­do di con­seguen­za com­piere una grande rimon­ta fin dai pri­mi giri. Con­tem­po­ranea­mente, una vit­to­ria potrebbe aiutare Ver­stap­pen a chi­ud­ere in bellez­za ed in sicurez­za il Mondiale.

Siamo dunque in una fase di equi­lib­rio pre­cario, pron­to ad essere rot­to da ambedue le par­ti. Sic­come l’in­certez­za la fa da padrone, non pos­si­amo che augu­rar­ci che pos­sa vin­cere il migliore, anche se, un ringrazi­a­men­to per entram­bi andrebbe spe­so, per­ché in fon­do se questo 2021 è sta­to così entu­si­as­mante è soltan­to mer­i­to loro.

Ph. Red Bull Con­tent Pool / Daim­ler AG ©️

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