A due gare dal termine ancora non abbiamo nessuna certezza su chi si aggiudicherà uno dei campionati più duri e tirati della storia della Formula 1, se sarà il sette volte iridato di nero vestito o il giovane torello olandese. Comunque andrà a finire, noi ci toglieremo comunque il cappello. Perché quello che hanno fatto Lewis Hamilton e Max Verstappen, in un 2021 che doveva segnare il ritorno alla normalità, è tutt’altro che normale. È semplicemente straordinario.
Hamilton-Verstappen, Verstappen-Hamilton. Comunque lo si voglia girare, il 2021 della classe regina ruota tutto attorno a loro due: l’ennesima grande rivalità all’interno di una storia, quella della massima serie automobilistica, da sempre ricca di sfide leggendarie. Perché sia chiaro, questa battaglia, sebbene sia appena cominciata, ha tutte le caratteristiche per essere paragonata ad altri più famosi scontri del passato, fatti di duelli al limite, ruotate e, purtroppo, anche di incidenti.
Ma torniamo all’attualità. Ad una settimana dal Gran Premio dell’Arabia Saudita, la classifica recita testualmente: Verstappen 351.5, Lewis Hamilton 343.5. Otto punti di distanza. Un nulla. Ormai non serve più fare calcoli, non c’è più il tempo per pensare e per farsi venire il cosiddetto braccino. L’unica cosa che conta è essere più veloce del tuo rivale.
Hamilton viene da due vittorie consecutive, in Brasile e in Qatar, che hanno totalmente riaperto il Mondiale e, come se non bastasse, sta disputando la sua miglior stagione di sempre. Perché non importano gli errori, che, va detto, ci sono stati (Baku o Imola su tutti), bensì sono la tenacia, il talento, la voglia di non arrendersi mai anche quando la macchina non era a livello della Red Bull e la capacità di gettarsi oltre il limite che hanno fatto la differenza, garantendo al sette volte Campione del Mondo la possibilità di giocarsi l’iride fino in fondo.
Dall’altra parte del ring c’è lui, l’altro. Gli aggettivi per descrivere l’annata di Max Verstappen sono finiti da un pezzo. Ne riciclerò uno: perfetto. Non si tratta di una scelta casuale, perché a parte Monza e le gare in cui si è dovuto ritirare, quando Max non è stato in grado di battere Hamilton, non ha mai concluso al di sotto del secondo posto. Secondo. Un dato che fa paura, che mostra quanto l’olandese sia sempre riuscito a massimizzare il risultato, in qualunque circostanza. Non si scompone mai, come non sentisse la pressione, ed è egli stesso il primo ad ammetterlo:
“Non mi innervosisco, in quanto fatico a percepire la pressione. Questo perché so già in partenza che farò di tutto per vincere. Tale atteggiamento mi aiuta a concentrarmi ed a isolarmi da tutto il mondo esterno”.
Anche se il duo Mercedes-Hamilton viene da un momento migliore, i dati mostrano che nei prossimi appuntamenti, nonostante tutto, la Red Bull numero 33 sarà estremamente vicina, se non addirittura davanti alla Mercedes, il che rende estremamente arduo riuscire a predire chi alla fine riuscirà a spuntarla. Paradossalmente, però, tra i due chi rischia di più, sebbene possa contare su un momentaneo vantaggio, è proprio Verstappen.
Hamilton, infatti, non avrà nulla da perdere in queste ultime due gare, in quanto l’unico risultato a lui utile sarebbe la vittoria. In circostanze normali, solo due trionfi gli regalerebbero la possibilità di diventare Campione del Mondo per l’ottava volta. Al contrario, Max ha sì la possibilità di potersi giocare un secondo posto bonus, ma allo stesso tempo dovrà essere bravo a trovare l’equilibrio perfetto. Non potrà né essere troppo remissivo e calcolatore, né tantomeno potrà superare il limite in termini di rischi assunti. In più, non saranno più ammesse sviste in stile Qatar, quando a causa del mancato rispetto della bandiera gialla è stato costretto a partire dalla settima posizione, dovendo di conseguenza compiere una grande rimonta fin dai primi giri. Contemporaneamente, una vittoria potrebbe aiutare Verstappen a chiudere in bellezza ed in sicurezza il Mondiale.
Siamo dunque in una fase di equilibrio precario, pronto ad essere rotto da ambedue le parti. Siccome l’incertezza la fa da padrone, non possiamo che augurarci che possa vincere il migliore, anche se, un ringraziamento per entrambi andrebbe speso, perché in fondo se questo 2021 è stato così entusiasmante è soltanto merito loro.
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