Lewis Hamilton non molla di un centimetro, e con la vittoria di Losail riapre completamente un Mondiale che fino a due settimane fa in molti davano quasi per chiuso. Andiamo dunque a scoprire insieme al nostro Riccardo Ronchini le cinque sentenze principali lasciateci dal Gran Premio del Qatar.
1. TUTTO DA DECIDERE. Dopo il Gran Premio del Messico eravamo praticamente pronti a dare per finito questo Mondiale: venti punti di vantaggio in favore di Max e netta supremazia da parte della Red Bull. Non avevamo però fatto i conti con Lewis Hamilton, il quale tra Brasile e Qatar è stato capace di infilare due vittorie che riaprono completamente il discorso, riducendo la distanza da Verstappen a solamente otto lunghezze. Due gare al termine: allacciate le cinture. E come diceva qualcuno: “Never underestimate the heart of a champion”.
2. NANDO DI BRONZO. Ce lo chiedevamo dall’inizio della stagione: Alonso sarà ancora in grado di fare la differenza? La risposta è alquanto semplice. Certo che si! Gara fenomenale del pilota asturiano, fin dalla partenza, quando brucia Pierre Gasly e si prende la seconda posizione. Contro Verstappen, Bottas e Perez non può nulla, ma grazie ad un pizzico di fortuna e ad una strategia alternativa eseguita alla perfezione, Fernando ritrova il podio dopo addirittura 2674 giorni. Ciliegina sulla torta, il team radio nel quale chiede ad Ocon di difendere come un leone su Perez. Bentornato Nando.
3. E MAX? Cosa si può dire del leader del campionato? Assolutamente nulla. Dopo la penalità di sabato doveva rimontare, ed alla terza curva era terzo. Ci mette poi quattro giri a superare Alonso e a prendersi la seconda posizione. Da quel momento, fondamentalmente, finisce la sua gara. Hamilton ha più ritmo e risulta quindi imprendibile, lasciando l’olandese ad amministrare la seconda piazza. Per un Mondiale che si deciderà con ogni probabilità all’ultimo chilometro, chissà che quel giro veloce tolto ad Hamilton non possa risultare decisivo.
4. ROSSE OPACHE. Non il migliore dei week-end per la Ferrari. Ok che l’obiettivo è battere McLaren e che ancora una volta Charles e Carlos portano a casa più punti della scuderia di Woking, però ci si aspettava oggettivamente di più. Un settimo ed un ottavo posto non possono far sì che il fine settimana appena conclusosi venga etichettato come positivo, a maggior ragione se la SF21 viene battuta da entrambe le Alpine e dall’Aston Martin di Stroll, non proprio le migliori monoposto del lotto.
5. HORNER MA CHE COMBINI? È vero che la tensione è alle stelle, ma un team principal non può permettersi di perdere il lume della ragione così come ha fatto lui in mondovisione, accusando in diretta tv la Federazione di non avere controllo sui propri commissari. Una scenata che non ci sta e che andava punita maggiormente dalla FIA, non con una semplice reprimenda. Un comportamento del genere non può e non deve essere tollerato, anche perché non fa certamente una bella pubblicità ad uno dei campionati più belli degli ultimi dieci anni.
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