MEXICO CITY, MEXICO - NOVEMBER 07: Race winner Max Verstappen of Netherlands and Red Bull Racing and third placed Sergio Perez of Mexico and Red Bull Racing celebrate in parc ferme during the F1 Grand Prix of Mexico at Autodromo Hermanos Rodriguez on November 07, 2021 in Mexico City, Mexico. (Photo by Mark Thompson/Getty Images) // Getty Images / Red Bull Content Pool // SI202111070828 // Usage for editorial use only //

All’Autodromo Hermanos Rodriguez va in scena l’ennesimo capitolo dell’avvincente sfida tra Lewis Hamilton e Max Verstappen per la conquista del titolo iridato. A spuntarla, ancora una volta, è l’olandese di casa Red Bull, che ora può contare su un vantaggio di 19 lunghezze sul proprio rivale numero uno. Restate con noi per scoprire i voti di tutti i protagonisti di giornata!

Max Ver­stap­pen, voto 9: nuo­va gara, nuo­va vit­to­ria. Ormai il trend del gio­vane tal­en­to del­la scud­e­ria di Mil­ton Keynes sem­bra trac­cia­to. Scattare dal­la terza posizione alle spalle di entrambe le W12? Potrebbe sem­brare un prob­le­ma per chi­unque, ma non per Super Max, il quale, sfrut­tan­do una lacunosa parten­za di Valt­teri Bot­tas, tira una stac­ca­ta all’ultimo respiro, impos­ses­san­dosi subito del­la tes­ta del­la cor­sa. Uni­co neo all’interno dell’ennesima prestazione di liv­el­lo asso­lu­to da parte sua, la qual­i­fi­ca a dir poco delu­dente, che lo ha vis­to accon­tentar­si del­la terza casel­la del­lo schiera­men­to. Ad ogni modo, tut­to è bene quel che finisce bene. VIVA MAX-ICO. 

Lewis Hamil­ton, voto 8.5: sper­are in un risul­ta­to migliore del sec­on­do pos­to, per lui, in quest’occasione era pura utopia. Fin dalle prove libere, infat­ti, era parsa net­ta la supe­ri­or­ità delle due RB16B sul­la W12 del Cam­pi­one del Mon­do, il quale, però, era rius­ci­to ad illud­ere un po’ tut­ti con il col­pac­cio sfio­ra­to in qual­i­fi­ca. La pole posi­tion man­ca­ta, tut­tavia, alla luce dei fat­ti rap­p­re­sen­ta una mac­chia in quel­la che è sta­ta la sua per­for­mance com­p­lessi­va, dal momen­to che una parten­za dal palo avrebbe potu­to sal­var­lo, almeno nelle fasi iniziali del­la gara, dal ful­mi­neo attac­co sfer­ra­to da Ver­stap­pen. Ammirev­ole, infine, la dife­sa su un arrem­bante Ser­gio Perez. MAI DOMITO.

Ph. Daim­ler AG ©

Ser­gio Perez, voto 8: a casa sua, il buon Checo si riv­ela un aiu­tante di prim­is­si­mo ordine per il pro­prio com­pag­no di squadra, facen­dosi trovare sem­pre pron­to, ogni qual­vol­ta si trat­tasse di dover dare una mano a quest’ultimo. Inoltre, unire qua­si quat­tro­cen­tomi­la spet­ta­tori sot­to un’unica bandiera non è cosa da nul­la, anzi: la reazione delle tri­bune nel trat­to del­lo sta­dio ad ogni suo pas­sag­gio ne è la pro­va. Come se non bas­tasse, nei giri con­clu­sivi sfio­ra l’impresa, avvic­i­nan­dosi peri­colosa­mente alla Mer­cedes del sette volte irida­to di Steve­nage. COSA CHIEDERE DI PIÙ?

Pierre Gasly, voto 8: ogni vol­ta che l’AlphaTauri si riv­ela com­pet­i­ti­va, Pierre Gasly risponde pre­sente. Vuoi per un propul­sore Hon­da par­ti­co­lar­mente in for­ma gra­zie all’altitudine a cui si tro­va il cir­cuito mes­si­cano, vuoi per la bon­tà del­la vet­tura, decisa­mente a suo agio tra le curve dell’Autodromo Her­manos Rodriguez, il francese ritro­va lo spolvero per­du­to nelle ultime gare, sfoderan­do una prestazione delle sue, come non se ne vede­vano da tem­po. Ten­er­si dietro le Fer­rari, oggi, non è per tut­ti, e, per questo moti­vo, il quar­to pos­to finale non può che essere il riconosci­men­to più adat­to a pre­mi­are quan­to fat­to dal francesino nell’arco di tut­to il fine set­ti­mana. REBIRTH. 

Charles Leclerc, voto 7: una prestazione sol­i­da, la sua. Il mon­e­gas­co del Cav­alli­no Ram­pante, nonos­tante alla vig­ilia del­l’even­to dalle par­ti Maranel­lo si aspet­tassero in buona parte il con­trario, non ha mai real­mente l’occasione di bril­lare, doven­do quin­di accon­tentar­si, dopo una parten­za tan­to accor­ta quan­to effi­cace, di seguire l’AT02 dell’amico Gasly, con­clu­den­do di fat­to con un quin­to pos­to che sa comunque di bic­chiere mez­zo pieno. Il moti­vo? La quin­ta posizione in clas­si­fi­ca, ora occu­pa­ta da Lan­do Nor­ris, non sem­bra più così lon­tana, e un even­tuale sor­pas­so cer­ti­ficherebbe ulte­ri­or­mente il suo ruo­lo di “pri­mo degli altri”. CHI VA PIANO… 

Ph. Fer­rari Media Center ©

Car­los Sainz, voto 7: anche per lui vale quan­to det­to per Leclerc. Lo spag­no­lo, dopo una pri­ma fase di gara pres­soché iden­ti­ca a quel­la del pro­prio vici­no di box, opta per una strate­gia dif­fer­ente da quel­la di quest’ultimo, deci­den­do di allun­gare il pri­mo stint. Alla fine, però, deve anche lui arren­der­si all’AlphaTauri di Gasly, restituen­do infine la pro­pria posizione al com­pag­no di squadra, che gli ave­va prece­den­te­mente las­ci­a­to stra­da lib­era. …VA SANO E VA LONTANO. 

Sebas­t­ian Vet­tel, voto 7: par­ti­to undices­i­mo, com­plice anche una serie di fat­tori a lui favorevoli, tra cui l’inspiegabile strate­gia pen­sa­ta dall’Alfa Romeo per Anto­nio Giov­inazzi, si ritro­va in set­ti­ma posizione, imme­di­ata­mente alle spalle delle due Fer­rari. Cer­to, il dis­tac­co rime­di­a­to è impor­tante, tut­tavia, con­sideran­do il modesto poten­ziale del­la vet­tura attual­mente a sua dis­po­sizione, non gli si può chiedere di più. I pun­ti raci­mo­lati, inoltre, in questo momen­to val­go­no oro per la clas­si­fi­ca di Aston Mar­tin. ZITTO ZITTO, QUATTO QUATTO.

Kimi Raikko­nen, voto 8: andare a pun­ti con un’Alfa Romeo, in ques­ta sta­gione, cos­ti­tu­isce sen­za dub­bio un’impresa. E Ice­man, alla veneran­da età di quar­an­tadue anni, ci è rius­ci­to. In questo caso, per­tan­to, pos­si­amo solo applaudire, e goder­ci le ultime corse di uno dei per­son­ag­gi più carat­ter­is­ti­ci di ques­ta era del­la For­mu­la 1. IL CANTO DEL CIGNO?

Ph. Alfa Romeo Rac­ing ORLEN ©

Fer­nan­do Alon­so, voto 7: la sua qual­i­fi­ca tutt’altro che sem­plice, che l’ha vis­to clas­si­fi­car­si appe­na sedices­i­mo, non las­ci­a­va molte sper­anze per il prosieguo del week-end. Tut­tavia, quan­do ti chi­a­mi Fer­nan­do Alon­so, evi­den­te­mente non esistono rimonte impos­si­bili: ogni­qual­vol­ta ser­va lottare, infat­ti, il Cam­pi­one spag­no­lo non si tira mai indi­etro. Ed ecco che, allo­ra, il nono pos­to diven­ta realtà, procu­ran­do inoltre pun­ti davvero impor­tan­ti per la causa del­la scud­e­ria transalpina. Ovvi­a­mente, anche per lui vale quan­to affer­ma­to per Vet­tel, par­lan­do del­la rovi­nosa strate­gia di Giov­inazzi, tut­tavia, la sua rimane una rimon­ta di tut­to rispet­to. REMUNTADA.

Lan­do Nor­ris, voto 6: un week-end a dir poco in sali­ta, quel­lo del gio­vane tal­en­to bri­tan­ni­co del­la McLaren. Alle prese con una penal­ità che lo costringe a par­tire dal fon­do, il buon Lan­do riesce a far­si stra­da nelle retro­vie seguen­do una gui­da di lus­so, quale Fer­nan­do Alon­so. Ad ogni modo, il risul­ta­to finale non è granché, anche per­ché Leclerc si fa sem­pre più vici­no nel­la clas­si­fi­ca piloti. Se l’obiettivo rimane quel­lo di con­clud­ere appe­na dietro agli alfieri dei top team, allo­ra serve rea­gire al più presto. VEDO ROSSO.

Valt­teri Bot­tas, voto 0: fare peg­gio di così, ones­ta­mente, è impens­abile. Se fos­se sta­to al volante di una RB16B, il suo voto sarebbe sta­to un bel dieci, dal momen­to che pro­teggere Ver­stap­pen in maniera migliore di quan­to fat­to dal fin­lan­dese era ogget­ti­va­mente impos­si­bile. Wood­man, infat­ti, non solo las­cia spazio all’olandese per pas­sare all’esterno, ma allo stes­so tem­po chi­ude anche Lewis Hamil­ton all’interno, non per­me­t­ten­dogli di effet­tuare una stac­ca­ta pro­fon­da. Insom­ma, una dife­sa da man­uale, se non fos­se che gui­da una W12. FUOCO AMICO.

Ph. Red Bull Con­tent Pool ©

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