Eleganza, lusso, tradizione. Questi sono i valori che hanno mosso i designer britannici nella progettazione di sua altezza, la regina: la Land Rover Range Rover. Icona del fuoristrada, oggi sempre più rivolta verso il lusso, riscrive la storia con la quinta generazione, che promette di perpetuare quelli che sono gli elementi iconici, portandoli al passo coi tempi. A sua disposizione potenze che raggiungono i 530 cavalli, un passo lungo o corto e tecnologie di ultima fattura firmate dalla Casa di Whitley.
Volutamente imponente. Si, la Range Rover lo è oggi in questa quinta generazione, ma lo è sempre stata negli oltre cinquant’anni di storia del modello. Lei, che del fuoristrada ha fatto la sua vera natura, si palesa dinanzi a noi con un design inedito. Pulizia stilistica, priva di fronzoli, assimilabile a quel minimalismo tanto decantato dalla fine del secolo scorso che qui ritroviamo, pur con le dovute differenze. Lo stesso Gerry McGovern, capo del design del gruppo Jaguar Land Rover, ha definito modernista il design della sua ultima creazione. Un lavoro meticoloso sulla forma pura, sulla funzione degli elementi decorativi e sulla ricerca estetica fine a se stessa. Una ricerca, quest’ultima, che si ravvisa nella pratica di disegno per sottrazione che ha caratterizzato questo modello.
Nata sulla nuova piattaforma MLA-Flex, la si riconosce subito. A partire dal frontale che nell’insieme, risulta essere la parte che mantiene più forte il legame stilistico con la generazione precedente. La calandra, anche se con piccoli ritocchi, resta ancorata alla linea classica con l’introduzione di gruppi ottici Full LED, di serie su tutte le versioni. Basta spostarsi lateralmente, per lasciar correre lo sguardo sulla fiancata e scorgere l’innovazione. Pulita fino all’essenzialità, con superfici super-levigate, che rispettano l’immagine iconica della Range, andando a introdurre al contempo, un elemento di freschezza nel progetto estetico.
Solo gli occhi più attenti avranno colto il particolare della struttura dei finestrini, in cui sono sparite le guarnizioni dei vetri. Infatti, questa è la prima auto al mondo a nasconderle sotto la lamiera. Restando sulla fiancata, si nota come anche in questo modello, vi sia una ripresa dei valori della Velar e successivamente trasposti sulla Evoque, con le maniglie a scomparsa, capaci di restituire una pulizia del disegno unica, ma anche funzionali per l’aerodinamica. Ma è la coda ad innovare decisamente, con le luci a LED a sviluppo verticale, annegate in una cornice nero lucido che abbraccia tutto il posteriore, totalmente mimetizzate fino a quando non si accende l’auto: storia da film di fantascienza che fa invecchiare all’istante il modello precedente.
Cresce e si vede, perché la nuova creazione della Casa inglese è disponibile in configurazione con quattro, cinque o sette posti. Le differenze dimensionali, riguardano i due modelli a passo corto e una a passo lungo, che rispettivamente misurano 5,05 metri e 5,25 metri. Quest’ultima, per la prima volta, offre una configurazione a sette posti in alternativa a quella a cinque. L’obiettivo dei progettisti è stato quello di garantire fin dall’inizio, agli occupanti dei due posti in terza fila, un comfort quasi analogo a quelli della seconda, senza badare a compromessi.
E dopo aver ammirato con la dovuta attenzione gli esterni, è doveroso parlare del salto di qualità anche interno della nuova Range, che sapientemente ha spostato ancora più su l’asticella qualitativa. Salendo a bordo di questo lussuoso salottino inglese, si viene subito avvolti dalla pelle e dalla cura impeccabile dei materiali e del loro assemblaggio. Si riprende anche qui il linguaggio dello stile esterno. Ma essendo la quinta generazione, porta con sé anche tanta tecnologia, che balza subito all’occhio tramite il nuovo display curvo del sistema multimediale Pivi Pro da 13,1 pollici di diagonale. Un sistema che vanta due novità, fondamentali per la sicurezza: il feedback aptico dello schermo centrale e l’assistente vocale Alexa, entrambi in grado di ridurre al minimo le distrazioni alla guida. Un impianto che si arricchisce, aggiornandosi via Ota, cioè Over-the-air, senza necessità di interventi all’hardware.
I propulsori, ai quali spetta il compito di muovere questo gigante delle strade, si configurano tutti in versione mild-hybrid e plug-in hybrid (prossimamente anche elettrica) che le assicurano, nella declinazione più performante, un’accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 4,6 secondi con il sistema Dynamic Launch attivato. Su questo modello, troviamo nello specifico, due ibridi plug- in (P440e e P510e), tre motorizzazioni a benzina (P360, P400, P530) oltre a tre immancabili diesel (D250, D300 e D350). Tutti sapientemente abbinati ad un cambio automatico ZF ad otto marce, capace di fornire una serie di rapporti ai bassi regimi. Ogni motorizzazione (da 249 a 530 CV) viene poi abbinata al classico “sistema ibrido leggero” a 48 Volt. Viene ridimensionato il motore, passando dai 5.0 litri ai 4.4 di questa quinta generazione. Non allarmatevi se troverete “soltanto” 5 cavalli in più di prima (ora sono 530 in totale) perché la nuova britannica, riesce ad erogare ben 125 Nm aggiuntivi di coppia (per un totale di 750 Nm), adatti a far fronte a 45 gradi di articolazione nel fuoristrada estremo, qualora vi dovesse servire. Il motore elettrico che troviamo nelle versioni ibride plug-in, monta una batteria da 38,3 kWh, con rispettivamente 620 e 700 Nm di coppia, disponibili in entrambi i casi in un range tra i 1.500 e i 5.000 giri/min.
Inoltre, grazie a una batteria agli ioni di litio di dimensioni generose, l’autonomia a zero emissioni corrisponde a 100 km nel ciclo di omologazione WLTP, ed è per questo che la Casa di Whitley ha battezzato questi modelli ricaricabili Phev Extended Range. Le versioni P440e e P510e, sono abbinate ad un motore elettrico da 105 kW (con una potenza di 143 CV). Gli accumulatori, che possono ricaricare l’auto fino all’80% in meno di un’ora da una colonnina da 50 kW, sono posizionati nel pavimento per abbassare il baricentro e per non rubare spazio ai bagagli. Anche se, in Italia saranno disponibili qualche tempo dopo il lancio.
Rigorosamente a trazione integrale di serie, come si addice alla tradizione, questo modello introduce il sistema Intelligent Driveline Dynamics (IDD), il quale monitora i livelli di aderenza e gli input del conducente ben 100 volte al secondo per distribuire in modo predittivo la coppia tra gli assi anteriore e posteriore e, sull’asse posteriore, tra le due ruote. Una sintesi tecnologica che passa per lo sterzo integrale, anch’esso di serie, che forse rappresenta la novità più appariscente della nuova piattaforma MLA per motori longitudinali: migliora la stabilità alle alte velocità, con l’asse posteriore che gira in fase con l’avantreno, e l’agilità a quelle basse (sotto i 50 km orari), quando le ruote posteriori si muovono in controfase di 7 gradi rispetto a quelle anteriori e regalano alla nuova Range il diametro di sterzata più contenuto di qualsiasi modello nella gamma del costruttore anglosassone: meno di 11 metri.
Il grado di comfort su strada si preannuncia elevatissimo. La quinta erede al trono, è infatti dotata di una nuova tecnologia che debutta su questo modello, ed improntata sulle sospensioni predittive. Stiamo parlando del Dynamic Response Pro, un sistema elettronico di controllo attivo del rollio che, attraverso i dati del navigatore, “interpretano” la strada e adattano il loro assetto per ottimizzare l’assorbimento delle asperità. Quest’ultimo, sfrutta la rete di bordo a 48 volt, agendo in modo più rapido dei sistemi idraulici. Nel comportamento sui vari tipi di asfalto (o anche in fuoristrada), ecco che le sospensioni intelligenti e… preveggenti ci vengono in aiuto. Presenti come evoluzione delle precedenti, si integrano in un sistema di controllo sofisticato e migliorato, chiamato Adaptive Dynamics, che monitora una serie di dati, tra cui il fondo stradale, ben 500 volte al secondo per calcolare le impostazioni ottimali di ogni singolo ammortizzatore attivo Bilstein a doppia valvola. Ora, tra l’altro, interloquisce con il sistema di navigazione e ne sfrutta i dati per leggere in anticipo l’andamento della strada e innescare una risposta predittiva di tutto l’apparato sospensivo.
Come di consuetudine, per ogni modello della Casa, è possibile selezionare la modalità di guida, a seconda del tipo di superficie sulla quale ci muoveremo. Sono infatti presenti le modalità: Comfort, Dynamic, Eco, Grass/Gravel/Snow, Mud & Ruts, Sand, Rock Crawl e Wade. Esse, si possono selezionare manualmente oppure ci si può affidare totalmente al collaudato sistema Terrain Response 2, che, attraverso la modalità Auto, sceglie l’impostazione più appropriata in base al fondo e alle condizioni generali, sfruttando tutti i sistemi del telaio del veicolo, dall’iAWD, al Dynamic Response Pro, dall’All-Wheel Steering alle sospensioni pneumatiche elettroniche, dai freni al servosterzo elettrico, per garantire le impostazioni perfette del veicolo per le attuali condizioni di marcia. Nulla sarà impossibile a bordo di questo SUV regale dal quale dominerete la strada.
La ciliegina sulla torta è rappresentata dai futuristici fari full LED che presentano un sofisticato sistema d’illuminazione tra i più avanzati al mondo, realizzato dal costruttore anglosassone e capace di proiettare un fascio luminoso che raggiunge i 500 metri, integrando la tecnologia adattiva, per evitare l’abbagliamento dei veicoli che sopraggiungono. A completare la dotazione, si aggiunge la tecnologia Predictive dynamic bending light, che utilizza le informazioni del Gps, per predisporre il fascio luminoso del veicolo, permettendogli di seguire l’andamento della strada, già prima dell’avvicinamento di una curva. A chiudere il quadro del comparto delle luci, troviamo quelle di manovra, che, lavorando in abbinamento con le nuove telecamere 3D Surround, creano una sorta di tappeto luminoso che avvolge la macchina, permettendo al guidatore di togliersi d’impiccio in scioltezza in contesti di scarsa visibilità. Andando così a completare quello che la Land Rover definisce il più avanzato impianto illuminotecnico mai montato su una loro auto.
Un’auto solenne, imponente ma lussuosa e mai poco aggraziata nella sua maestosità. Quello di cui siamo certi è che farà sicuramente parlare e interessare molte persone che la vedranno su strada. Tutto molto bello insomma ma, ci sono anche dei costi annessi per portarsi a casa una vera e propria casa su ruote. Parliamo infatti di prezzi che partono da 124.300 euro, capaci di attirare all’acquisto soltanto una cerchia ristretta di acquirenti che potranno sentirsi i re della strada.
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