“Ross, dimmi che cosa sta succedendo. Qualcosa non va, questa macchina va troppo forte”. Sono le parole con cui si rivolse, Jean Todt, nei confronti di Ross Brawn il 30 Gennaio del 2004. Quella macchina, era la F2004, per molti la miglior mai monoposto costruita nella storia della Formula 1. Andiamo a riviverla insieme a Mick Schumacher, figlio di colui che la rese semplicemente invincibile.
00:55.999. Jean Todt non crede al cronometro e, a dire il vero, nemmeno ai suoi occhi. Paonazzo in volto, visivamente spaventato, si gira di scatto dal muretto e allerta immediatamente Ross Brawn.
“Ross, dimmi che cosa sta succedendo. Dimmi che non stiamo infrangendo il regolamento, ti prego. Qualcosa non va, questa macchina va troppo forte. Questa macchina va troppo forte”.
30 Gennaio 2004.
Michael Schumacher percorre 115 tornate a Fiorano lasciando i suoi uomini attoniti ed increduli: quella F2004 non era solamente una straordinaria eccellenza in termini di affidabilità, ma anche un mostro di velocità pura da 910 CV capace di abbassare i tempi della F2003GA di ben due secondi.
Non era normale.
“Abbiamo verificato innumerevoli volte Jean, puoi stare tranquillo. Rispettiamo ogni comma del regolamento”.
Fu quella risposta di Ross Brawn, a dare vita ad una stagione nella quale Michael e la sua F2004 non lasciarono che le briciole ai loro avversari. Andiamo ora a rivivere queste emozioni insieme a Mick Schumacher, che ad Hockenheim, nel 2019, raccolse una standing ovation tale da oscurare i 125 anni di Mercedes nel Motorsport.
Chi dimentica fa male.
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Non è possibile vorrei aggiungere altro ma mi fermo qui
Ringrazio chi ha fatto questo post